Marcel Hirscher alla Ted Ligety (che sbaglia ed è decimo): domina il gigante di Sölden. Sesto Davide Simoncelli

Marcel Hirscher alla Ted Ligety (che sbaglia ed è decimo): domina il gigante di Sölden. Sesto Davide Simoncelli
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Marcel Hirscher alla Ted Ligety (che sbaglia ed è decimo): domina il gigante di Sölden. Sesto Davide Simoncelli

Se il buongiorno si vede dal mattino, Marcel Hirscher vincerà in carrozza la sua quarta Coppa del Mondo consecutiva. Il detentore della sfera di cristallo ha letteralmente dominato il gigante di Sölden battendo di 1"58 il tedesco Fritz Dopfer e di 2"06 quello che sembra il suo principale avversario per la classifica generale, Alexis Pinturault.

Qui il risultato completo e l'analisi della gara e le classifiche di Coppa del Mondo!

Eravamo abituati a veder vincere per distacco in gigante (cioè con più di un secondo di margine) Ted Ligety, oggi lo ha fatto Hirscher per la terza volta in carriera: l’austriaco originario del Salisburghese ha piazzato due manche di una cattiveria inaudita e praticamente perfette salendo così a 24 gare vinte in Coppa del Mondo (una più di Ted) e a 10 in gigante, ottavo di sempre ad andare in doppia cifra quanto a successi tra i pali larghi. Inoltre Marcel, che vince la prima gara della nuova stagione dopo essersi aggiudicato l’ultima di quella passata, lo slalom di Lenzerheide, fa gioire l’Austria tutta, che non festeggiava una vittoria di un suo atleta nel gigante maschile sul Rettenbach da 9 anni, l’ultimo era stato Hermann Maier nel 2005, mentre Marcel era stato terzo gli ultimi due anni. L'Austria ha fatto doppietta qui solo nel 2002 con Nicole Hosp, vincitrice ex-aequo come Anna Fenninger come ricordato ieri, e Stephan Eberharter.

Ligety invece, secondo dopo la prima manche a 19 centesimi da Hirscher, ha commesso un errore gravissimo andando largo al termine del muro centrale, ormai pieno di buche pazzesche per tutta la sua lunghezza, e sul piano finale si è letteralmente fermato terminando decimo a ben 3”02 dal rivale. Comunque anche senza quell’errore, che gli è costato più o meno due secondi, lo statunitense non avrebbe vinto e avrebbe interrotto la sua striscia di tre vittorie sul ghiacciaio tirolese e non avrebbe agganciato al secondo posto tra i plurivittoriosi di sempre tra i pali larghi Michael Von Grünigen a quota 23 successi, ma in questo modo si interrompe anche la sua striscia di podi consecutivi a Sölden, sei.

Errore a parte, Ligety ha fatto vedere di essere ancora lontano dalla forma migliore, l’esatto contrario di Hirscher. Venendo ai due “valletti” dell’austriaco sul podio, Dopfer è al quinto piazzamento nei tre in carriera, il terzo tra i pali larghi ed eguaglia le piazze d’onore ottenute nel gigante di Adelboden del 2013 e nello slalom di Kranjska Gora dello scorso marzo: la Germania, priva della sua stella Felix Neureuther, può essere ampiamente soddisfatta anche se Stefan Luitz ha buttato via l’occasione di un buon risultato finendo ultimo tra quelli arrivati al traguardo. Pinturault, due secondi e un terzo posto in tre partecipazioni da queste parti con quella di oggi, inizia invece con un gradino più basso del podio la prima stagione nella quale intende dare l’assalto alla sfera di cristallo assoluta.

Quarto a un solo centesimo dal terzo posto di Pintu l’eterno Benni Raich, applauditissimo dalla sua gente, quinto il francese Victor Muffat-Jeandet che migliora il settimo posto conquistato lo scorso 2 febbraio a St. Moritz. Anche l’Italia ha un protagonista che non vuole mollare e lo dimostra coi risultati ed è Davide Simoncelli, quattordicesimo dopo la prima manche e sesto alla fine. Settimo il finlandese Marcus Sandell, ottavo il francese Thomas Fanara che fa salire il numero di transalpini tra i primi dieci a tre: non sono i cinque dell’anno scorso ma potevano essere quattro se Mathieu Faivre non fosse uscito dopo che nella prima frazione era stato sesto.

Confortante l’undicesimo posto dello svizzero Carlo Janka subito davanti al connazionale Justin Murisier, dodicesimo col 55, mentre il norvegese Kjetil Jansrud, quindicesimo, continua a fare fatica in quella che qualche anno fa era la sua specialità regina. Gli altri azzurri qualificati tra i primi trenta della frazione mattutina: Roberto Nani è buon nono malgrado abbia commesso errori in entrambe le manche, tredicesimo un altrettanto buon Florian Eisath, che nella seconda manche ha recuperato undici gradini, diciottesimo Giovanni Borsotti il quale sarebbe stato in linea con Eisath senza un grosso errore sul muro, lì dove ha sbagliato ed è uscito Luca De Aliprandini ma da “Finferlo”, debilitato dall’influenza, dopo l’undicesimo posto della prima manche e una buona prima parte della seconda, non potevamo pretendere di più. Ora pausa per tre settimane anche per il Circo Bianco maschile che riprenderà con lo slalom di Levi del 16 novembre.

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