Naufragata la missione di Bjoerndalen e Domracheva con il team cinese di biathlon

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Naufragata la missione di Bjoerndalen e Domracheva con il team cinese di biathlon

A poco più di un mese dai Giochi Olimpici di Pechino 2022, l'ammissione del fuoriclasse norvegese: "Dobbiamo essere realisti, c'è solo una piccola possibilità perchè siamo gli unici a conoscere il sito di gara, ma non siamo riusciti a cambiare il modo di pensare degli atleti".

La missione cinese dei Bjoerndalen è fallita. I due celeberrimi campioni di biathlon, Ole Einar Bjoerndalen e Darya Domracheva, si erano trasferiti in Cina nella primavera del 2019 con il chiaro tentativo di formare una squadra di biatleti capaci di essere competitivi alle imminenti Olimpiadi invernali casalinghe.

Al giorno d'oggi, però, non si può più dire altrettanto. L'obiettivo di una medaglia appare molto lontano: “Stiamo vivendo un momento difficile e dobbiamo essere realisti. La piccola possibilità che abbiamo è legata al fatto che siamo gli unici a conoscere il tracciato; se le Olimpiadi si svolgessero altrove, saremmo senza speranza”, ha ammesso Ole Einar Bjoerndalen.

I due grandi ex del biathlon hanno messo in moto un programma solido, utile alla crescita degli atleti per spingerli verso un obiettivo comune. Il problema però sta nella mentalità: a detta del campione norvegese, per i cinesi il biathlon è solo un lavoro e non apprezzano la possibilità di praticare questo sport mettendoci della passione. “Si impegnano e si allenano per diventare i migliori del paese perché ottengono dei bonus, ma hanno solo vent'anni. Purtroppo non siamo riusciti a cambiare il loro modo di pensare”, ha detto Bjoerndalen.

Due campioni con un palmares invidiabile, con una missione da compiere naufragata o quasi, a poche settimane dalle Olimpiadi.

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