Un lampo di Vinatzer e poco altro nell'Italgigante di Val d'Isère. "Mi tengo il baffo... per lo slalom"

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Sci Alpinocoppa del mondo maschile

Un lampo di Vinatzer e poco altro nell'Italgigante di Val d'Isère. "Mi tengo il baffo... per lo slalom"

Il gardenese è 14°, nettamente il suo miglior risultato tra le porte larghe, ma le grandi delusioni per De Aliprandini (ora di nuovo fuori dai 15 della WCSL) e Della Vite affossano il bilancio. Borsotti, anch'egli in top 15: "Su questa pista avrei potuto e dovuto fare meglio".

Un lampo in una gara complessivamente deludente perchè le attese sui due big azzurri del gigante, in un contesto tecnico ideale per loro come la Face de Bellevarde in Val d'Isère, erano decisamente importanti.

Dopo una prima manche già negativa, Luca De Aliprandini (ora uscito di nuovo dalla top 15 mondiale) e Filippo Della Vite hanno tentato il tutto per tutto, uscendo di scena e incassando lo “zero”. Hanno salvato parzialmente il bilancio della prima sfida stagionale tra le porte larghe (in realtà non era andata bene neanche la metà inaugurale dell'opening di Soelden, poi cancellato) due top 15, seppur sul “confine”, quelle di Alex Vinatzer e Giovanni Borsotti.

Partiamo dal 24enne gardenese, al secondo risultato a punti dopo il 25° di Palisades Tahoe la scorsa stagione e, con il 14° finale, nettamente al best in gigante dove spesso aveva fatto bene in Coppa Europa. L'obiettivo di Alex rimane lo slalom, a partire da quello di domenica dopo la delusione di Gurgl, ma la sua crescita in questa specialità non è da sottovalutare e può aiutarlo: “Il mio miglior risultato è top, questa 2^ manche era bella da sciare dopo una prima tostissima – ha spiegato Vinatzer ai microfoni di Rai Sport, dopo aver realizzato quello che rimarrà il secondo tempo della run decisiva – Mi sono sentito bene e potevo essere solo più pulito e avanti con le spalle nel tratto alto, ma ho attaccato e vorrei fare bene anche i giganti in Badia.

Domani slalom, mi tengo il baffo (decisamente... vistoso) che ha portato bene”.

Giovanni Borsotti, 15° a 9 centesimi dal compagno di squadra, sorride solo a metà: “Peccato aver lasciato in giro qualche decimo anche nella seconda, sono contento di una manche solida ma su questa pista avrei voluto di più. Vengo da un mese di discesa (col debutto in CdM nella disciplina solo rinviato, ndr), ora vediamo i prossimi appuntamenti di gigante per rendere di più”.

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