Federica Brignone in testa alla prima manche del gigante di Sölden

Qui il risultato completo della prima manche!

La 28enne valdostana comanda infatti la prima manche del gigante femminile di Coppa del Mondo di Sölden. Partenza abbassata a causa del vento in cima con nebbia e nevischio nella parte alta Leggermente favorita dal pettorale numero 1 anche se su una pista molto dura Federica ha preceduto di 24 centesimi la tedesca Viktoria Rebensburg, trionfatrice l’anno scorso e in testa a tutti gli intermedi ma poi ha pagato dazio nei confronti dell’azzurra sul piano finale. Terza a 40 centesimi la francese Tessa Worley, quarta la statunitense Mikaela Shiffrin a 60 centesimi: Federica ha messo in fila tutte le favorite della vigilia!

Quinta la rivelazione della scorsa stagione, la norvegese Ragnhild Mowinckel, sesta l’austriaca Stephanie Brunner, settima la svizzera Wendy Holdener: le prime sette sono tutte quelle del primo minisottogruppo a dimostrazione che il Rettenbach si è segnato col passare delle atlete. Bravissima ottava col numero 21 la promettente norvegese Kristin Lysdahl, nona la svedese Sara Hector, decima la svizzera Lara Gut, buona la prova di queste due atlete, undicesima la svedese Frida Hansdotter, dodicesima la francese Adeline Baud Mugnier, tredicesima la bravissima norvegese Kristine Gjelsten Haugen, quattordicesima la slovena Meta Hrovat, splendida quindicesima la svizzera Michelle Gisin e via via tutte le altre tra cui diciassettesima l’austriaca Anna Veith, diciannovesima la slovacca Petra Vlhová, ventesima la liechtensteiniana Tina Weirather.

Purtroppo è uscita, come l’anno scorso ma un po’ più in alto, Marta Bassino, fuori anche le rientranti Francesca Marsaglia e Karoline Pichler, così le altre azzurre: ventunesima Irene Curtoni, quarantatreesima Lara Della Mea, la migliore della pattuglia delle giovani, quarantasettesima Roberta Midali, cinquantacinquesima Elena Sandulli, sessantaduesima Luisa Bertani.

Federica Brignone: "La verità è che non me l'aspettavo. Oggi ci sono condizioni molto difficili, non si vede molto bene, la pista è bella e ghiacciata, però è tutta non omogenea, continua a muoversi, per cui il feeling sotto lo sci non è di stabilità ed è difficile lasciare le punte in giù. È quello che ho cercato di fare, ho cercato di sfruttare il numero 1 e ho cercato di spingere, mi sono sentita davvero malissimo. Nella seconda manche non avrò più il numero 1, ma il numero 30: dovrò aggiustare un po' le linee, non potrò fare quello che voglio, ma cercherò di attaccare da cima in fondo, è un'occasione da prendersi. Come va, va: come ho detto ieri per me è già un risultato essere qui alla partenza",

Lara Della Mea: "Ero emozionata ma ho cercato di gestire un po' quello che dovevo pensare in partenza. Credo di aver pensato alle cose giuste, poi è stata durissima perché sbatteva tanto, non sono riuscita assolutamente ad avere buone sensazioni, ho provato solo a mollare gli sci, purtroppo ho un po' sbagliato il lancio sul piano, non sono riuscita a tirar fuori velocità, ma almeno ho dato il massimo. Cosa significa l'esordio in Coppa del Mondo? Per me è un passo avanti perché sono sicuramente esperienze che bisogna fare, è un motivo di grande crescita".

Marta Bassino: "Purtroppo per me è finita subito, sono decisamente arrabbiata. Non ho niente da dire perché ho fatto davvero poche porte.  Credo di aver girato un po' i piedi perché ero un filo lunga e da lì poi era tutto un po' mosso e sono scivolata. Si guarda avanti? È l'unica cosa da fare inutile piangersi addosso".

Francesca Marsaglia: "Mi sono trovata in una buca senza accorgermene e non ho avuto il tempo materiale di uscirne".

Karoline Pichler: "Non ho saputo reagire nel punto in cui sono uscita".