Mondiali su Distanze Singole: Sábliková è super, secondo oro. L'Olanda di Kramer vince il Team Pursuit

Mondiali su Distanze Singole: Sábliková è super, secondo oro. Olanda di Kramer vince il Team Pursuit
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Speed Skating - Mondiali su Singole Distanze a Heerenveen

Mondiali su Distanze Singole: Sábliková è super, secondo oro. L'Olanda di Kramer vince il Team Pursuit

Nel segno della continuità. La seconda giornata dei Mondiali su Distanze Singole in pista lunga premia ancora chi sui podi iridati c’è – quasi nella totalità dei casi – già salito. Così Heerenveen, che ha offerto una Thialf Arena in versione gremita, premia la tradizione. E dopo un tardo pomeriggio senza medaglie "preziose" può festeggiare anche un oro tutto olandese grazie al Team Pursuit maschile, una garanzia nel giorno dell’esordio dell’adorato campione Sven Kramer. Nella stessa gara l’Italia è arrivata quinta.

Ma la Thialf s’inchina anche alla ceca Martina Sábliková, al secondo titolo in due giorni, capace di confermarsi per la settima volta consecutiva nei 3000 metri. Arrivano poi due titoli mondiali dagli ultimi vincitori delle stesse distanze in Coppa del Mondo, appena cinque giorni prima. Si tratta di Denis Yuskov, iridato per la seconda volta nei 1500 metri maschili. E poi, nei 1000, della statunitense Brittany Bowe – al primo oro mondiale -, vincente sì nell’ultima prova di Coppa, ma senza la connazionale Heather Richardson che spesso l’aveva battuta e oggi è stata d’argento e delusa dalla sconfitta.

Il Team Pursuit soprattutto al maschile significa, salvo imprevisti, Olanda. E così è stato, così come poteva essere soprattutto sul ghiaccio di casa, anche stasera. Gli oranje prima di oggi si erano aggiudicati ben sei titoli su sette e venivano da 10 vittorie nelle ultime 13 gare di Coppa del Mondo. Alcune defezioni importanti avevano lasciato gli olandesi solo con un successo in questa stagione. Ma questa sera c’era il meglio: Sven Kramer, Koen Verweij e Douwe de Vries, quest’ultimo “al posto” di Jan Blokhuijsen trionfatore a Sochi 2014. Insomma, il meglio che un "parco pattini" possa offrire nei Paesi Bassi (e forse nel mondo). Gli oranje sono una macchina da prestazioni altissime, armonica e dalla velocità costante – girano solo una volta sopra i 27’’ a tornata -, tutte caratteristiche che li portano a vincere nettamente in 3’41’’39. Nettamente indietro gli avversari, battuti nel momento più importante della stagione. Secondo il team del Canada (3’44’’09) che torna sul podio mondiale dopo quattro anni. Mentre il bronzo se lo aggiudica la quadra leader di Coppa del Mondo 2014-15, la Corea (Lee, Ko e Kim), terza in 3’44’’96.

L’Italia chiude al quinto posto alle spalle della Russia e a 2 secondi e 11 centesimi dal podio. Una gara più che onorevole per Andrea Giovannini, Luca Stefani e Nicola Tumolero, attesi da un percorso di crescita che dovrà culminare nel 2018. In batteria la loro condotta è più che onorevole. Il quartetto fa la corsa sui polacchi bronzi olimpici in carica (Zbigniew Bródka, Jan Szymanski e Konrad Niedzwiedzki), presenti nella loro – l’ultima in ordine di tabellone – batteria e naufragati preso. Gli azzurri partono molto bene trovando un buono spunto nei primissimi giri, rimangono in linea per il podio fino a metà gara, salvo poi disunirsi leggermente e dire arrivederci – questo sembra il termine più giusto – ai sogni di podio. Questi i passaggi al giro: 30’’9-26’’7-27’’3-27’’8 a metà gara -27’’7-28’’3, 28’’5-29’’1. Il loro tempo complessivo sarà 3’47’’07. Rimane una consapevolezza accresciuta: l’Inseguimento a squadre può dare soddisfazioni al pattinaggio italiano.

 

Nei 1000 metri femminili è nuovamente doppietta per gli Stati Uniti. Un risultato prevedibile alla luce di quanto fatto vedere dalle pattinatrici a stelle e strisce ultimamente. Ma, a differenza di quanto accaduto negli ultimi due confronti diretti in gare di World Cup, prevale la spesso piazzata dell’ultimo mese e mezzo Brittany Bowe. La 26enne della Florida, ex rotellista, si aggiudica il suo primo titolo mondiale sul ghiaccio. La sua gara è una cavalcata spettacolare che la porta a migliorare quanto aveva fatto nell’ultima edizione iridata, dove conquistò il bronzo sempre sul chilometro. La primatista del mondo si confermerà dopo l’arrivo, che l’intera preparazione stagionale era stata finalizzata per arrivare ad Heerenveen al massimo della condizione. Stavolta il suo team – dopo il flop totale alle Olimpiadi 2014 - non ha sbagliato nulla. La sua ottima prestazione, che l’ha vista davanti per sette centesimi all’ultimo giro dopo una partenza più controllata, la porta a vincere l’oro in 1’13’’90. Tempo eccellente che abbassa il record del tracciato affossando di oltre mezzo secondo quello ottenuto un paio di minuti prima dalla Richardson. Si eleva così la donna più veloce – confermando anche il primato mondiale stagionale – sui 1000 metri.

Dunque sfugge ancora il titolo iridato a Heather Richardson, una delle più sconfitte di questa seconda giornata. L’americana fallisce di nuovo l’appuntamento con l’oro in una competizione mondiale secca – aveva già conquistato “solo” un bronzo nel 2011 -pur dando il meglio al suo esordio nei Campionati. La 26enne si accontenta dell’argento mondiale grazie alla pur ottima prestazione di 1’14’’49, crono che aveva superato il precedente primato sulla pista. Il bronzo se lo aggiudica in 1’15’’26 la ceca Karolina Erbanová, 22enne al suo primo podio Senior in carriera sui 1500 (Coppa del Mondo compresa).

Niente da fare per il discorso podio per l’attesissima Ireen Wüst che dice addio al podio proprio nell’ultima batteria in cui era impegnata contro la Erbanová. La vicecampionessa olimpica in carica – e oro mondiale nel 2007 – manca la medaglia per 24 centesimi. “Il quarto posto? Il peggior piazzamento possibile”, ha commentato l’olandese chiaramente scura in volto dopo l’arrivo. Quinta la cinese capoclassifica in Coppa 2014-15 Li Qishi (1’15’’66),  che precede la canadese Kali Christ, mentre la seconda olandese nell’ordine d’arrivo, Marrit Leenstra, è soltanto settima. Va nettamente peggio alla campionessa in carica, la russa Olga Fatkulina, che chiude soltanto al tredicesimo posto.

Si prevedeva sin dalla vigilia. I 1500 metri maschili non avevano un favorito d’obbligo nel novero dei 24 pattinatori al via del Mondiale, così come nel corso delle cinque prove di Coppa, che hanno premiato altrettanti vincitori diversi. A Heerenveen, però c’è stata continuità dei volti sul podio. Ha vinto colui che aveva trionfato nell’ultimo 1500 disputato due settimane prima, nonché due anni prima nell’ultima edizione: Denis Yuskov. Il russo realizza un superbo 1’43’’36 nella sesta batteria e abbatte il record del tracciato di Shani Davis (1’44’’48, stabilito nel 2009). È di nuovo d’oro dopo la sorprendente vittoria iridata ottenuta 2013 sull’Adler Arena a Sochi. Oggi, a 25 anni, ha ottenuto la definitiva consacrazione, cancellando la delusione olimpica che gli portò solo un quarto posto.

Alle sue spalle si attesta l’1’45’’08 del difficilmente assente nei momenti topici Denny Morrison. Il 29enne canadese già due volte campione – 2008 e 2012 – sulla distanza trova così la sua decima medaglia – è nella top ten all-time generale ai Mondiali su Distanze Singole. E così festeggia alla grande con l’argento.

Terzo l’olandese annunciato meno in forma rispetto agli altri due compagni: l’argento olimpico Koen Verweij. Autore di un ottimo 1’45’’15. L’oranje campione ai Mondiali Allround 2014 aggiunge così un altro tassello alla sua carriera: una medaglia individuale ai Mondiali su Distanze Singole, dopo le tre – due ori e un argento – ottenute con l’Inseguimento a squadre. La delusione però è tutta sui volti di Shani Davis e degli altri olandesi. L’americano due volte olimpionico nei 1000 trova la sua migliore gara stagionale, ma è costretto al quarto posto, distanziato di 69 centesimi dal tempo “di bronzo” di Verweij.

I beniamini di casa Kjeld Nuis e Wouter olde Heuvel non sono entrati mai in competizione per una medaglia. Nuis – tre podi in stagione sui 1500 in Coppa e grande protagonista con due vittorie nei 1000 dello scorso weekend – è soltanto nono in 1’46’’32. Olde Heuvel fa ancora peggio (1’46’’97) e si ferma al 14esimo posto. Solo sesto il campione olimpico Zbigniew Bródka, preceduto dal sorprendente francese Alexis Contin.

C’è stata una vincitrice annunciata tra le 12 concorrenti al via dei 5000 femminili, la gara individuale più lunga nel programma femminile dominata da Martina Sábliková ormai da ben sette edizioni consecutive. E sbaraglia la concorrenza ottenendo il secondo oro a Heerenveen dopo quello di ieri nei 3000. La 27enne trionfa coprendo i 12 giri e mezzo di gara in 6’52’’73. Una nuova medaglia per l’infallibile atleta che si divide tra pista lunga e ciclismo su strada. Un nuovo sigillo per la campionessa olimpica capace di prendersi l’oro con il suo consueto rush finale – era sopra i tempi di Achtereekte fino ai -2 giri – irresistibile con gli ultimi due passaggi da 32’’6 e 32’’4. Tutto apparentemente facile per il suo decimo titolo iridato in carriera. Martina raggiunge le 13 medaglie mondiali in carriera (10 ori e 3 argenti), superando Ireen Wüst (9 ori, 9 argenti e un bronzo) nel medagliere all-time.

Sul secondo gradino del podio dei 5000 sale l’olandese Carlijn Achtereekte (6’54’’49) che si prende un argento meritatissimo alla prima esperienza ad un Mondiale. Al terzo posto una monumentale Claudia Pechstein che in 6’56’’53 vince il duello per il bronzo nell’ultima batteria che l’ha vista impegnata contro l’oranje Jorien Voorhuis (quarta in 7’05’’64). La 42enne di Berlino si conferma così al terzo posto dopo il podio di Sochi 2013. Ma fa di più: centra il ventinovesimo podio – che le hanno regalato 5 ori, 12 argenti e 12 bronzi - nella storia della manifestazione. Record assoluto anche se si considera il medagliere maschile.

Clicca qui per consultare i risultati completi e il programma della manifestazione. Ricordiamo che è possibile seguire l’evento in diretta streaming collegandosi a questo link: http://livemanager.eurovision.edgesuite.net/isu/index.html

 

Il programma e gli orari delle gare di domani, sabato 14 febbraio. Tra parentesi, gli italiani in gara:

Ore 13:00 5000m uomini (Giovannini)
Ore 14:57 Prima serie 500m donne (Y. Daldossi)
Ore 15:41 1000m uomini
Ore 16:32 Seconda serie 500m donne (Y. Daldossi)
Ore 17:24 Team Pursuit donne

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