Akito Watabe vince la gundersen di Lahti con Alessandro Pittin splendido 5°. Eric Frenzel conquista la Sfera di cristallo

Come previsto i migliori dieci dopo il segmento di salto si sono ricompattati cammin facendo, andando a formare un gruppo di testa brutalmente sfoltito da un attacco di Johannes Rydzek nel quarto passaggio sulla salita più lunga della pista.

Hanno tenuto la scia del tedesco solo Akito Watabe e Fabian Rießle. Quest'ultimo si è poi staccato dai due avversari, badando a portare a casa il gradino più basso del podio che rappresenta il sesto piazzamento nella top-three della sua stagione.

Davanti il giapponese, verosimilmente dotato di eccellenti materiali, ha contrattacato in vista del traguardo imponendosi con distacco e conquistando così il primo successo del suo inverno, il sesto di una carriera sinora più da piazzato che da vincente. Rydzek invece si è accontentato della seconda posizione precedendo il già citato Rießle, Magnus Krog e Alessandro Pittin.

Il carnico, molto attardato dopo il segmento di salto, si è reso protagonista di un'imponente rimonta nel fondo e a dispetto del penalizzante pettorale di partenza (numero 38) è addirittura arrivato ai piedi del podio, conquistando così il miglior risultato per un italiano in una gara con salto su Large Hill dai tempi delle sue tre vittorie a Chaux-Neuve (gennaio 2012). A proposito di azzurri, nessun altro è entrato in zona punti. Samuel Costa ha concluso 35°, Lukas Runggaldier 41° e Armin Bauer 42°.

Come da copione Eric Frenzel ha vinto matematicamente la sua terza Coppa del Mondo consecutiva poiché, nonostante un mesto 23° posto, ha reso il margine di cui gode in classifica generale incolmabile per chiunque nelle due gare rimanenti.

Il tedesco diventa il quinto atleta a mettere le mani su almeno tre diverse Sfere di cristallo. L'impresa in passato era riuscita al giapponese Kenji Ogiwara (1993, 1994, 1995), al finlandese Hannu Manninen (2004, 2005, 2006, 2007), al teutonico Ronny Ackermann (2002, 2003, 2008) e al francese Jason Lamy-Chappuis (2010, 2011, 2012).

Frenzel è venuto al mondo il 21 novembre 1988, quindi avendo 26 anni è verosimile pensare che possa attaccare il primato di Manninen, a oggi il solo combinatista ad aver raggiunto quota quattro affermazioni. Per la verità il medesimo discorso veniva fatto nel 2012 per l'allora venticinquenne Lamy-Chappuis, incapace invece di contrastare l'ascesa del sassone. Bisognerà aspettare il prossimo inverno per capire se qualcuno potrà scalzare il ragazzo di Oberwiesenthal dal trono della combinata nordica, oppure se la sua egemonia è destinata a proseguire.

Se la prima posizione è già assegnata resta comunque aperta la lotta per gli altri due posti sul podio della classifica generale. Watabe si è riportato alla piazza d'onore e vanta un margine di 21 lunghezze sul tandem composto dall'assente Bernhard Gruber e da Rießle. Rydzek è quinto a 40 punti dal nipponico con Schmid sesto a -63.

LAHTI - GUNDERSEN HS130/10 KM
1. WATABE Akito (JPN) 28'56"3
2. RYDZEK Johannes (GER) a 3"0
3. RIEßLE Fabian (GER) a 9"1
4. KROG Magnus (NOR) a 10"9
5. PITTIN Alessandro (ITA) a 13"8
6. KLEMETSEN Håvard (NOR) a 28"0
7. KATO Taihei (JPN) a 30"2
8. BIELER Christoph (AUT) a 32"4
9. LAMY-CHAPPUIS Jason (FRA) a 33"9
10. KOKSLIEN Mikko (NOR) a 38"5

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Domani è in programma una dimenticabile team sprint, prova che ha veramente poco senso posizionata dopo i Mondiali. La prossima gara individuale è in programma giovedì 12 marzo a Trondheim, in Norvegia.