Nel segno di Sven Kramer e di Martina Sábliková. Gli ultimi Campionati Europei di speed skating con il formato tradizionale vanno ai campionissimi provenienti da Olanda e Repubblica Ceca, che aggiornano rispettivamente il loro palmares di titoli rispettivamente a quota 8 e 5 ori in carriera. La due giorni di gare in Bielorussia, alla Minsk-Arena, premia inevitabilmente loro. Due vittorie nette contro avversari agguerriti, ma costretti ad arrendersi alla classe dei due nuovi campioni europei (in copertina assieme agli altri medagliati).
L’Italia guidata dal c.t. Maurizio Marchetto raccoglie ottime soddisfazioni nel weekend bielorusso e piazza Andrea Giovannini al quinto posto finale. Gli azzurri del pattinaggio non si spingeva così in alto da 6 stagioni. Mentre al femminile anche Francesca Lollobrigida riporta in alto i pattini “rosa”: la romana si piazza all’ottavo posto complessivo.
Al maschile, Sven Kramer si dimostra per l’ennesima volta imbattibile. L’olandese centra l’8° titolo allround in carriera – dal 2007 al 2010 e 2012, 2013, 2015 e 2016 – entrando sempre più nella leggenda della pista lunga. L’argento va al belga Bart Swings che regala la storica seconda medaglia nella manifestazione – dopo il secondo posto di Bart Veldkamp nel 2001 – e “costringe” al bronzo il campione del 2014 Jan Blokhuijsen. Ma è grande Italia, grazie a Giovannini. Il trentino chiude al quinto posto: per risalire a un piazzamento così prestigioso in un Europeo dobbiamo tornare indietro di 6 anni, all’argento di Enrico Fabris a Heerenveen 2010. Bene anche l’esordiente Nicola Tumolero, che si piazza al 14° posto finale.
Non riesce il poker d’ori consecutivi a Ireen Wüst. L’olandese, che coltivava la speranza di eguagliare la tedesca Anne Friesinger – campionessa ininterrottamente dal 2002 al 2005 – si deve inchinare a una sontuosa Martina Sábliková. La 28enne di Žďár nad Sázavou fa sua la classifica allround aggiudicandosi così il quinto titolo – dopo quelli del 2007, 2010, 2011 e 2012 - continentale in carriera. Con questo pokerissimo, la ceca aggancia le tedesche Friesinger e Andrea Ehrig-Mitscherlich a quota 5 centri nella storia della manifestazione su pista lunga. La Wüst lotta a Minsk, ma rimane ferma a quota quattro ori nella personale bacheca. E si consola con la medaglia d’argento, la quarta nella sua carriera agli Europei. La medaglia di bronzo va all’olandese Antoinette de Jong. Mentre conclude bene Francesca Lollobrigida, ottava nella classifica finale, che migliora di ben sei piazze il suo piazzamento migliore in carriera risalente al 2013. Eguagliato il secondo miglior risultato di un’italiana: l’ultima volta, nel 2005, Nicola Mayr fu ottava, così come Elena Belci nel 1996. Per ora rimane inarrivabile il quarto posto della Belci, ottenuto agli Europei del 1993.
Nel torneo degli uomini, i due azzurri si erano confermati presto ai vertici dello speed skating continentale chiudendo in bellezza il loro Campionato. Dapprima, nei 1500m maschili, il vicentino Nicola Tumolero si congeda con un altro primato personale alla Minsk-Arena – ieri si era migliorato nei 500 – e abbassa il suo limite sul chilometro e mezzo di 51 centesimi, attestandolo a 1’50’’48. Crono che gli vale la 15esima posizione complessiva sulla distanza. Il poliziotto di Roana chiude così questo primo Europeo in carriera al 14esimo posto in classifica generale, con 113.656 punti. Meglio di lui, anche stavolta, fa un Andrea Giovannini confermatosi in condizione eccellente. 1’48’’97 per il finanziere di Baselga di Piné e sesto miglior crono all-time sulla distanza. La sua prova gli consente di piazzarsi al 12° posto sulla distanza e, soprattutto, di difendere la settima piazza in classifica generale dopo le due distanze di ieri.
La vittoria dei 1500 va al russo Denis Yuskov, che bissa il successo di ieri nei 500 e trionfa in 1’45’’48. Alle sue spalle si piazza un notevole Bart Swings (Belgio) in 1’46’’41. Terzo è lo specialista polacco Jan Szymanski (1’47’’48) che vince il duello con il connazionale olimpionico sulla distanza Zbigniew Brodka (1’48’’05). Ancora molto bene il campione allround in carica Sven Kramer, quinto in 1’48’’08. Il 29enne ha aggiunto un’ipoteca al titolo con questo risultato, distanziando di 71 centesimi il rivale numero uno e diretto inseguitore Jan Blokhuijsen, soltanto nono in questi 1500.
La chiusura dei 10mila vede in evidenza ancora una volta Andrea Giovannini. Il trentino che si era guadagnato una meritatissima qualificazione all’ultima prova piazzandosi entro la top 8, convince ancora una volta e chiude la gara più massacrante – da 25 giri – in 13’41’’39. Un tempo di assoluto rilievo e lontano 34 secondi dal primato nazionale da lui stesso stabilito a Salt Lake City nello scorso novembre. Solo in quell’occasione, infatti, il 22enne era riuscito ad abbattere la barriera dei 14 minuti. La performance varrà all’azzurro il quinto posto sulla distanza e gli consente di scalare posizioni nel ranking generale fino alla quinta posizione.
La vittoria sui 10000 metri va anche in questo caso al superfavorito Sven Kramer, che bissa il successo dei 5000 di ieri e s’impone nettamente in 13’11’’98 (anche in questo caso stabilendo il record del tracciato). La stella del pattinaggio su ghiaccio in pista lunga ottiene così tutto quello a cui poteva aspirare: ottavo titolo europeo – uomo più vincente nella storia della manifestazione – e aggancio a Niemann-Stirnemann in testa ai plurivittoriosi in Europa. Nei 10mila, l’unico in grado di avvicinarlo è il belga Bart Swings, che chiude un Campionato in crescendo piazzandosi al secondo posto nella distanza finale (13’15’’47). Terzo è Jan Blokhuijsen, cui però non basta il tempo di 13’22’’14 per respingere l’assalto proprio di Swings che gli soffierà anche l’argento nella classifica allround per poco più di 7 decimi di punto. Per il 24enne fiammingo si tratta della prima medaglia in classifica generale ottenuta agli Europei. L’aveva soltanto sfiorata in precedenza – due quinti e un quarto posto nelle ultime tre edizioni – nonostante possa vantare un bronzo ai Mondiali 2013.
Ancora bene Francesca Lollobrigida. La 24enne romana, numero 1 in Italia dopo i Campionati Allround disputati a Baselga di Piné due settimane fa, aveva come missione primaria difendere il piazzamento entro le prime 8 in classifica generale dopo i 500 e i 3000 disputati ieri. L’impresa – difficile –le riesce dopo i 1500 metri, gara d’apertura del pomeriggio di domenica. La portacolori dell’Aeronautica Militare corre in 2’01’’90 piazzandosi all’11° posto complessivo sui 3 giri e 300 metri. Un crono che aveva permesso comunque all’azzurra di attestarsi all’11esima piazza nella classifica generale con 123.769 punti, lontana poco più di otto decimi dal totale di Olga Graf, alla vigilia dei 5000 metri. Per via del settimo posto ottenuto ieri nei 3000, l’azzurra guadagna il diritto – ai danni delle due polacche Zlotkowska Czerwonka e della russa Kazelina -, di prendere parte alla 5 km finale. Inoltre, la performance cronometrica della pattinatrice italiana è la quarta più veloce nel suo ruolino di marcia in carriera. In altre tre occasioni, ma sempre sul velocissimo ovale di Calgary, era riuscita a fare di meglio. Inoltre, con l’8° posto in classifica allround, Francesca cambia in meglio il suo miglior piazzamento ai Campionati Europei: nel 2013 fu infatti 14esima con un punteggio peggiore di 7 decimi.
La distanza dei 1500 ha visto consumarsi un duello appassionante per la vittoria parziale tra le due regine della pista lunga europea: Martina Sábliková e Ireen Wüst. La “gara nella gara” tra le due campionesse, impegnate entrambe nell’ultima delle 9 serie, ha visto il successo sul filo dei centesimi della Sábliková, già leader della generale dopo le due prove del sabato. La ceca, campionessa mondiale allround 2015, ha completato la sua fatica in 1’57’’00 beffando per un solo centesimo la rivale olandese. Al terzo posto si è piazzata la vincitrice dei 500 Ida Njåtun (Norvegia) con 1’58’’51, davanti alle due oranje Antoinette de Jong (1’58’’80) e Marije Joling (1’58’’90). Tempi che hanno confermato poi la sfida a tre per il bronzo allround nei successivi 5mila metri.
Impegnata nei 5000 metri opposta alla russa Olga Graf, la Lollobrigida chiude il suo Europeo 2016 con un non entusiasmante 7’38’’11. Crono abbastanza lontano dal suo personal best (7’09’’37) ottenuto a novembre negli Usa, ma comunque tra i suoi migliori in una distanza non così comune alla romana. L’azzurra è ottava nella classifica finale sulla distanza, ma chiude un Campionato con un bilancio ampiamente in attivo. Il testa a testa per il trono di campionessa d’Europa tra Martina Sábliková e Ireen Wüst si è risolto a favore della prima anche nella distanza conclusiva. La ceca ottiene così la sua terza vittoria a Minsk – dopo i successi parziali su 3000 e 1500 – sbaragliando la concorrenza e in modo particolare la campionessa uscente oranje. Martina stacca nettamente le avversarie chiudendo i 5000 in parata in 6’58’’44. Un crono che le permette di incrementare il vantaggio di punti già accumulato in precedenza e di prendersi il nuovo record della pista bielorussa. Sul podio nell’ultima distanza non c’è la Wüst che alza bandiera bianca proprio nell’ultima batteria senza storia. Seconda giunge Marije Joling (Olanda) con 7’10’’10, davanti alla russa Natalya Voronina (7’10’’19). La Wüst perde terreno (chiude quarta in 7’10’’65) ma mantiene la seconda piazza in classifica generale. Graduatoria in cui si difende bene Antoinette de Jong, brava nel cogliere il bronzo allround. L’olandese classe 1995 ottiene il primo podio Senior in un Campionato Allround. La giovane originaria di Rottum (Frisia) è quinta nei 5000 e difende la terza piazza in generale dall’assalto della Joling: le separeranno appena 12 centesimi di punto.
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CLASSIFICA GENERALE FINALE FEMMINILE
1. Martina SÁBLIKOVÁ (CZE) 161.455 punti
2. Ireen WÜST (NED) 163.188
3. Antoinette DE JONG (NED) 164.043
4. Marije JOLING (NED) 164.163
5. Natalya VORONINA (RUS) 165.566
6. Ida NJÅTUN (NOR) 165.616
7. Olga GRAF (RUS) 167.245
8. Francesca LOLLOBRIGIDA (ITA) 169.580
CLASSIFICA GENERALE FINALE MASCHILE
1. Sven KRAMER (NED) 150.102 punti
2. Bart SWINGS (BEL) 150.464
3. Jan BLOKHUIJSEN (NED) 151.176
4. Håvard BØKKO (NOR) 152.842
5. Andrea GIOVANNINI 153.484
6. Haralds SILOVS (LAT) 153.898
7. Jan SZYMANSKI (POL) 154.342
8. Sindre HENRIKSEN (NOR) 155.551
….
14. Nicola TUMOLERO (ITA) 113.656
1500 metri femminili
1. Martina SÁBLIKOVÁ (CZE) 1’57’00
2. Ireen WÜST (NED) 1’57’’01
3. Ida NJÅTUN (NOR) 1’58’’51
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11. Francesca LOLLOBRIGIDA (ITA) 2’01’’90
5000 metri femminili
1. Martina SÁBLIKOVÁ (CZE) 6’58’’44
2. Marije JOLING (NED) 7’10’’10
3. Natalya VORONINA (RUS) 7’10’’19
....
8. Francesca LOLLOBRIGIDA (ITA) 7’38’’11
1500 metri maschili
1. Denis YUSKOV (RUS) 1’45’’18
2. Bart SWINGS (BEL) 1’46’’41
3. Jan SZYMANSKI (POL) 1’47’’48
….
12. Andrea GIOVANNINI (ITA) 1’48’’97
15. Nicola TUMOLERO (ITA) 1’50’’48
10000 metri maschili
1. Sven KRAMER (NED) 13’11’’98
2. Bart SWINGS (BEL) 13’15’’47
3. Jan BLOKHUIJSEN (NED) 13‘22‘‘14
….
5. Andrea GIOVANNINI 13’41’’39
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