Il bergamasco unico azzurro a salvarsi nella due giorni di casa sulla Gran Risa. Le sue impressioni dopo il secondo miglior risultato della carriera, mentre preoccupa la distorsione al ginocchio destro del gardenese, ko nella prima manche: fra tre giorni si corre la 3Tre.
Molte più ombre che luci, anche se c'è un giovane (finalmente) che fa davvero sperare per qualcosa di importante a medio-lungo termine.
Il bilancio dell'Italia nei due giganti in Alta Badia è deficitario, c'è poco da girarci attorno: quattro piazzamenti a punti, sempre lontani dalla top ten, un'altra uscita per Luca De Aliprandini ora sceso al 13° posto della WCSL, con il “confine” del secondo gruppo davvero vicinissimo (per 5 punti il trentino non è uscito dai quindici, come capitato invece all'iridato Mathieu Faivre).
L'unica nota lieta si chiama Filippo Della Vite, di nuovo il migliore anche nel secondo appuntamento consecutivo sulla Gran Risa: 13° posto (dopo la squalifica di Steen Olsen), secondo miglior piazzamento in coppa per il classe 2001 bergamasco, già 12° a Val d'Isère. “Un'altra bella gara – le parole del vice iridato jr di gigante a fisi.org - Sono stato autore di una seconda manche solida, ho fatto punti importanti per partire meglio ad Adelboden (è sempre 28° nella WCSL, ma davvero vicino alla top 20, ndr), con la speranza di fare subito una bella prima manche, per stare più vicino ai migliori.
Oggi è stata una fatica, quattro manches su questa pista in due giorni sono una cosa tosta”.
Qualche punto anche per Giovanni Borsotti, ma ci si attendeva molto di più del 23° posto finale, partendo tra l'altro per quarto nella manche decisiva: “Non posso dire sia stata una gara positiva, ero messo in una posizione in cui potevo fare una bella seconda manche – l'analisi del piemontese - Sono stato troppo carico ed evidentemente giravo un po' troppo in salita, non sono stato veloce.
A parte Della Vite non è un momento facile per la nostra squadra, fatichiamo a trovare continuità e morale, la Gran Risa degli ultimi anni come tipo di neve non permette di effettuare grandi recuperi per chi parte da dietro”.
Come non bastasse, ecco arrivare un guaio in ottica slalom di giovedì a Madonna di Campiglio: la miglior carta azzurra per la 3Tre, Alex Vinatzer, rischia grosso visto quanto successo nella prima manche. Quell'inforcata dopo poche porte, con torsione del ginocchio destro, è costata una distorsione all'articolazione che lo staff medico sta valutando per capire l'entità del problema, ma a tre giorni dalla grande sfida sul Canalone Miramonti, è l'avvicinamento peggiore possibile per il 23enne gardenese che aveva deciso di giocarsi questi due giganti in Badia dopo gli ottimi risultati (con podio) in Coppa Europa.
Slalom Gigante Maschile Alta Badia (ITA)
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LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
---|---|---|
Saas-Fee | / | 0-0 cm |
Breuil-Cervinia | 6/15 | 45-120 cm |
Ghiacciaio Val Senales | 2/11 | 20-50 cm |
Ghiacciaio Presena | 0/30 | 0-10 cm |
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