L'Italia e il sogno del tris olimpico: la start list della staffetta mista di Pechino 2022

Come anticipato in giornata, rispetto a quattro anni fa l’Italia si presenta ai nastri di partenza con una novità: Thomas Bormolini al posto di Dominik Windisch, che a Pyeongchang vinse la volata per la medaglia di bronzo con il tedesco Peiffer. Il livignasco sarà impegnato in terza frazione, con Hofer in chiusura, mentre le due frazioni iniziali saranno di Lisa Vittozzi e Dorothea Wierer.

Dopo i bronzi ottenuti a Sochi 2014 e Pyeongchang 2018 il sogno è quello di confermarsi sul podio, ma gli avversari sono numerosi e quotati. L’Italia parte dunque da outsider, con tre nazioni sulla carta superiori e altre tre con valori paragonabili a quelli degli azzurri.

Favorita d’obbligo la Norvegia, oro in Russia e “solo” argento in Corea del Sud. I norge hanno un quartetto all’apparenza inscalfibile, con Marte Roeiseland al lancio e a seguire Eckhoff, Tarjei e Johannes Boe. Forse l’anello debole potrebbe rivelarsi la vincitrice dell’ultima Coppa del Mondo, mentre i dubbi sui fratelli Boe riguardano solo la carabina di Tarjei, incappato in un incidente in allenamento con Samuela Comola.

Appena dietro i norvegesi, in un’ipotetica griglia di partenza, ecco Francia e Svezia. I transalpini si presentano da campioni in carica, con una formazione completamente rivoluzionata rispetto a quattro anni fa ma comunque molto competitiva. Tra le donne ci saranno Anais Chevalier e Julia Simon, mentre nelle ultime due frazioni schierano due calibri da novanta: Jacquelin e Fillon Maillet. Solidissimo e altrettanto competitivo il quartetto svedese con le sorelle Oeberg, Ponsiluoma e Samuelsson. La Svezia non vanta nel palmares medaglie olimpiche nel format ma il momento buono sembra essere arrivato.

Partono con ambizioni da podio anche Russia, Bielorussia e la Germania. Per il comitato olimpico russo ci saranno Nigmatullina e Reztsova ad aprire, con Loginov e Latypov nella seconda parte di gara. Attenzione anche ad Alimbekava e Sola, che insieme a Labastau e Smolski potrebbero portare la prima medaglia nel format alla Bielorussia. Partono invece leggermente dietro nelle gerarchie ma comunque con l'ambizione di una medaglia i tedeschi, che schierano Voigt, Herrmann, Doll e Nawrath.

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