In questa prima puntata del nostro “Speciale Scarponi” scopriamo come si realizza lo scafo dello scarpone, partendo dal poliuretano grezzo, passando per lo stampaggio e fino alla rifinitura finale.
Mercoledì 12 Ottobre 2016
Tutto nasce da una studiata miscela di poliuretano con una misura variabile di colorante. Da qui inizia il complesso procedimento con il quale si fonde il materiale plastico e lo si inietta negli stampi.
Lo stampo dello scafo è diviso in due parti, destra e sinistra e ognuna di queste è composta da una forma superiore ed una inferiore in alluminio con l'innesto di alcune parti di acciaio nelle zone più critiche. Il processo di iniezione della plastica è un processo industriale molto delicato i cui parametri fisici di Temperatura e Pressione devono essere calibrati con precisione per ottenere un risultato ottimale, sia dal punto di vista del disegno, sia dal punto di vista dell'omogeneità della plastica.
Realizzato lo scafo, si può procedere alla decorazione dello scarpone con l’applicazione degli elementi grafici. La parte finale è l’assemblaggio, con la rivettatura dei gambetti agli scafi, il montaggio di ganci e velcro, l’inserimento della scarpetta e il controllo finale di qualità con un campione di riferimento. Successivamente allo stampaggio, ogni operazione è manuale non potendo la qualità prescindere dalle sapienti mani dell’uomo.
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