Feuz e una gioia attesa da anni: "Sulle montagne russe". Furia Clarey: "Sul salto finale si rischia il dramma"

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Sci Alpinocoppa del mondo maschile

Feuz e una gioia attesa da anni: "Sulle montagne russe". Furia Clarey: "Sul salto finale si rischia il dramma"

La gioia del trionfatore di Kitzbuehel, per la prima volta in carriera padrone della discesa sulla Streif. Mayer "felice del 2° posto, ma ci riprovo domani". Il francese, quarto, si scaglia contro FIS e organizzatori: "Da due giorni chiediamo di limare il salto, non è stato fatto quasi nulla".

Voci post Streif, con tutti i brividi e l'adrenalina che regala la discesa regina. Era giusto che la cabinovia dedicata ad ogni vincitore di Kitzbuehel portasse anche la firma di un grandissimo campione qual è Beat Feuz e, dopo anni di attesa e ben quattro secondi posti, oggi finalmente il vincitore delle ultime tre Coppe del Mondo di discesa ha messo il suo sigillo nel giorno più importante dell'anno per un discesista (anche se la gara “originale” sarà quella di sabato, poco cambia).

La 14esima gemma dell'elvetico in carriera significa anche secondo posto nella classifica di specialità, a soli 12 punti da Matthias Mayer, per svoltare in una stagione che sinora non aveva visto Feuz brillantissimo (un solo podio, terzo in Val Gardena), anche se le cancellazioni tra tappe nordamericane, sempre molto gradite, e l'amatissima Wengen, non l'avevano certo aiutato. Ai microfoni di SRF, Beat ha definito la sua discesa sulla Streif “non perfetta, soprattutto all'attacco dell'Hausbergkante”, ma il camoscio d'oro è finito nelle sue mani in una giornata in cui la Svizzera, e tutti i suoi atleti compreso il vincitore, hanno tremato per la terribile caduta di Urs Kryenbuehl.

E' stato davvero brutto, per fortuna sta meglio e io posso dire che si è trattato di una gara sulle montagne russe. E' sufficiente dire che quando ho fatto il salto alla Seidlalm, pensavo di essere volato sulla terrazza del ristorante”, ha sorriso Beat riferendosi al passaggio nel “cuore” della Streif. E quando la gara si è fermata a lungo, dopo il pettorale 23, a causa del vento che avrebbe potuto portare anche alla cancellazione definitiva, a ORF lo svizzero ha confessato. “La mia testa non avrebbe resistito ad una delusione del genere”.

A soli 16 centesimi da Feuz, il vincitore della discesa di Kitz 2020, ovvero Matthias Mayer, non ha nascosto comunque grande soddisfazione per il risultato odierno che, dopo la vittoria di Bormio, significa anche pettorale rosso. “E' stata una grande gara, sono molto soddisfatto – l'analisi a oesv.at del bi campione olimpico – Beat è stato perfetto, penso di aver perso quei 16 centesimi nel tratto piatto, ma proverò a fare meglio domani”.

Ai piedi del podio, con poco più di 3 decimi di distacco da Dominik Paris, uno stoico Johan Clarey; il 40enne velocista transalpino, che ha un feeling straordinario con questa pista, era caduto violentemente sul salto finale della Streif nella seconda e ultima prova di giovedì. E dopo quanto successo oggi con Kryenbuehl, si è sfogato a “Ski Chrono”. “Sono a dir poco arrabbiato con gli organizzatori e la FIS – ha spiegato Johan – Da due giorni chiediamo di lavorare l'ultimo salto perchè spara troppo, poi arriviamo in ricognizione e non è stato fatto quasi nulla. Oggi per me era difficile mentalmente, ma anche fisicamente perchè le botte sono venute fuori, ho dovuto buttare in pista tutto il mio coraggio e sono contento di quanto fatto.

Oggi però ci sono ancora troppi infortuni: dobbiamo trovare soluzioni per rallentare, non ho mai visto una Streif da 1'53” e qui ad ogni minimo errore si rischia il dramma”.

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Discesa Maschile Replaces: Wengen Kitzbuehel (AUT)

1° Pos.FEUZ Beat

SUI

2° Pos.MAYER Matthias

AUT

3° Pos.PARIS Dominik

ITA

Discesa Maschile replaces: 23.01.2021 Kitzbuehel (AUT)

1° Pos.FEUZ Beat

SUI

2° Pos.CLAREY Johan

FRA

3° Pos.MAYER Matthias

AUT

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