Zubcic davanti, Steen Olsen incanta, ma Odermatt è lì: i verdetti della Gran Risa, che rabbia De Aliprandini

aaa incanta steen luca rabbia
Info foto

GEPA Pictures

Sci Alpinocoppa del mondo maschile

Zubcic davanti, Steen Olsen incanta, ma Odermatt è lì: i verdetti della Gran Risa, che rabbia De Aliprandini

Prima manche del gigante in Alta Badia con cinque uomini a fare la differenza (ci sono anche Kristoffersen e Haugan), il croato precede di soli 5 centesimi il norge al rientro e che si salva con un prodigio sul muro. Per il faro azzurro inforcata con il corpo che costa tantissimo (+ 1"34), mentre Vinatzer soffre e finisce oltre i 2 secondi di ritardo. Ancora out Della Vite, niente da fare per gli altri azzurri.

Una Gran Risa che tiene tutto aperto in vista della 2^ manche, in programma dalle ore 13.30, per il quarto gigante stagionale che in Alta Badia si apre nel segno di Filip Zubcic, anche se il margine del croato è davvero ridottissimo su… tre fenomeni.

“Zubo”, che qui sfiorò il ritorno alla vittoria in gara-1 un anno fa, è stato davvero preciso e cattivo per anticipare di 5 centesimi un fantastico Alexander Steen Olsen: incanta il classe 2001 norvegese, che si salva con un prodigio sul muro dopo aver incrociato le punte, lascia solo in quel settore 4 decimi ma chiude incollato al leader, lui che tra l’altro oggi è al rientro dopo il problema al ginocchio che l’ha costretto a saltare le due prove in Val d’Isère.

E Marco Odermatt? Beh, si trova ad appena 0”19 da Zubcic e, dopo una prima parte di adattamento (ricordiamoci che il leader della generale ha fatto solo velocità negli ultimi giorni), cresce ed è perfettamente in linea per la cinquina su una delle sue piste preferite. Kristoffersen, che aveva anche un numero ideale (il 3, ad ogni modo ancora una volta l’organizzazione ha fatto un lavoro magnifico sulla pista che ha tenuto), è un po’ “legato” e paga 29 centesimi, in corsa come il compagno Haugan (sono tre i norge in top five), favoloso col n° 16 a concludere ad appena 0”44 dalla vetta.

Applausi anche per Marco Schwarz, 6° con 69 centesimi di ritardo al primo gigante post rientro (ha patito il muro, per il resto una grande manche), meno bene McGrath che finisce a 0”72, idem Kranjec a 8 decimi dopo la solita partenza da diesel, prima di fare un gran muro che però non gli permetterà di avvicinare troppo i migliori.

Con il pettorale 1, Meillard è davvero troppo cauto e rotola a 1”01, 10° dietro ad uno splendido Anguenot (a 0”84 col pettorale 24)) e davanti a Radamus (+ 1”13), Brennsteiner (a 1”28, ci si attendeva di più) e un Luca De Aliprandini con tanti rimpianti; sì, perché il trentino era scattato benissimo, ma appena prima del muro ha inforcato una porta con testa e braccio, finendo in rotazione e pagando in un lampo 7 decimi, prima di sbagliare ancora e finire così a 1”34, in tredicesima posizione.

Fuori Verdu (stava viaggiando alla grande, poi l’inclinazione fatale sul muro), Lucas Pinheiro Braathen con il numero 21 fa quel che può (ma non certo il suo massimo) ed è 19esimo a 1”69, davanti a Vinatzer che soffre ancora, ha perso chiaramente feeling tra le porte larghe dopo l’infortunio e paga regolarmente lungo tutto il tracciato, chiudendo a 2”04 con il pass, comunque, in tasca per la seconda manche con il 24° crono, mentre Borsotti esce nel cuore della manche (la qualificazione era ormai vicina) e Della Vite dopo il primo muro, per il quarto “zero” che pesa davvero tantissimo per il talento bergamasco, in grandissima difficoltà.

Niente da fare anche per Hannes Zingerle e Simon Talacci, che hanno concluso rispettivamente a 3”11 e 3”16 rimanendo fuori dai trenta per oltre mezzo secondo.

 

CLASSIFICA 1^ MANCHE GIGANTE MASCHILE Alta Badia

 

Filip Zubcic in 1’16”08

Alexander Steen Olsen + 0”05

Marco Odermatt + 0”19

Henrik Kristoffersen + 0”29

Timon Haugan + 0”44

6° Marco Schwarz + 0”69

7° Atle Lie McGrath + 0”72

8° Zan Kranjec + 0”80

9° Léo Anguenot + 0”84

10° Loic Meillard + 1”01

13° Luca De Aliprandini + 1”34

24° Alex Vinatzer + 2”04

38° Hannes Zingerle + 3”11

40° Simon Talacci + 3”16

DNF Filippo Della Vite

DNF Giovanni Borsotti

© RIPRODUZIONE RISERVATA
41
Consensi sui social