Meillard non si ferma più e ora sfida Kristoffersen per la coppa di slalom: "Sarà una gran battaglia"

Loic Meillard è l’uomo del momento, o meglio sin dai Mondiali di Saalbach è stato straordinario vincendo due titoli nella rassegna iridata, salendo sul podio pure in gigante per poi andare a vincere tre gare tecniche nelle ultime settimane, dall’uno-due di Hafjell alla sfida odierna tra le porte larghe a Sun Valley.

Gara delle finali che ha portato il campione rossocrociato pure al 3° posto della graduatoria di specialità, dietro a Odermatt e Kristoffersen che ha battuto nettamente sulla “Greyhawk/Hemingway”: non solo, domani Loic si giocherà la possibilità di vincere pure la sua prima “vera” sfera di cristallo (tralasciando quella del parallelo nel 2019/20), inseguendo lo stesso HK94 in slalom con 47 pt di distacco.

“E’ sempre difficile gestire una 2^ manche da correre con una neve così salata – ha spiegato nel post gara, al microfono di Viki Rebensburg in casa Eurosport, lo stesso Meillard – Bisognava rimanere nelle buche e ho cercato al tempo stesso di spingere: ho visto la manche di Marco e sapevo che era stato veloce: sì, forse era più facile da sciare della prima, ma le cose per me erano andate bene già stamattina e credo in generale di avere avuto l’approccio giusto a questa pista e le condizioni trovate.

La coppa di slalom? Sarà una gran bella battaglia”.

Odermatt 2° come a Hafjell, non ha più vinto in gigante da quando aveva bruciato sul filo di lana lo stesso Meillard nel tempio di Adelboden, e certamente il re del circo bianco ha meno margine rispetto ai rivali in senso assoluto, ma oggi è terminata un’altra stagione da quattro coppe e un oro mondiale nel super-g (meraviglioso, lì si che ha dominato) iridato di Saalbach. Con 8 successi di stagione, “solo” 3 nella sua specialità, dove le cose erano cominciate molto male con due uscite: “Sono soddisfatto di chiudere con un altro podio, è sempre dura riuscirci perché ci sono tanti ragazzi che sciano fortissimo – le prime parole di Marco Odermatt al microfono FIS, per celebrare la sua quarta coppa di gigante consecutiva, aritmetica già dopo la gara di Hafjell – E’ durissima battere Loic, che ora è al top della forma e ha meritato un altro successo.

Cosa significa questo trofeo? Tanto, perché la stagione era cominciata con due “zeri”, ho pensato fosse finita e tenere questo livello, salendo poi sempre sul podio, è stato sufficiente per una coppa alla quale tengo molto e che spero di riuscire a conquistare anche il prossimo anno”.

Podio numero 95 in coppa e 2° posto nella graduatoria di specialità per Henrik Kristoffersen, oggi 3° e atteso da un giovedì di fuoco, visto che appunto si giocherà la possibilità di vincere per la quarta volta la coppa di slalom, con lo stesso Meillard che proverà a togliergli pure la piazza d’onore nella generale (i due sono divisi da 35 pt a favore di HK94). “Loic anche oggi è stato incredibile – fa i complimenti l’asso norge, intervento a Eurosport – Su Marco che dire, è sempre lì e io sono contento di poter salire sul podio con entrambi.

La verità è che nella seconda manche ho avuto troppo rispetto, mi sono fatto condizionare dalla visione di troppe discese degli altri atleti, sembrava più difficile di quel che poi ho trovato. Ho sciato troppo rotondo, complessivamente però per oggi il bilancio è più che buono. La coppa di slalom? Sarà 10 volte peggio, un inferno vero e proprio, ma è giusto che all’ultima gara sia così. Sarà difficile mentalmente, un grande stress che la prossima stagione vorrei evitare: spero di vincerla prima o magari… non essere proprio nella lotta!”.