Kilde si prende il Lauberhorn e un altro pettorale rosso battendo Odermatt e Feuz, Paris è deluso

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Sci Alpinocoppa del mondo maschile

Kilde si prende il Lauberhorn e un altro pettorale rosso battendo Odermatt e Feuz, Paris è deluso

Prima discesa di Wengen accorciata e il norvegese si vendica del leader di Coppa del Mondo, straordinario però al secondo posto (all'esordio assoluto nella gara di casa) davanti al compagno di squadra. "Domme" paga un secondo e si accontenta della zona top ten (dalla quale rimane escluso innerhofer, super sino alla Kernen S), cedendo il primato di specialità in attesa della grande sfida di sabato.

Un altro duello tra coloro che ieri avevano dominato l'inedito super-g sul Lauberhorn, ma questa volta è Aleksander Aamodt Kilde ad esultare nel tempio di Wengen.

La prima delle due discese del Lauberhorn (solo domani vedremo i due minuti e mezzo di gara, oggi si è partiti come previsto appena sopra l'Hundschopf) vede il norvegese firmare la vittoria n° 11 in Coppa del Mondo, la quinta in discesa così come sono cinque le perle nella sola stagione 2021/22, con la bellezza di due pettorali rosso da esibire. Sì, perchè oltre alla leadership in super-g, oggi AAK si è preso pure il primato della disciplina regina togliendolo a Dominik Paris, ma ciò che ha fatto Marco Odermatt, all'esordio assoluto nella discesa simbolo per la Svizzera, è davvero incredibile.

Il padrone della generale chiude a soli 19 centesimi dal rivale che aveva piegato nella prima gara del trittico di velocità sul Lauberhorn, prendendosi il lusso di battere di un decimo il Re di questa pista negli ultimi anni, quel Beat Feuz che è sì terzo, ma rinvia ancora l'appuntamento con la prima vittoria stagionale e con il poker di Klammer a Wengen che rimane, almeno fino a sabato, unico nella storia.

L'Austria rimane giù dal podio con tre atleti in serie, dal 4° al 6° posto: parliamo di Daniel Hemetsberger, quarto come a Bormio e ad un passo dalla prima top 3 in carriera (il 30enne del Wunderteam chiude a 16 centesimi da Feuz), davanti a Max Franz, 5° a + 0”66 e capitan Matthias Mayer, 6° a 78 centesimi e comunque ancora in piena lotta per la coppa di specialità. Poi c'è la coppia a stelle e strisce formata da Bennett e Cochran-Siegle, 7° e 8° sotto il secondo di distacco, che è quanto paga esattamente Dominik Paris.

Lo sappiamo, il Lauberhorn non è esattamente il giardino di casa per l'asso azzurro, nonostante il podio di due anni fa, ma qualche rammarico per Domme esiste considerato che lo spauracchio “Kernen S” era stato superato alla grande, prima di pagare tanto nei curvoni successivi, così come alla chicane finale per una nona piazza che costa, appunto, un primato nella graduatoria di discesa comunque ancora vicinissimo (Paris ora è terzo, ma a soli 13 punti da Kilde).

Fino alla Kernen S era stato perfetto anche Christof Innerhofer, addirittura miglior crono assoluto per poi commettere un paio di errori gravi e rotolare sino alla 13esima piazza, a 1”31 da Kilde e alle spalle del tanto discusso Kriechmayr (al quale è stato concesso di gareggiare nonostante la mancata disputa delle prove), 12°, e di un meraviglioso Carlo Janka, al suo penultimo Lauberhorn, in attesa di salutare tutti domani con la gara finale della sua splendida carriera, undicesimo a 1”19 con una classe senza limiti.

Davanti al grigionese si inserisce Martin Cater, gran decimo, con Mattia Casse appena fuori dalla top 15, 17esimo a 1”48 con una prova di riscatto dopo un super-g in ombra, lo stesso che ha fatto un buon Matteo Marsaglia, 22° a 1”80. Niente punti per Zazzi e Buzzi, oltre i 3 secondi e la 45esima posizione, e per Guglielmo Bosca uscito di scena.

 

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DISCESA MASCHILE – Wengen

 

Aleksander Aamodt Kilde in 1'42”42

Marco Odermatt + 0”19

Beat Feuz + 0”30

4° Daniel Hemetsberger + 0”46

5° Max Franz + 0”66

6° Matthias Mayer + 0”78

7° Bryce Bennett + 0”95

8° Ryan Cochran-Siegle + 0”96

Dominik Paris + 1”00

10° Martin Cater + 1”15

13° Christof Innerhofer + 1”31

17° Mattia Casse + 1”48

22° Matteo Marsaglia + 1”80

45° Pietro Zazzi + 3”32

46° Emanuele Buzzi + 3”39

DNF Guglielmo Bosca

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