La seconda ed ultima competizione di combinata nordica andata in scena ai Mondiali di Lahti ha seguito in parte i pronostici dettati dal segmento di salto della mattinata: il grande favorito non ha mancato la chiamata con la storia, mentre hanno preso le medaglie meno pregiate degli atleti che non avevano il risultato scontato.
Al via della prova con sugli sci stretti Mario Seidl è partito con discreto margine sui più diretti rivali. Questo vantaggio si è piano piano assottigliato, grazie al lavoro ben distribuito tra i componenti del gruppetto inseguitore.
A metà della prima tornata quest’ultimo si è venuto a formare, comprendendo: Wilhelm Denifl, Akito Watabe, Francois Braud e Johannes Rydzek, quindi coloro che partivano dalla seconda alla quinta posizione. Con il passare dei giri ci sono stati cambi regolari con a tratti degli incrementi di ritmo.
A metà gara ha preso le operazioni in mano il tirolese, deciso a riportarsi sul più giovane compagno di squadra. Ciò è avvenuto all’inizio dell’ultima tornata, quando si è venuto a formare il quintetto che si è giocato infine le medaglie.
Il francese è stato autore del primo forcing: infatti hanno cominciato a perdere qualche metro gli atleti battenti bandiera Rot-Weiß-Rot, irrimediabilmente fuori dalla top 3. Questa situazione si è protratta fino all’ingresso nello stadio, quando il bavarese ha effettuato l’attacco decisivo ed il solo nipponico è riuscito a limitare i danni.
Sul traguardo Rydzek si è fregiato della medaglia d’oro, grazie ad una tattica di gara magistrale: il venticinquenne di Oberstdorf ha speso molte energie solo nella prima parte della tornata iniziale, per poi rifiatare a lungo nel quartetto trovato sul suo percorso e nel momento decisivo ha sferrato l’attacco per la vittoria.
Quest’oggi il bavarese ha raggiunto Bjarte Engen Vik e Jason Lamy Chappuis a quota 5 titoli iridati e sette presenze sul podio nelle ultime sette gare disputate nei Mondiali. Inoltre venerdì tenterà di entrare nella leggenda: l’obiettivo sarà quello di conquistare il quarto oro in quattro gare disputate in un'unica edizione con in palio i titoli iridati.
Argento per Watabe, alla prima medaglia iridata ed alla seconda in un main event, dopo la piazza d’onore conquistata alle Olimpiadi di Sochi. Il risultato ottenuto oggi è stato frutto di una condizione in crescita sia sul trampolino che nel fondo rispetto all’inizio della stagione.
Braud è riuscito a conquistare la medaglia di bronzo, confermandosi sul podio nella gundersen sul large hill con in palio i titoli mondiali, infatti due anni or sono fu secondo in quel di Falun. Un’altra curiosità è legata al fatto che il francese ha conquistato un solo podio in Coppa del Mondo e ben tre in competizioni di primo livello.
Medaglia di legno per Seidl, riuscito ad imporsi sul più anziano compagno di team nella seconda parte dell’ultima tornata. Dunque questi due hanno avanzato le proprie candidature per partecipare alla team sprint di venerdì, passa ora la decisione allo staff tecnico austriaco.
A seguire troviamo due delusi di giornata: Fabian Riessle ed Eric Frenzel, rispettivamente il sesta e settima piazza. Questi due hanno condotto una gara in un gruppo molto folto, incapace di chiudere il gap con quello che l’ha preceduto, nonostante davanti il ritmo non fosse propriamente folle.
Hanno chiuso la top 10 altri due austriaci ed il miglior norvegese: ottava posizione per David Pommer, nona per Bernhard Gruber e decima per Espen Andersen.
Chi ci si aspettava che potesse fare bene ed addirittura lottare con credenziali per i metalli prestigiosi sono stati deludenti e fuori dai migliori 10: Magnus Krog ha concluso 11°, Philipp Orter 12° e Magnus Moan 13°.
Gli italiani si sono comportati tutto sommato positivamente: Alessandro Pittin (20°) si è confermato il migliore come nella gundersen con salto dal trampolino piccolo, inoltre è tornato nella top 30 dopo quasi due anni in una competizione su large hill; Samuel Costa (25°) si è espresso sui propri livelli del momento, così come Armin Bauer (28°); esordio assoluto positivo per Raffaele Buzzi (37°), considerando anche i problemi che ha vissuto in autunno.
L’ultima competizione iridata di Lahti andrà in scena venerdì 3 marzo, quando si disputerà la team sprint.
GUNDERSEN – MONDIALI DI LAHTI HS 130 / 10 KM
1. RYDZEK Johannes (GER) 26’41’’6
2. WATABE Akito (JPN) a 4’’8
3. BRAUD Francois (FRA) a 13’’0
4. SEIDL Mario (AUT) a 17’’4
5. DENIFL Wilhelm (AUT) a 26’’5
6. RIESSLE Fabian (GER) a 36’’9
7. FRENZEL Eric (GER) a 37’’5
8. POMMER David (AUT) a 37’’7
9. GRUBER Bernhard (AUT) a 38’’3
10. ANDERSEN Espen (NOR) a 50’’6
Clicca qui per i risultati completi.
Super Combinata Femminile replaces Saturday Rettenbach (AUT)
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