L'oro più meritato: il trionfo di Gut-Behrami. "Ero nervosa, ma questa volta non lo volevo a tutti i costi"

Finalmente d'oro. Dopo oltre dieci anni ad alto livello, con sei medaglie nei grandi eventi ma nessun titolo olimpico o mondiale.

Oggi Lara Gut-behrami, sulla neve dell'Olympia delle Tofane, ha scritto una delle pagine più belle della sua fantastica carriera, prendendosi un titolo meritatissimo con il quinto super-g consecutivo vinto in stagione. E ai microfoni Rai di Simone Benzoni, la ticinese ha contenuto la sua gioia (d'altronde, il carattere di Lara lo conosciamo), dimostrando però di aver sentito davvero questo oro come un traguardo importantissimo. “Non è semplice come si dice, ma sono contenta di essere riuscita a sciare ad un ottimo livello. Oggi ero nervosa, la tensione di non sbagliare proprio questa gara si sentiva, anche se per la prima volta in un Mondiale sono andata in partenza dicendomi che non dovevo vincere l'oro per forza.

Il valore di una carriera non lo misuri solo coi risultati, ma ora sento solo di dover ringraziare il mio team e la famiglia, perchè gli ultimi anni non sono stati facili e loro mi hanno dato entusiasmo e supporto”.

E alle spalle di Lara, c'è la terza medaglia a livello mondiale di Corinne Suter, dopo le due nelle gare veloci di Are. “Sono davvero felice, ho cercato di spingere ancora più del solito e questo è un risultato meraviglioso perchè condiviso con una compagna di squadra con la quale ci spingiamo sempre in allenamento”.

Sul podio, il suo ottavo in una rassegna iridata, c'è una Mikaela Shiffrin che appena tagliato il traguardo si è resa conto di aver sprecato una chance d'oro con quell'errore di linea dopo il Rumerlo, dove ha lasciato praticamente un secondo nei confronti di Suter e oltre 8 decimi dalla vincitrice. La fuoriclasse statunitense, parlando ai microfoni Rai, non vuole però avere troppi rimpianti perchè il suo ritorno nella velocità, oltre un anno dopo il successo di Bansko, è stato comunque condito da un bronzo dal valore enorme. “Oggi era eccitante tornare in questa disciplina, l'ho vissuta in questo modo. Una sensazione strana e bella al tempo stesso. L'errore fa parte del gioco, è un bel modo di iniziare questi Mondiali”.