La gara odierna, frutto di due manches solidissime e una seconda a tratti su livelli spaziali, può lanciare la 24enne bresciana in una nuova dimensione (e nella top 30 della WCSL). Dal marzo 2017 non arrivava un risultato del genere: esattamente dall'altra parte degli Stati Uniti d'America, un filo lungo quasi 5000 km unisce due generazioni di slalomiste azzurre.
Un coast to coast, dalla California al Vermont, attraversando tutta l'America per passare da Squaw Valley a Killington.
Di cosa stiamo parlando? Beh, del viaggio che divide lo slalom dell'11 marzo 2017 a quello vissuto oggi sulla “Superstar”, per due quinti posti azzurri, a firma Chiara Costazza da una parte e Marta Rossetti dall'altra, che hanno un significato particolare nella storia recente di un movimento in crisi da anni, ma che ora forse vede una luce.
Dopo il doppio opening di Levi, eccezion fatta per Martina Peterlini, le critiche non erano mancate per le prestazioni delle azzurre in Finlandia, ma quanto visto oggi cambia di certo le prospettive; la gardesana classe 1999 ha riportato l'Italslalom donne in una top five ad oltre sei anni e mezzo, appunto, dall'ultima volta in cui riuscì alla fassana. E anche quel giorno vinse Mikaela Shiffrin, guarda caso...
Cosa dire della gara sciorinata da Rossetti oggi a Killington? Solo giù il cappello, perchè sia nella prima manche, partendo col numero 32 per piazzarsi tredicesima a 1”66 da Shiffrin, ma soprattutto nella seconda, l'azzurra ha dimostrato una velocità e una qualità di altissimo profilo. Eccezion fatta per il primo tratto del muro finale, nella discesa decisiva Marta è stata più veloce di tutte, anche di Shiffrin e Vlhova, e l'ha fatto partendo per diciottesima.
Un'atleta che ora può trovare quella fiducia persa per un paio d'anni, dopo essersi rotta il crociato del ginocchio in allenamento, nel gennaio 2021, proprio pochi giorni dopo il suo miglior risultato in coppa, almeno sino ad oggi, ovvero l'undicesima piazza di Semmering a fine 2020.
Ha fatto molto bene oggi anche Lara Della Mea, quindicesima (è il suo best per un soffio, rispetto al 16° di Semmering 2018) con qualche pasticcio nel finale della 2^ manche costato non solo la top ten, ma potenzialmente anche una top 7 visto che i distacchi sono ridottissimi da Slokar (settima) sino alla tarvisiana.
L'unica vera contro prestazione di giornata, al netto di una Gulli per la quale sinceramente era difficile aspettarsi grandissime cose su un pendio così tosto, è stata quella di Martina Peterlini, ma dopo quanto visto a Levi, probabilmente non c'è da preoccuparsi troppo visto che il livello della roveretana è fuori discussione. L'unico peccato è quello di non aver centrato la top 30 della WCSL, nella quale invece è entrata Rossetti, fattore che potrebbe rivelarsi importante in vista del prossimo slalom, in programma il 21 dicembre sotto le luci dell'inedita sfida notturna di Courchevel.
Slalom Femminile Killington (USA)
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LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
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Breuil-Cervinia | 13/15 | 25-100 cm |
Gressoney-La-Trinitè | 10/11 | 0-40 cm |
La Thuile | 31/38 | 20-40 cm |
Polsa San Valentino | 9/10 | 40-60 cm |
Monte Cimone | 13/14 | 80-100 cm |
Lavarone | 14/14 | 20-40 cm |
Pila Aosta | 12/14 | 20-30 cm |
Passo Costalunga | 13/13 | 80-130 cm |
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