Sabato 21 gennaio è il giorno più importante della stagione di Coppa del Mondo di sci alpino maschile. Sulla mitica Streif andrà infatti in scena la Discesa di Kitzbühel.
La Streif di Kitzbuhel è la pista regina dello sci alpino ed è caratterizzata da numerosi passaggi che hanno scritto la storia di questo sport. Sono diciassette i settori con i quali si possono suddividere i 3312 metri più affascinanti della Coppa del Mondo. La partenza è posta a 1665 metri sul livello del mare, e una volta aperto il cancelletto arrivano le prime difficoltà: lo Startschuss è un baratro che dopo soli 5 secondi porta gli atleti alla Mausefalle (trappola per topi), un salto di una sessantina di metri seguito dalla Karussellkurve (giostra o carosello), curva di 180° in cui la forza centrifuga arriva a 3.1 G che fa da preludio alla Steilhang, esse strettissima, in contropendenza e sovente punto più ghiacciato della pista che sancisce chi può vincere: il successivo Brückenschuss infatti è una lunga stradina praticamente pianeggiante che va affrontato con la velocità giusta onde evitare distacchi incolmabili.
Al termine della stradina un falsopiano (Gschöss), la diagonale dell’Alte Schneise, che coincide con la partenza del SuperG, il Seidlalmpsprung, un salto posto esattamente a metà pista, e la Seidlalmkurve, una nuova esse impegnativa in quanto il successivo Lärchenschuss è a sua volta relativamente facile e poco pendente. L’Oberhausberg è il tratto più lento della Streif ed è caratterizzato dalla minima distanza fra le porte e da curve secche. È la quiete prima della tempesta.
L'Haubsergkante è infatti, la parte più difficile, più pericolosa e più affascinante: prima il salto, poi una stretta curva verso sinistra (Hausberg-kompression) in cui la forza centrifuga tocca i 3.5 G e una traversa (Querfhart) con pendenze da brivido (69% quella massima) tanto che i gatti delle nevi riescono a risalire soltanto trainati da un cavo d’acciaio. Il gran finale è a sua volta suddiviso in tre mini-tratti: lo Zielschuss, che fa toccare punte di velocità vicine ai 150 km/h, lo Zielkompression, dove il corpo subisce la massima pressione, e lo Zielsprung, salto finale famoso per la spaccata di Ghedina ma anche per aver causato incidenti più o meno gravi nel corso degli anni e recentemente smussato. Il traguardo, gremito da una folla da stadio che assiste ogni anno ad una pagina di storia dello sci, è posto ad 805 metri di altitudine.
I primi documenti testimoniano che a Kitzbühel si gareggiava già nel 1894, ma è soltanto dal 1931 che la competizione è aperta a livello internazionale e dal 1967, ovviamente, fa parte della Coppa del Mondo. In tutto sono 81 le edizioni della Discesa di Kitzbühel sinora disputate, 76 delle quali valide per il trofeo dell’Hahnenkamm e 58 per la Sfera di cristallo. Chi vince sulla Streif entra nella leggenda dello sci alpino, e tutti i più grandi interpreti di questa disciplina – da Toni Sailer a Jean-Claude Killy, da Karl Schranz a Franz Klammer, da Pirmin Zurbriggen a Marc Girardelli, da Luc Alphand a Didier Cuche, da Hermann Maier a Fritz Strobl, che detiene in 1:51.54 il record della pista – hanno scritto il proprio nome nell’albo d’oro.
Il padrone assoluto della Discesa di Kitzbühel è Didier Cuche. L’elvetico si è infatti imposto per 5 volte (23 gennaio 1998 in una discesa in due manches, 19 gennaio 2008, 23 gennaio 2010, 22 gennaio 2011 e 21 gennaio 2012) ed è salito per 7 volte complessive sul podio. Lo seguono a 4 vittorie Franz Klammer e Karl Schranz e a 3 Christian Pravda, Primin Zurbriggen, Franz Heinzer e Luc Alphand. Per quanto riguarda i podi, il più immediato inseguitore di Cuche è Peter Wirnsberger con 6 top three (2 vittorie, 1 secondo e 3 terzi posti).
Oltre ad essere uno dei più vincenti di questa gara, Luc Alphand è stato protagonista di un evento storico: il 14 gennaio 1995 per la prima e sinora unica volta in 50 anni di Coppa del Mondo, si disputarono due discese nello stesso giorno e teatro di questo evento fu proprio la Streif, benché la partenza fosse posta alla seconda curva della Steilhang. Il francese fece doppietta – unico sciatore in grado di vincere due gare diverse dalla combinata nello stesso giorno – regalandosi le prime vittorie della carriera, preludio alle tre coppette di specialità consecutive che conquistò fra il 1995 ed il 1997. La prima delle due gare è tuttavia ricordata per la tremenda caduta di Pietro Vitalini, uscito illeso da un volo a suon di capriole iniziato sull’Hausbergkante e terminato 50 metri oltre le reti di protezione.
Fortunatamente per i colori azzurri, la Discesa di Kitzbühel non è legata solo alla caduta di Vitalini, ma anche a 3 vittorie e 17 podi totali. L’unico successo ottenuto sulla Streif vera e completa è quello di Dominik Paris del 26 gennaio 2013; il primo ad imporsi fu tuttavia Kristian Ghedina il 24 gennaio 1998 su una pista modificata nella parte finale, con la variante che ha preso il suo nome in luogo dell’Hausbergkante. Infine, il trionfo nell’ultima edizione disputata il 23 gennaio 2016 da parte di Peter Fill in una gara con partenza abbassata alla Mausefalle.
Vantano podi anche Stefano Anzi e Giuliano Besson, secondi a pari merito nel 1974, Gustav Thöni, secondo nella celeberrima gara dei tre millesimi che fecero scattare il centesimo con il quale l’altoatesino finì alle spalle di Klammer nel 1975, Renato Antonioli, terzo nel 1978, Herbert Plank, terzo nel 1980, Michael Mair terzo nel 1986 e secondo nel 1989, Peter Runggaldier, secondo nel 1991 e terzo nel 1996, Werner Perathoner, terzo nella seconda gara del 1995, e Werner Heel, terzo nel 2010. Ghedina e Paris si sono classificati fra i primi tre in altre tre occasioni: l’ampezzano fu terzo nella prima gara del 1995 e secondo nel 2000, il meranese secondo nel 2015.
L’82esima edizione della Discesa di Kitzbühel, valida per il 77esimo trofeo dell’Hahnenkamm e 59esima valida per la Coppa del Mondo, andrà in scena sabato 21 gennaio con partenza alle ore 11:30.
Discesa Maschile Kitzbuehel (AUT)
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Venerdì 20 Gennaio 2017Sci Alpino - Kitzbuhel
Venerdì 20 Gennaio 2017BOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
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Paganella | 19/20 | 35-45 cm |
Folgaria | 25/26 | 30-50 cm |
Madesimo | 10/11 | 20-30 cm |
Plan de Corones | 33/34 | 5-30 cm |
Monte Cimone | 13/14 | 80-100 cm |
Obereggen | 19/20 | 10-40 cm |
Selva di Val Gardena | 78/79 | 50-50 cm |
Passo Costalunga | 13/13 | 80-130 cm |
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Dopo la seconda e ultima prova, è già tempo di pensare alle gare di venerdì e sabato in Val Gardena, dove Casse e Paris guideranno l'Italjet. Parola al transalpino, due volte quinto negli allenamenti ufficiali, e al canadese che oggi ha preceduto tutti.
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