Nel gigante di sabato, alla ticinese basterà un 2° posto, indipendentemente dal risultato di Brignone, per mettere in bacheca la prima sfera di cristallo nella specialità e lanciarsi verso la sua seconda "coppona", a 8 anni dalla prima come fece Annemarie Moser-Proell. Secondo l'ex campionessa del Liechtenstein, Lara potrebbe anche smettere all'apice, ovvero dopo questo inverno, mentre Rainer Salzgeber (il gran capo del reparto gara di Head) non si sbilancia.
Lara Gut-behrami è pronta a fare la storia, visto che nell'arco di un paio di settimane potrebbe arrivare a conquistare quattro Coppe del Mondo, compresa quella più importante, con la classifica generale che la vede, a sei prove dalla conclusione, avere 326 punti di vantaggio nei confronti di Federica Brignone e 385 su Mikaela Shiffrin, che rientrerà nel week-end di Are aperto sabato dal penultimo gigante stagionale.
Tra le porte larghe, ecco che potrebbe arrivare il primo trofeo stagionale per la straordinaria campionessa di Comano, che viaggia verso un poker in “stile Odermatt”, vincendo le coppe dal gigante alla discesa, oltre appunto a quella assoluta (che il connazionale ha già messo in bacheca così come la graduatoria della disciplina di cui è campione olimpico e mondiale in carica).
Con 135 pt su Brignone, a Lara basterebbe la piazza d'onore in caso di vittoria della valdostana, ma se Fede dovesse chiudere seconda, la ticinese potrebbe accontentarsi del 5° posto (perdendo 35 pt, sarebbe certa del trofeo visto che un 100-0 in favore dell'azzurra alle finali non basterebbe a Brignone, che rimarrebbe con una vittoria in meno rispetto alla rivale).
Gut-Behrami che non ha mai vinto la CdM di gigante, così come neppure quella di discesa dove guida con 19 pt su Sofia Goggia, out però in chiave finale di Saalbach, e una settantina sul duo austriaco Venier-Huetter.
Paradossalmente, la classifica più in bilico potrebbe essere quella di super-g (già conquistata quattro volte in carriera dalla stella rossocrociata), con Huetter a -69 pt e Brignone a -74, ma con le incognite legate ad una specialità dove l'errore è sempre dietro l'angolo. Per la generale, verosimile che l'aritmetica possa arrivare nel primo week-end di Saalbach, quello legato alle discipline tecniche il 16-17 marzo, per una coppa che tornerebbe in terra elvetica dopo 8 anni, quando proprio Lara mise in bacheca la sua prima sfera di cristallo. In un arco temporale così ampio, solo Annemarie Moser-Proell è tornata a vincere la classifica più importante, dal 1971 (sua prima volta) al 1979, quando la fuoriclasse austriaca chiuse il cerchio con il sesto “coppone”.
In questi giorni, in Svizzera si parla anche del futuro di Gut-Behrami; c'è chi sostiene che proprio il termine di questa stagione da record rappresenterebbe il momento ideale per lasciare, ma la stessa Lara ha parlato, nelle ultime settimane, dell'idea Mondiali 2025 pur lasciando trapelare di voler ragionare anno dopo anno, tanto che di discorsi in chiave Giochi Olimpici 2026... non ne vuole proprio sentire parlare.
Tina Weirather, sua ex collega e avversaria, che lavora per la tv svizzera SRF, ha commentato così nel suo podcast le possibilità che la ticinese prosegua o meno il suo percorso nel circo bianco, cominciato oltre 16 anni fa, il 28 dicembre 2007 in occasione del gigante di Lienz proprio come Federica Brignone, la sua prima inseguitrice in tre classifiche delle quattro di cui abbiamo parlato. “Parlando dei Mondiali 2025, forse Lara cerca di evitare le domande sul suo possibile ritiro dopo questa stagione – le parole della polivalente del Liechtenstein, vincitrice di due coppe di super-g, aggiungendo ai colleghi del “Blick” – Come atleta non piace particolarmente quando ti chiedono dell'addio all'agonismo, ecco perché è certamente intelligente specificare un orizzonte temporale più lungo.
Questa è una decisione tutta sua, ogni atleta vorrebbe fermarsi al top della carriera, ma quasi nessuno lo fa”.
Rainer Salzgeber, il numero 1 del reparto racing di Head, la casa che serve anche la stessa Gut-Behrami, ha aggiunto di “sperare davvero che Lara continui, in termini di successo è ad un livello incredibile, simile a Marco Odermatt. Il suo contratto? Non diamo alcuna informazione in merito, generalmente è così per i nostri atleti”.
Le Olimpiadi 2026, come detto, non sono un tema allo stato attuale ma Pauli Gut, il papà di Lara che la segue da sempre ed è ancora una figura determinante nella sua carriera, un mese fa circa ha detto che “dipenderà dai risultati e dalla sua salute, possono succedere molte cose”. Ai Giochi di Pechino, la classe '91 svizzera ha coronato anche il sogno olimpico conquistando l'oro in super-g, ma a Cortina si è sempre trovata a meraviglia, pensiamo solo al doppio oro al Mondiale 2021 o alle vittorie in coppa, compresa l'ultima di un mese e mezzo fa che l'ha ulteriormente lanciata verso la sfera di cristallo.
Slalom Gigante Femminile Are (SWE)
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