La seconda settimana dei Mondiali di Lahti, dedicata al trampolino grande, è cominciata sotto un motivo per certi versi inaspettato: i dominatori dell’intera stagione hanno ceduto il passo ad avversari meno quotati alla vigilia. In questo scenario si è imposto nel salto Mario Seidl, dimostrando di essere uno dei più forti saltatori del circuito, se non a tratti il migliore.
Il salisburghese ha tirato fuori dal cilindro una prestazione strepitosa, terminata a 132 metri (2 oltre il punto HS), senza aver trovato condizioni del vento favorevoli. A dirla tutta ha ricevuto delle valutazioni dei giudici eccessivamente severe, che non gli hanno permesso di ottenere un vantaggio ancor più elevato di quando effettivamente è stato.
Il più immediato inseguitore partirà a 46’’ e sarà Wilhelm Denifl: questi ha dimostrato di avere grande feeling con i contesti di gara in cui non è necessaria grande potenza sul dente, ma tanta qualità aerodinamica. A sua volta il tirolese ha preceduto Akito Watabe, quest’ultimo partirà a 54’’ da Seidl.
Dal vertice della graduatoria è stato rimosso a fine gara Maxime Laheurte, ciò a causa della tuta irregolare. Il combinatista di Gerardmer è stato a lungo al vertice del segmento di salto ed è stato battuto infine solo dal ventiduenne austriaco. Avrebbe dovuto partire a 38’’ dal leader, ma ciò evidentemente non accadrà.
In tal modo è stata oscurata l’ottima prestazione degli atleti di vertice del team transalpino: infatti Francois Braud partirà assieme al più vecchio dei fratelli Watabe ed Antoine Gerard, pettorale numero 8, avrà da recuperare un passivo di 1’04’’.
L’uomo favorito per il successo finale rimane comunque Johannes Rydzek, che partirà per quinto: il bavarese si è trovato a saltare in un momento in cui il trampolino era meno performante rispetto a quello trovato da chi lo precede, ma è stato, tuttavia, molto caparbio a salvarsi e partirà ad 1 minuto dalla testa.
Non altrettanto abili sono stati gli altri componenti della squadra tedesca: Eric Frenzel (13°) ha accusato un passivo di 1’29’’, Fabian Riessle (17°) e Bjoern Kircheisen (18°) partiranno rispettivamente ad 1’38’’ ed 1’44’’ da Seidl.
In questo modo avranno ambizioni di medaglia anche gli atleti che non sono nati in Germania: Bernhard Gruber partirà ad 1’16’’, Magnus Moan ad 1’21’’, mentre Magnus Krog e Philipp Orter ad 1’34’’.
Prestazioni positive sono emerse dal team azzurro: il migliore è stato Samuel Costa (1’54’’), sempre alle prese con uno stato di forma intaccato dall’infortunio patito a Seefeld; Alessandro Pittin (2’38’’) si è ben difeso anche se lui stesso si aspettava qualcosa in più, mentre Armin Bauer (2’54’’) e l’esordiente Raffaele Buzzi (3’13’’) si sono espressi sui propri limiti.
Dunque il segmento di fondo si preannuncia molto spettacolare già solo per l’ordine di partenza, ma si attende inoltre un tracciato molto impegnativo a causa della pioggia che è caduta nella notte finlandese. Il via sarà dato alle 15.15 ora italiana.
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