Shiffrin, è qui la festa. La famiglia a festeggiare Mikaela nella storica giornata di Are: "Con loro ancora più bello"

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Shiffrin, è qui la festa. La famiglia a festeggiare Mikaela nella storica giornata di Are: "Con loro ancora più bello"

Lo slalom che vale l'87esima gemma in Coppa del Mondo, dopo la prima nella stessa gara in Svezia del 20 dicembre 2012. In casa Italia ci si lecca le ferite: nessuna alle finali di specialità.

I cappellini erano già pronti, a dimostrazione che quel numero sì, nella sua testa c'era anche se ad ogni intervista cercava di... evitarlo.

Mikaela Shiffrin 87 volte, in Svezia, a casa di Ingemar Stenmark, nella località dove ottenne il primo dei suoi successi in Coppa del Mondo. Are, luogo magico anche di uno splendido Mondiale per lei, nel 2019, e oggi con l'ennesima vittoria (la 53esima) in slalom, la storia è stata nuovamente scritta, per diventare l'atleta più vincente in gare del massimo circuito, settore maschile compreso.

Pazienza se i paragoni non si possono fare tra ere e settori differenti, tutto vero, ma che bello vivere tutta la favola di una campionessa inimitabile che, a neppure 28 anni (li festeggerà proprio lunedì!), ha già tagliato traguardi inimmaginabili per chiunque.

Ad Are la festa è con tutta la famiglia, perchè se mamma Eileen è sempre al fianco di Mikaela, in Scandinavia sono arrivati pure il fratello e la cognata di Mikaela, che racconta così la sua 87esima gemma, colta dominando sin dalla prima manche per rifilare quasi un secondo a Holdener e Swenn Larsson, che l'hanno festeggiata in maniera simpaticissima appena la regina ha tagliato il traguardo: “E' difficile comprendere ora il valore di queste 87 vittorie, con mio fratello e mia cognata qui è ancora più bello, non sapevo che sarebbero venuti – ha raccontato Shiffrin ai microfoni della FIS – E' tutto così speciale, nella seconda manche sapevo di dover usare la testa, ma al tempo stesso spingere pur sapendo di avere un vantaggio importante.

Fatemi dire una cosa: voglio ringraziare tutto il team che mi segue da inizio carriera, tutte le persone che ne hanno fatto parte, non solo coloro che ci sono adesso”.

Per l'Italia, è stata l'ennesima giornata difficile. Certo, in questa stagione si salva il bellissimo 8° posto di Lara Della Mea, ma sui dieci slalom di Coppa del Mondo disputati c'è ben poco da salvare, inutile girarci attorno.

Qualche buona manche di Gulli, che oggi ha commesso l'ennesimo errore nella 2^ manche, e una discreta continuità trovata da Rossetti, di fatto la migliore delle azzurre (con Peterlini che, nell'anno del rientro post infortunio al crociato, ha ancora bisogno di tempo) e unica vicina ad una possibile qualificazione alle finali, che non è arrivata però neppure per la gardesana.

Non qualificare nessuna atleta per la gara conclusiva di Soldeu riassume la situazione dello slalom azzurro, che proverà a riaccendersi con la spinta di alcune giovani, Beatrice Sola in primis (che dovrebbe conquistare il pettorale fisso per la prossima stagione di CdM alle finali di Coppa Europa a Narvik), nella prossima stagione.

Sulle nevi andorrane, solo Federica Brignone (e forse Bassino, ma essendoci il gigante il giorno dopo difficilmente sarà così) rappresenterà l'Italia nello slalom conclusivo.

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