Atomic Redster doubledeck 3,0 SL

• Rispondenza profilo
  SI al 78 %
• Stabilità
• Comfort
• Maneggevolezza
• Conduzione
• Impulso
• Curve strette
• Curve medie
• Curve ampie
• Presa di spigolo

Il nuovo Atomic Redster Doubledeck 3.0 si conferma uno sci facile, stabile e dall’ottima conduzione, queste sono infatti le impressioni di quasi tutti i nostri testatori al termine della loro prova.
La nostra istruttrice Carolina Ponato lo descrive come “facile nell’inserimento in curva con conduzione semplice ia in un arco medio e uno corto”. Spicca soprattutto un’ottimo ingresso curva, situazione in cui “risponde bene ed è intuitivo e facile” (Denis Kaneider), “semplice da gestire” (Federico Casnati) e “da subito maneggevole e intuitivo” (Alex Favaro).
Pur essendo una proposta molto ispirata (non solo graficamente) agli ambienti della Coppa del Mondo, l’Atomic Redster Doubledeck 3.0 SL si dimostra notevolmente maneggevole, consentendo un’entrata in curva realmente facile, grazie anche alla struttura importante ma non eccessivamente rigida.
L’aspetto in cui è più carente è la reattività: spesso lo sci tende a rimanere in curva più del dovuto, risultando così “poco reattivo” (Laura Jardi), “difficoltoso nel cambio dello spigolo, dovuto all’aggressività delle code” precisa Stefano Casalino e con “poco impulso nel finale”, nota Alex Favaro. Carolina Ponato sottolinea inoltre come, aumentando il ritmo “il cambio di spigolo diventa lento e si rischia di rimbalzare”.
Lo sci non appare dunque una “macchina da pali” bensì un’ottima proposta per eseguire curve in arco corto e medio, nel più totale comfort, senza tuttavia ambire a risultati paragonabili a quelli di una proposta race.