Leonova e Tuktamysheva in grande spolvero nel corto del Nebelhorn Trophy

Il risultato ha per ora sorriso alle due pattinatrici europee, pronte ad approfittare di una rovinosa caduta della nordamericana sul triplo lutz che avrebbe dovuto aprire la combinazione.

La diciannovenne allieva di Frank Carroll, scesa in pista sulle note dell’ “Adagio per pianoforte e orchestra in LA minore” di Edward Crieg, ha poi cercato di rimediare al passaggio a vuoto attaccando un doppio toleoop al triplo rittberger, ma, nulla ha potuto fare per colmare il gap rispetto alle avversarie, oggi all’altezza della situazione anche sugli elementi di trottola.

In testa alla gara si trova una convincente Leonova (66,72), capace nell’occasione di sbriciolare il precedente primato personale e di valicare per la prima volta in carriera sia i 35 punti di TES (tecnical elements score), che i 31 punti nelle componenti del programma.   A conti fatti, la prima uscita sotto la guida di Evgeni Rukavitsin si è rivelata oltremodo positiva in quanto, aspetto tecnico a parte, la coreografia disegnata da Olga Glinka è parsa perfettamente cucita sulle caratteristiche della pattinatrice. La quasi ventiquattrenne russa ha completato in apertura una combinazione triplo toeloop/triplo toeloop e, nella seconda metà del programma, ha presentato un ottimo triplo flip e un doppio axel chiuso con qualche patema di troppo, ma soprattutto, trottola rovesciata a parte, è riuscita ad ottenere il livello più alto a disposizione su ciascun elemento.

Tuktamysheva (64,94) è stata addrittura superiore alla connazionale sul versante tecnico ed ha ritoccato il primato personale di quasi tre lunghezze. La diciassettenne allenata da Alexei Mishin, oggi assente perché al seguito di Petrov impegnato a Tallinn nello Junior Grand Prix, è riuscita a salvare con caparbietà gli atterraggi della combinazione triplo toeloop/triplo toeloop e del triplo lutz preceduto dal passo, eseguendo poi nella seconda metà della musica il migliore doppio axel della giornata. In particolare, i miglioramenti rispetto alla vittoriosa uscita nella prima tappa della Coppa di Russia sono stati tangibili sugli elementi di trottola, specie rovesciata e flying sit. Tuttavia, il programma odierno, coreografato da Tatiana Prokofieva sulle note del  “Bolero” di Ravel, è apparso meno rifinito rispetto a quello di Leonova e, al cospetto della valutazione dei giudici, ha scontato la troppa attesa prima di ogni elemento di salto.

Alle spalle di Gold (61,82), comunque non ancora tagliata fuori dal discorso per la vittoria, si è piazzata la brillante finlandese Juulia Turkkila (52,57), anche lei capace di ritoccare il primato personale. La diciannovenne di Helsinki, inferiore rispetto alle atlete che l’hanno preceduta sul fronte della velocità, ha ben completato una combinazione triplo toeloop/triplo toeloop, ma, a differenza del passato, dopo avere mancato un elemento di salto (rittberger aperto in volo solo singolo), ha avuto la forza di reagire al passaggio a vuoto eseguendo in maniera inappuntabile trottole, sequenza di passi e doppio axel nella seconda metà del disco.

L’australiana Broklee Han (52,41), apparsa fisicamente più tonica rispetto allo US Figure Skating Classic di due settimane or sono, ha chiuso il programma corto in quinta posizione, precedendo la statunitense Mariah Bell (50,72), autrice del nuovo primato personale, e la canadese Veronik Mallet (50,08), penalizzata da una caduta sul triplo flip.

Il programma libero si disputerà domani a partire dalle ore 10:45.