La Francia di Braud e Laheurte partirà davanti a tutti nel fondo della team sprint iridata di Lahti

Sia Francois Braud che Maxime Laheurte hanno vinto le rispettive rotazioni, grazie a due salti da 125 metri ed hanno inflitto un distacco di 8.1 lunghezze sui più immediati inseguitori, dunque 16’’ in virtù del regolamento in vigore (1 punto equivale a 2’’).

Indosseranno il pettorale numero 2 i tedeschi: Eric Frenzel e Johannes Rydzek. Entrambi hanno fatto registrare il terzo punteggio nella relativa serie di salto e complessivamente ha ottenuto una migliore performance il sassone grazie ai 125.5 metri raggiunti.

Terza piazza parziale per il Giappone, capitanato dai fratelli Akito e Yoshito Watabe: il più anziano dei due è stato chiaramente il migliore, ma un buon riscontro è emerso anche dal più giovane. I nipponici partiranno con un passivo di 18’’ dai francesi vittoriosi.

Hanno limitato il ritardo anche la Norvegia e l’Austria: il team composto da Magnus Krog e Magnus Moan partirà a 24’’ dalla testa, mentre quello formato da Bernhard Gruber e Wilhelm Denifl a 28’’. Gli scandinavi si sono espressi oltre le aspettative della vigilia, contrariamente agli atleti battenti bandiera Rot-Weiß-Rot, decisamente più deludenti.

Le prime 5 nazioni classificate dopo il salto appaiono le uniche in grado di giocarsi i metalli pesanti: in tal senso saranno decisive le strategie che seguiranno le diverse coppie, quindi a questo punto il pronostico appare più che incerto, anche considerando il tracciato molto impegnativo.

Un pizzico di delusione per il team padrone di casa (6°): Eero Hirvonen ed Ilkka Herola partiranno a 48’’ dai francesi. Tutti e due si sono espressi al medesimo livello, dunque il più giovane dei due ha nuovamente deluso, mentre l’altro ha eseguito il suo lavoro in linea con i propri limiti.

L’Italia è piaciuta a metà: Alessandro Pittin ha trovato un salto in zona punto K, quindi uno dei più positivi della rassegna iridata, se non il migliore; discorso inverso per Samuel Costa, avendo fatto registrare una misura di 3 metri inferiore al friulano, ma a sua discolpa va detto che ha trovato le condizioni del vento peggiori dell’intera competizione. Gli azzurri partiranno per ottavi a 1’29’’, battuti anche dalla Slovenia (1’04’’) rappresentata da Vid Vrhovnik e Marjan Jelenko.

Il segmento di fondo (10x1.5 km) avrà il via alle 17.15 ora italiana, quando andrà in scena una grande battaglia e si potrà scrivere un’importante pagina della storia della combinata nordica.