Grande successo in Valle d'Aosta con il Millet Tour du Rutor Extreme, la prima tappa della Grande Course

Grande successo in Val d’Aosta con il Millet Tour du Rutor Extrême, la prima tappa della Grande Course
Info foto

Simone Fortuna

Sci AlpinismoLa Grande Course

Grande successo in Valle d'Aosta con il Millet Tour du Rutor Extreme, la prima tappa della Grande Course

I tre giorni di gara sulle vette valdostane, con oltre 170 squadre al via, terminano con il successo di tappa di Robert Antonioli e Mathéo Jacquemoud, ma la 21^ edizione viene vinta dai francesi Xavier Gachet e William Bon Mardion e dalle sorelle Léna e Lorna Bonnel. Entusiasmo tra gli organizzatori nonostante le condizioni difficili: "Abbiamo dimostrato che la Valle d'Aosta sa organizzare eventi di grande livello".

Il circuito più rinomato, ma anche più difficoltoso dello Sci alpinismo mondiale ha preso il via sulle vette della Valle d’Aosta con la 21^ edizione del Millet Tour de Rutor Extrême. Tra venerdì 22 e domenica 24 marzo le circa 174 squadre Senior iscritte, provenienti da oltre 15 Paesi, si sono sfidate su un percorso «decisamente tecnico, pieno di free ride e di uno scialpinismo verace», come lo ha definito il direttore di gara Marco Camandona, tracciato tra i comuni di La Thuile, Valgrisenche e Arvier. Una gara che, come sempre, ha saputo unire la spettacolarità e la fatica dello sport allo stupore e al tifo del pubblico posizionato lungo gran parte del percorso.

Il 1° stage tra La Thuile e Valgrisenche, chiamato “La grande traversata”, ha visto la vittoria di William Bon Mardion / Xavier Gachet e di Léna Bonnel / Lorna Bonnel, con le coppie tricolori Nadir Maguet / William Boffelli e Lisa Moreschini / Claudia Boffelli a podio. Il sabato è stato purtroppo caratterizzato da un accorciamento della tappa “Into the wild”, dato il forte vento in quota e la scarsa visibilità, ma non ha comunque precluso grandi sorprese, con il successo conquistato da Robert Antonioli / Mathéo Jacquemoud. La terza e ultima tappa, denominata “Gran finale”, ha chiuso il tour con il mitico giro attorno allo Château Blanc, seguito dalla discesa di oltre 2000 metri fino all’arrivo. Nonostante il bis della coppia italo-francese, la vittoria complessiva della gara è andata a Gachet / Bon Mardion, e alle sorelle Bonnel, vincitrici in ogni tappa. Completano il podio finale Lisa Moreschini / Claudia Boffelli e le polacche Anna Tybor / Iwona Januszyk, e per gli uomini Antonioli / Jacquemoud e i rossocrociati Carlo Bonetti / Elio Cioldi.

Per la Valle d’Aosta si è trattato di un’occasione unica per ospitare una delle gare più prestigiose del panorama alpinistico internazionale, come ha dichiarato il Presidente della Regione Renzo Testolin: «É una gara che unisce la nostra comunità con l’internazionalità della Grande Course ricordandoci i valori della montagna, come la sofferenza, ma anche l’impegno alla collaborazione. Si è trattata di un’occasione unica per dimostrare che la Valle d’Aosta riesce a organizzare eventi di gran livello». Anche l’Assessore regionale al Turismo, Sport e Commercio Giulio Grosjacques ha accolto l'occasione con grande entusiasmo: «Si tratta di una delle gare più importanti per la Val d’Aosta. Peccato non essere riusciti a organizzare la CdM, ma il Tour du Rutor è un veicolo promozionale straordinario anche per i ragazzi U20 che hanno potuto gareggiare sabato e domenica su un percorso pensato appositamente per loro».

Dopo questo inizio con i fiocchi, il circuito della Grande Course si sposterà in Svizzera, a Verbier, dove dal 15 al 21 aprile andrà in scena la mitica “Patrouille des Glaciers”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
47
Consensi sui social

Più letti in scialpinismo

Il futuro dello Sci alpinismo azzurro e le sfide della stagione preolimpica. Intervista a Fabio Meraldi

Il futuro dello Sci alpinismo azzurro e le sfide della stagione preolimpica. Intervista a Fabio Meraldi

Abbiamo intervistato il direttore tecnico delle squadre nazionali di Sci alpinismo, che ha fatto il punto sullo stato della preparazione degli atleti a ridosso della stagione invernale 2024/25, mostrandosi positivo e pronto per le sfide che quest’inverno comporterà, dai Mondiali in Svizzera alle tante tappe italiane. Gli occhi sono già puntati sulle Olimpiadi di casa, ma prima devono cambiare alcune leggi.