Deutschland über Alles a Ljubno! Vince Althaus davanti a Vogt e Wuerth

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Sci NordicoSalto femminile - Ljubno

Deutschland über Alles a Ljubno! Vince Althaus davanti a Vogt e Wuerth

Più si avvicina l’appuntamento iridato, più la Germania sale di condizione: si è concluso il week-end in quel di Ljubno, dove le teutoniche sono state le assolute protagoniste. Quest’oggi hanno addirittura monopolizzato il podio, scrivendo la storia del salto con gli sci femminile.

Infatti da quando è nata la Coppa del Mondo di salto femminile nel 2011, mai una nazione è riuscita a realizzare una tripletta. Inoltre Katharina Althaus si è iscritta all’albo delle atlete riuscite a vincere nel massimo circuito, diventando la quattordicesima a riuscirci, la seconda dopo Vogt per la squadra tedesca.

Il primo segmento di gara è stato quello decisivo: in quest’occasione l’atleta di Oberstdorf è stata la migliore di gran lunga, grazie ad una prestazione da 92.5 metri con ottimo stile. Svenja Wuerth è stata l’unica a spingersi così lontana, ma il telemark appena abbozzato l’ha costretta alla seconda piazza provvisoria a 3.2 lunghezze dalla più giovane connazionale.

Nella serie decisiva la bavarese ha amministrato il vantaggio accumulato precedentemente, realizzando il terzo punteggio di manche in virtù del salto da 90 metri. La piazza d’onore è stata appannaggio dalla campionessa olimpica ed iridata in carica - Carina Vogt - capace di scavalcare l’atleta di Baiersbronn di 1.9 punti.

Ricapitolando, per Wuerth questo è il primo podio in carriera, anche se ha già 23 anni, dunque il suo talento è esploso più tardi rispetto alla maggior parte delle rivali. Allo stesso tempo la terza classificata odierna è la 4^ tedesca a posizionarsi nelle migliori 3 nella stagione in corso, quindi un’annata strepitosa per la Germania.

Il segreto lo si può riscontrare nelle velocità più alte in assoluto che hanno avuto le teutoniche in uscita dal dente, soprattutto nell’ultimo fine settimana sloveno. L’impressione è che abbiano trovato qualche innovazione sconosciuta al resto del mondo, che verosimilmente verrà introdotta anche ai saltatori e combinatisti nei Mondiali di Lahti.

Maren Lundby, vincitrice nella gara di 24 ore fa, si è dovuta accontentare del quarto posto: il dominio di ieri è sembrato ben lontano degli standard odierni, nonostante le condizioni meteo siano risultate tutto sommato simili. Comunque sia, in classifica generale è riuscita a superare Yuki Ito, issandosi in solitudine alle spalle di Sara Takanashi.

Buone rimonte nel secondo segmento di gara le hanno effettuate Jacqueline Seifriedsberger ed Ema Klinec, ex aequo in quinta piazza. La slovena è stata autrice di un salto da 92 metri che le è valso il miglior punteggio di manche e la rimonta di ben 5 posizioni rispetto alla prima serie.

Giornata di gloria anche per l’Italia, capace di posizionare due atlete nella top 10: Manuela Malsiner ha chiuso 7^, mentre Elena Runggaldier 10^. La ragazza di Ortisei è al sesto risultato consecutivo nelle migliori dieci, record per quanto riguarda il team azzurro, mentre la veterana di Santa Cristina ha ottenuto il miglior risultato stagionale, proprio quando la stagione entra nel vivo. L’unica pecca per entrambe, e per tutta la spedizione italiana, è quella delle basse valutazioni stilistiche, frutto dei telemark troppo meccanici e poco naturali.

Hanno completato la top 10 Daniela Iraschko-Stolz (8^) e Chiara Hoelzl (9^). La più deludente è stata sicuramente la stiriana, infatti dopo un salto da 96.5 metri, in quello che per lei era un allenamento, la si aspettava come minimo sul podio, infine decisamente distante.

La festa gardenese è proseguita con il 15° posto di Lara Malsiner, al best career, avendo migliorato il trentesimo posto colto nell’opening della Coppa del Mondo 2015-16 a Lillehammer. La buona notizia è rappresentata soprattutto dall’ottima stabilità tecnica messa in gioco, infatti le due performance prodotte sono risultate essenzialmente di egual livello.

I punti raccolti quest’oggi sono pesantissimi in ottica qualificazione ai giochi olimpici di Pyeong Chang, in quanto ora Lara è all’interno delle migliori 35 nella speciale classifica. Questo sarebbe addirittura il quarto pettorale a disposizione dell’Italia, vale a dire il massimo contingente alla pari di Germania, Giappone e Slovenia tra le altre.

Risultato eccezionale per Li Xueyao (23^), alla prima volta della carriera in zona punti. A sua volta è la seconda cinese ad aver fatto breccia nelle migliori 30 del massimo circuito, precedentemente la sola Liu Qi fu in grado di tale traguardo, l’ultima volta tre anni fa in quel di Chaikovsky.

L’ultima gardenese presente a Ljubno non ha marcato punti: Evelyn Insam non è andata oltre la 33^ piazza con una prestazione decisamente sotto tono. Le altre azzurre non sono riuscite a superare lo scoglio della qualificazione: Roberta D’Agostina ha chiuso 33^, mentre Veronica Gianmoena 39^.

La classifica generale della Coppa del Mondo vede sempre più vicina Takanashi alla vittoria della sfera di cristallo, in quanto è leader con 1195 punti, seguita da Lundby a quota 939 ed Ito a 928. Dunque basterà un quinto posto alla ventenne di Kamikawa, nella gara in programma mercoledì 15 a Pyeong Chang, per laurearsi vincitrice della sesta edizione del massimo circuito.

Ora il settore femminile si ricongiungerà con quello maschile per le competizioni preolimpiche in Corea. Tra meno di tre giorni è in programma la prima gara: si comincerà alle 9.00 ora italiana.

LJUBNO II – HS 95

1. ALTHAUS Katharina (GER) 249.0
2. VOGT Carina (GER) 244.6
3. WUERTH Svenja (GER) 242.7
4. LUNDBY Maren (NOR) 239.9
5. KLINEC Ema (SLO) 239.2
5. SEIFRIEDSBERGER Jacqueline (AUT) 239.2
7. MALSINER Manuela (ITA) 239.1
8. IRASCHKO-STOLZ Daniela (AUT) 237.3
9. HOELZL Chiara (AUT) 233.9
10. RUNGGALDIER Elena (ITA) 225.6

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Domenica 12 Febbraio 2017

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