Carina Vogt regala alla Germania la prima vittoria. Sara Takanashi giù dal podio dopo 2 anni!

Carina Vogt regala alla Germania la prima vittoria. Sara Takanashi giù dal podio dopo 2 anni!
Info foto

Getty Images

Sci NordicoSalto femminile

Carina Vogt regala alla Germania la prima vittoria. Sara Takanashi giù dal podio dopo 2 anni!

La neve e il vento hanno concesso una tregua sul Monte Zao, pertanto è stato possibile disputare quantomeno una competizione, seppur su serie singola, in cui sono arrivati alcuni risultati storici.

La gara in calendario ieri era stata interrotta dopo i salti di 25 delle 48 atlete iscritte, di conseguenza è stata presa la decisione di programmarla per la mattinata giapponese odierna con l'intento di disputare due prove nello stesso giorno esattamente come avvenuto nel marzo 2012 e nel febbraio 2013.

Tuttavia il meteo non ha aiutato e la giuria è stata costretta ad alzare bandiera bianca. Con il passare delle ore si è tuttavia aperta una finestra utile per gareggiare in cui si è riusciti a completare una serie di salto e portare a termine almeno una competizione.

Dopo 6 secondi e 8 terzi posti è arrivata la prima vittoria della Germania in competizioni valevoli per la Sfera di cristallo. A firmare lo storico risultato, che fa seguito alla tanto agognata prima vittoria della Slovenia, è Carina Vogt, leader del movimento e da sempre molto a suo agio sull'impianto di Zao. Vero è che la ventiduenne teutonica ha vinto la medaglia d'oro olimpica a Sochi, ma la gara non aveva valore per la Coppa del Mondo.

La tedesca, sfruttando condizioni di favore, ha lambito il punto Hs realizzando 117.7 punti precedendo di 3.2 lunghezze la russa Irina Avvakumova. Il podio è stato completato dalla slovena Spela Rogelj che, risolti i problemi alla schiena, è entrata in una nuova dimensione. La ventenne ha avuto ragione per soli tre decimi dell'austriaca Eva Pinkelnig.

La notizia principale è quindi l'assenza di Sara Takanashi dalla top-three. La diciottenne giapponese non è andata oltre la settima posizione e ha visto interrompersi la serie di 27 podi consecutivi in gare valevoli per la Sfera di cristallo dopo quasi due anni. L'ultima competizione senza la teenager nipponica nelle prime tre posizioni risaliva al 3 febbraio 2013 ed era stata disputata a Sapporo. Curiosamente la serie (composta da 21 vittorie, 4 secondi e 2 terzi posti) ha avuto fine proprio a Zao, nello stesso luogo dove era iniziata il 10 febbraio 2013.

In casa Italia Evelyn Insam ha concluso 17^, mentre Elena Runggaldier ha mancato la zona punti piazzandosi 33^.

Takanashi rimane leader della classifica generale di Coppa del Mondo con 296 punti seguita da Rogelj a 246, da Iraschko-Stolz (oggi ottava) a 242 e da Vogt a 228 con Avvakumova quinta a 172.

ZAO - NORMAL HILL
1. VOGT Carina (GER) 117.7
2. AVVAKUMOVA Irina (RUS) 114.5
3. ROGELJ Spela (SLO) 108.8
4. PINKELNIG Eva (AUT) 108.5
5. ALTHAUS Katharina (GER) 107.4
6. VTIC Maja (SLO) 106.7
7. TAKANASHI Sara (JPN) 106.5
8. IRASCHKO-STOLZ Daniela (AUT) 106.0
9. ITO Yuki (JPN) 105.4
10. JEROME Jessia (USA) 104.8

Clicca qui per i risultati completi.

La prossima settimana la Coppa del Mondo farà ritorno in Europa. Si gareggia a Oberstdorf, in Baviera. In programma due competizioni, sabato 24 e domenica 25. Si vedrà se e dove la Fis deciderà di recuperare la gara non disputata questo weekend.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
3
Consensi sui social

Ultimi in Sport invernali

L’Italia domina il Trofeo Mezzalama. Vittoria a Boscacci-Antonioli, podio per De Silvestro-Compagnoni e Veronese-Moreschini

L’Italia domina il Trofeo Mezzalama. Vittoria a Boscacci-Antonioli, podio per De Silvestro-Compagnoni e Veronese-Moreschini

Nella XXIV edizione dello storico trofeo, ultima tappa de La Grande Course e valevole come Campionato Mondiale Long Distance Team, il duo azzurro si prende vittoria e titolo iridato al maschile, con una prova di forza che spazza via la concorrenza francese. Al femminile è trionfo transalpino con Mollaret e Harrop, ma le coppie tricolori conquistano l’argento e il bronzo. L’ex-biathleta Dahlmeier stupisce ancora e conclude la sua prima Maratona dei Ghiacciai.