Tomas Northug si ritira a 27 anni. Dice basta il "fratellino" di Petter

Il ventisettenne di Mosvik ha spiegato che “È stata una decisione difficile, ma più si invecchia, più la motivazione riguardo il proseguo della propria attività agonistica dipende dai risultati. I miei ultimamente non sono stati all’altezza. Mi pesa lasciare lo sport, perché si tratta di una fucina d’emozioni. Però ho fatto la mia scelta e vedremo cosa mi porterà il futuro”.

Il primo a dirsi dispiaciuto per il passo di Tomas è stato il fratello maggiore Petter: “È triste, Tomas è sempre stato molto importante per me, un vero e proprio sparring partner d’allenamento. Il fatto di prepararci insieme mi ha sempre aiutato negli ultimi anni. Speravo che provasse a gareggiare un altro inverno, dopotutto l’anno prossimo ci sono le Olimpiadi con una sprint in classico, però il livello della disciplina è altissimo”.

Dunque Tomas Northug conclude la sua attività agonistica a soli 27 anni. Una carriera di fatto tarpata dai malanni proprio nel momento in cui era apparsa decollare, ovvero nell’inverno 2014-’15, quando ottenne una vittoria in Coppa del Mondo (sprint in alternato di Otepää) e concluse sesto nel medesimo format ai Mondiali di Falun.

Nell’estate 2011 guadagnò fama internazionale per una disavventura più unica che rara. Lui, il fratello Petter e Niklas Dyrhaug si stavano dirigendo a un raduno della squadra nazionale nello skitunnel di Oberhof. Tuttavia rimasero senza benzina in piena autostrada a 5 km dal distributore più vicino.

Pertanto Tomas si mise gli skiroll ai piedi e con una tanica in mano si lanciò in piena Autobahn per recuperare il carburante necessario a proseguire il viaggio. Molti automobilisti, avvistandolo sulla corsia d’emergenza, avvisarono la polizia stradale, che – tra lo sconcertato e il divertito – lo intercettò e lo multò, salvo scattargli anche una foto ricordo.