La squalifica per positività al meldonium può aspettare? La Wada fa chiarezza

La squalifica per positività al meldonium può aspettare? La Wada fa chiarezza
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La squalifica per positività al meldonium può aspettare? La Wada fa chiarezza

Se il controllo è stato effettuato da marzo in avanti lo stop in sostanza è inevitabile. Lo stesso vale se il livello è superiore ai 15 µg/ml in caso chiaramente di ammissione o prova. Nei test tra gennaio e febbraio 2016, se la concentrazione è inferiore, il provvedimento può aspettare e la sospensione anche essere tolta in attesa dei nuovi studi scientifici richiesti per stabilire i tempi di vita del farmaco nel corpo.

In una nota di lunedì la World Anti Doping Agency fornisce le linee guida da seguire rispetto alle positività al meldonium, che si basano sul quantitativo riscontrato e la data del prelievo del campione, per aiutare il compito delle federazione sulle decisioni da prendere.

Secondo la Wada si deve procedere alla squalifica se l'atleta è reo confesso, se c'è prova dell'assunzione dopo l'1/1/2016 (più campioni dello stesso atleta con risultati diversi) o se la presenza del meldonium supea i 15 microgrammi per millilitro o se è superiore a 1 e inferiore a 15 mcg/ml ma il controllo è stato fatto dopo l'1/3/2016.

Se invece la positività è precedente ma il quantitativo non è superiore a 15 µg/ml o se il quantitativo è inferiore a 1 e il controllo è stato effettuato dopo l'1/3/2016 la sospensione può anche essere tolta con il rischio di perdere i risultati e i guadagni se ulteriori studi scientifici dovessero dimostrare che anche questi casi sono da considerarsi doping.
In tutti i casi è tollerabile e quindi non punibile se il quantitativo è inferiore a 1 ml e il controllo è datato prima dell'1/3/2016, in quanto in simili circostanze l'assunzione potrebbe essere avvenuta nel 2015. La nuotatrice Efimova e i pattinatori anche loro russi Kulizhnikov, Elistratov e Konstantinova rientrerebbero in questi parametri.
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