Gregory Carigiet si ritira per mancanza di sponsor

Alla base della decisione dell’atleta elvetico ci sono motivazioni di natura economica. Carigiet in un’intervista concessa alla televisione nazionale svizzera di lingua tedesca (SRF) ha infatti spiegato:

“Ho deciso di smettere perchè sono stufo di continuare a cercare sponsor per finanziarmi la carriera. Ogni volta che busso a qualche porta sento sempre rispondermi la solita frase mi dispiace però non possiamo aiutarti. Senza un adeguato sostegno economico è impossibile essere competitivi in questo sport e il budget da coprire per arrivare al top è di circa 420.000 Franchi Svizzeri a stagione.”

Gregory Carigiet unico rappresentante della Svizzera maschile, ha stabilmente preso parte alle ultime sei edizioni della Coppa del Mondo, debuttando nel massimo circuito dello slittino nel 2006/2007 partecipando nella stessa annata ai mondiali junior di Cesana chiusi al quarto posto.

Proprio nel corso della passata stagione il ventisettenne di Coira aveva ottenuto i suoi migliori risultati della carriera cogliendo addirittura un podio a Koenigssee, sfruttando in quell’occasione materiali preparati dal tedesco Georg Hackl, “Neanche il grande risultato di Koenigssee e un piazzamento finale nei primi dieci della classifica generale mi hanno permesso di ottenere nuovi finanziamenti” ha aggiunto sconsolato l’atleta alla SRF.

Lo svizzero nel  suo immediato futuro al di fuori del mondo dello slittino lavorerà per un'azienda di recruiting del personale, “Devo molto a questo sport. Credo che questa disciplina sia stata una sorta di scuola di vita per me sia a livello sportivo che a livello umano. Lasciare non è facile soprattutto se i motivi di fondo sono prettamente economici.”

Il ritiro di Carigiet allunga la lista degli atleti che al termine di questa stagione hanno deciso di appendere la slitta al chiodo. Prima di lui avevano annunciato l’addio alle competizioni il tedesco David Moeller, gli austriaci Linger-Linger e il lettone Martins Rubenis.

 

Si ringrazia per la preziosa collaborazione Maia Speerli.