Nel superG aveva perso l’oro mondiale per soli 3 centesimi nei confronti di Anna Fenninger, nella discesa Tina Maze le ha restituito lo scherzetto trionfando con un margine ancora più ridotto, 2 centesimi.
Qui il risultato completo e l'analisi della gara!
Bellissimo l’abbraccio al traguardo tra queste due straordinarie campionesse, per la slovena è il primo titolo mondiale in discesa a un anno di distanza dall’oro olimpico di Sochi (solo alla svizzera Michela Figini riuscì questo bis nel giro di un anno 30 anni fa vincendo l’oro a cinque cerchi a Sarajevo nel 1984 e quello iridato di Santa Caterina Valfurva nel 1985) e il terzo in assoluto dopo quelli in gigante nel 2011 e in superG nel 2013, il suo tassametro di medaglie dice che è arrivata a quota 12, otto mondiali e quattro olimpiche.
La notizia è che l’Austria perde la prima gara di questi stupendi Mondiali anche se per un nonnulla. Sembrava che nessuna potesse fare meglio di Anna, autrice della discesa più straordinaria della sua carriera, ma Tina sul ripido muro centrale è riuscita a fare addirittura meglio e anche con un po’ di fortuna è riuscita a respingere l’assalto dell’atleta del Salisburghese per la quale la vittoria in discesa resta un tabù dato che in Coppa del Mondo ha collezionato quattro secondi e tre terzi posti. Il bronzo, come ai Giochi di Sochi, lo vince Lara Gut e come un anno fa non era per niente contenta perché l’oro nel grande evento non vuole proprio arrivare mentre Maze tra Mondiali e Olimpiadi è a quota cinque e la sua grande amica Fenninger, dalla quale ha accusato un distacco di 34 centesimi preso in gran parte alla terza curva del muro, a quota tre. La ticinese dopo tre argenti iridati prende un metallo diverso anche se naturalmente non era quello che voleva.
Un altro superpodio insomma dopo quello imperiale nel superG con Gut al posto di Lindsey Vonn che oggi, sulle curve molto accentuate sul muro della pista Raptor e con la neve più dura dei giorni scorsi, ha mostrato di fare molta fatica a interpretarle e ha accusato un distacco di 1”05 da Maze, l’ha preceduta anche l’austriaca Nicole Schmidhofer, quarta a 1”03 e selezionata all’ultimo momento nel quartetto del Wunderteam dopo aver vinto il confronto con Nicole Hosp ieri in prova. Sesta ancora un’austriaca, Elisabeth Görgl, settima la svizzera Nadja Kamer, ottima se si tiene conto che era alla quarta gara dal rientro da uno dei suoi tanti infortuni. Bene anche la svizzera Fabienne Suter, nona, la tedesca Viktoria Rebensburg, decima, e la liechtensteiniana Tina Weirather, undicesima, anche se forse da loro ci si aspettava qualcosa di più. Molto di più ci si aspettava invece dalla statunitense Julia Mancuso, sedicesima, e dalla svedese Kajsa Kling, diciottesima, ha preso il via la statunitense Stacey Cook, finita rovinosamente nelle reti nella prova di ieri, e si è classificata diciannovesima.
Le azzurre: ottava una Daniela Merighetti che si dimostra una volta di più quella della squadra italiana di discesa che può fare bene su più piste, peccato che cada ancora spesso e peccato che oggi abbia perso davvero troppo sul piano iniziale anche se le medaglie sarebbero state comunque lontane. Dodicesima Nadia Fanchini che col numero 1 poteva forse fare qualcosa di meglio, ventisettesima Elena Fanchini e Johanna Schnarf che sul muro hanno sciato davvero male. Domani quella che da molti è considerata la regina dei grandi eventi, la discesa maschile.
Discesa Femminile Vail / Beaver Creek (USA)
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Venerdì 6 Febbraio 2015BOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
---|---|---|
Breuil-Cervinia | 3/15 | 15-120 cm |
Saas-Fee | / | 0-0 cm |
Ghiacciaio Presena | 0/30 | 0-10 cm |
Ghiacciaio Val Senales | 2/11 | 20-50 cm |
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