A Wengen è festival svizzero, con la quarta doppietta in altrettante gare stagionali della disciplina regina (clamoroso...), aperta dal fenomeno che batte di 37 centesimi il nuovo che avanza, ancora secondo come sulla Saslong e la Stelvio, mentre Hrobat è 3° e lascia giù dal podio per 0"12 un Dominik Paris completamente ritrovato. Brutta caduta per Kriechmayr (e si teme per Giezendanner), Schieder torna a sorridere con la top ten, bilancio amaro invece per Casse. Ecco i primi punti in CdM per Benjamin Alliod.
Ancora loro, ancora gli svizzeri pigliatutto per la quarta doppietta stagionale in discesa su altrettante gare della disciplina regina, un dato semplicemente pazzesco.
Farlo ancora nel tempio di Wengen è impareggiabile e con i due uomini più attesi, ovvero Marco Odermatt di nuovo re del Lauberhorn e Franjo Von Allmen, secondo come in Val Gardena (dietro al “capitano” anche in quel caso) e a Bormio (battuto da Monney), 24 ore dopo il suo primo trionfo in super-g.
Per “Odi” sono 43 gemme in CdM, la quarta in discesa di cui tre appunto qui, dopo la doppietta del 2024: sesto hurrà stagionale con una gara perfetta, limitando i danni a 3 decimi nel tratto di scorrimento iniziale, sciando l’Hundschopf con una delicatezza da mago e poi prendendosi tutti i rischi alla Ziel-S finale, per bruciare di 37 centesimi il più giovane compagno di squadra, che era appena arrivato col pettorale 12 (Marco aveva il 13).
Una risposta da fuoriclasse dopo il 7° posto in super-g e al grido del pubblico, “Odi-Odi”, il campionissimo nidvaldese ha risposto con un eloquente “questa è casa mia”.
Alle spalle dei due fenomeni rossocrociati, si regala il secondo podio in coppa (dopo il 3° posto in discesa a Beaver Creek) un bravissimo Miha Hrobat: certo, il pettorale 1 con temperature un po’ in rialzo può aver dato allo sloveno un piccolo vantaggio, ma la sua è stata un’altra gara solidissima e, già al suo arrivo, si era capito che sarebbe stato il Lauberhorn più veloce di sempre (battendo il primato di Ghedina di 28 anni fa, per quel che conta un paragone del genere), poco sopra i 142 secondi di percorrenza.
A soli 12 centesimi da Hrobat, lasciandone 17 nel tratto finale per quello che sarebbe stato il suo quarto podio qui, ecco Dominik Paris che dopo il 5° in super-g ci dà una conferma importantissima: il fuoriclasse azzurro è tornato e può fare sognare in ottica Kitzbuehel, con la Streif già all’orizzonte tra una settimana. A due centesimi da “Domme”, Cameron Alexander che non è perfetto ma è sempre lì davanti, quinto su un positivo Bryce Bennett, che porta a casa una bella gara che invece non finisce Vincent Kriechmayr.
Così come Blaise Giezendanner, al quale ha ceduto il ginocchio (si teme un infortunio decisamente importante), in precedenza l’asso austriaco era stato “schiacciato” all’attacco della Ziel-S, finendo a terra e con la gamba destra che potrebbe aver subito un danno: l’ex campione del mondo si è presto rialzato e ha pure voluto salutare il pubblico tagliando il traguardo, ma il dolore (e il mancato appoggio dell’articolazione) è stato subito evidente per quella che potrebbe essere una mazzata per l’Austria, in vista di Kitz e dei Mondiali di casa a Saalbach.
Settima prestazione per Justin Murisier, che torna in quota chiudendo a 1”18, poi c’è ancora solo il biancorosso dei padroni di casa, con Lars Roesti fantastico col pettorale 37 a piazzarsi ottavo (come nel super-g in Val Gardena), suo miglior risultato in discesa facendo paura nei tratti di scorrimento. Crawford è buon 9° a 1”28 e la bella notizia in casa Italia è anche il 10° posto di Florian Schieder: sfruttando bene il numero 3, l’altoatesino di Castelrotto paga appena 1”37 per la prima top ten di stagione, che arriva proprio prima della Streif, la “sua” pista.
E’ andata decisamente meno bene, considerate le aspettative, per Mattia Casse che sarà 13° a 1”73, veloce solo nei 45 secondi iniziali di scorrimento quando aveva 24 centesimi di margine su Odermatt, poi sin dalle due curve precedenti all’Hundschopf la gara del piemontese è stata tutta in salita.
Il quinto svizzero in classifica è Rogentin (ieri 3° in super-g), dodicesimo, dietro a Casse troviamo, oltre i 2 secondi di svantaggio dal trionfatore di giornata, Muzaton, Morse e il quarto USA, Goldberg, con Striedinger e Allegre anch’essi in top 20 come inizialmente Monney (che sbaglia nel finale e viene poi squalificato per salto di porta), il finlandese Lehto e il transalpino Bailet. Sceso col numero 46, purtroppo c’è stato anche l’incidente all’Hannegschuss per Fredrik Moeller, secondo nella classifica di super-g, che dovrebbe essersela cavata senza infortuni seri.
A punti in casa Italia, scendendo al termine di una giornata eterna (conclusasi alle ore 15.15, visto che era anche partita con 15 minuti di ritardo rispetto alle 12.30 originali), Benjamin Alliod che si regala la prima top 30, chiudendo 28° a 2”93, davanti a Franzoni (33° a 3”28), un Innerhofer deludente (35° a 3”55 con un buon numero) dopo il super-g che era stato positivo, e Molteni a quasi 5 secondi, con Gregorio Bernardi, alla sua seconda discesa tra i “grandi”, uscito in zona Hundschopf.
In classifica generale, Odermatt allunga con quasi 300 pt di gap su Kristoffersen, nella disciplina regina ne ha 82 su von Allmen che pare l’unico rivale per impedirgli il bis. Domenica il settimo slalom dell’annata per chiudere il trittico di Wengen.
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DISCESA MASCHILE – Wengen
1° Marco Odermatt in 2’22”58
2° Franjo Von Allmen + 0”37
3° Miha Hrobat + 0”57
4° Dominik Paris + 0”69
5° Cameron Alexander + 0”71
6° Bryce Bennett + 0”83
7° Justin Murisier + 1”18
8° Lars Roesti + 1”27
9° James Crawford + 1”28
10° Florian Schieder + 1”37
13° Mattia Casse + 1”73
28° Benjamin Jacques Alliod + 2”93
33° Giovanni Franzoni + 3”28
35° Christof Innerhofer + 3”55
46° Nicolò Molteni + 4”80
DNF Gregorio Bernardi
Discesa Maschile Wengen (SUI)
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Sabato 18 Gennaio, 15:15coppa del mondo maschile
Sabato 18 Gennaio, 14:20BOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
---|---|---|
Monte Cimone | 13/14 | 30-50 cm |
Falcade | 15/15 | 0-40 cm |
Folgarida | 23/24 | 10-60 cm |
San Colombano Valdidentro | 12/14 | 25-30 cm |
Ghiacciaio Val Senales | 11/11 | 25-80 cm |
Campitello di Fassa | 20/23 | 25-40 cm |
Gressoney-La-Trinitè | 10/11 | 20-40 cm |
Courmayeur | 18/18 | 40-50 cm |
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