Beat Feuz si prende una Streif da brividi, ma è il giorno della rinascita di Dominik Paris!

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Beat Feuz si prende una Streif da brividi, ma è il giorno della rinascita di Dominik Paris!

Primo trionfo dell'asso elvetico nella discesa di Kitzbuehel (condizionata dai voli di Cochran-Siegle e Kryenbuehl), piegando per 16 centesimi Mayer e con l'azzurro splendido terzo. E' di nuovo podio, oltre un anno dopo Wengen.

Il giorno della liberazione per Beat Feuz, quello della rinascita per Dominik Paris, ma come da tradizione della pista più temuta e spettacolare al mondo, anche quello delle cadute e dei brividi sulla Streif.

La prima delle due discese di Kitzbuehel incorona finalmente un campione come il vincitore delle ultime tre sfere di cristallo della specialità; per Feuz quello odierno, dopo ben quattro secondi posti, è il primo sigillo sulla pista regina, con i centesimi, per la precisione sedici, che questa volta sono dalla parte del fuoriclasse rossocrociato (che non aveva ancora esultato nella prima parte di stagione) per battere colui che trionfò nel 2020, ovvero Matthias Mayer.

Sul terzo gradino del podio, a 56 centesimi, c'è però tutta la gioia di uno splendido Dominik Paris: oltre un anno dopo il secondo posto di Wengen e il crac al crociato risalente al 21 gennaio 2020, ma anche tre settimane dopo il 4° posto di Bormio, l'asso azzurro si regala una grande discesa e un risultato pesantissimo sia in ottica Mondiali di Cortina, ma anche sognando di salire ancora di livello sabato nella “gara originale”.

Se già qui a Kitz erano assenti infortunati di lusso come Kilde, Sejersted, Dressen e Mauro Caviezel, ecco che alla lista per la seconda discesa di domani si aggiungeranno anche Ryan Cochran-Siegle e Urs Kryenbuehl: la gara è stata infatti interrotta prima per il volo all'Hausbergkante dello statunitense trionfatore nel super-g a Bormio, portato via in elicottero per un problema che dovrebbe riguardare solo la spalla.

Preoccupazione soprattutto per lo svizzero, sceso col pettorale 17, atterrato in avanti sul salto finale e fortunatamente rimasto cosciente, ma anch'egli trasferito in elicottero dopo essere stato soccorso per oltre 20 minuti dopo la linea del traguardo. Secondo le prime informazioni raccolte dal "Blick", fortunatamente Kryenbuehl sembra stare abbastanza bene, ha riconosciuto il suo tecnico e potrebbe non aver riportato fratture, anche se gli esami non sono ancora terminati. E tra lunghi stop e una condizione di neve (con +5° in pista) in “sofferenza”, oltre alla minor visibilità e al vento cresciuto con il passare dei minuti, è stato davvero complicato inserirsi da dietro, sino all'interruzione definitiva avvenuta dopo i primi trenta scesi, la condizione necessaria per convalidare il risultato.

Una beffa per Marco Odermatt, bloccato col numero 31, così come per Buzzi, Cazzaniga e Schieder che non hanno potuto sfidare la Streif. E così chiuderà quarto Johan Clarey, il più veloce sino alla Seidlalm, poi alla fine distante 89 centesimi, 6 in meno rispetto ad un ottimo Andreas Sander. Distacco ben più ampio per il secondo svizzero della classifica, Carlo Janka 6° a 1”37 davanti a Bailet, Baumann e un deluso Vincent Kriechmayr, nono davanti a Nils Allegre (bravissimo al rientro dopo la caduta di Bormio).

Grazie anche all'interruzione, alla fine porteranno a casa qualche punto buono Matteo Marsaglia, 20° a 2”63 (e partito col pettorale 25, in condizioni già molto difficili), e Christof Innerhofer 22°, ad oltre 3 secondi da Feuz e con tanta sofferenza dopo aver recuperato in extremis post Covid.

 

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DISCESA MASCHILE – KITZBUEHEL

 

Beat Feuz in 1'53”77

Matthias Mayer + 0”16

Dominik Paris + 0”56

4° Johan Clarey + 0”89

5° Andreas Sander + 0”95

6° Carlo Janka + 1”37

7° Matthieu Bailet + 1”50

8° Romed Baumann + 1”51

9° Vincent Kriechmayr + 1”62

10° Nils Allegre + 1”64

20° Matteo Marsaglia + 2”63

22° Christof Innerhofer + 3”04

DNS Emanuele Buzzi

DNS Davide Cazzaniga

DNS Florian Schieder

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