Quattro moschettieri per la Coppa di salto maschile, o nuovo duello Freund-Prevc? [PRESENTAZIONE]

La Coppa del Mondo di salto maschile al via. Rivincita tra Severin Freund e Peter Prevc?
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Quattro moschettieri per la Coppa di salto maschile, o nuovo duello Freund-Prevc? [PRESENTAZIONE]

Nel weekend prenderà il via da Klingenthal la 37^ edizione della Coppa del Mondo maschile di salto con gli sci. Presentiamo la stagione di una disciplina il cui livello medio è altissimo e in cui si è reduci da un'annata entusiasmante.

Nel 2014-'15 ben 7 diversi atleti si sono avvicendati in testa alla classifica generale, il pettorale giallo è passato di mano 8 volte e soprattutto la Sfera di cristallo si è decisa in un'ultima gara al cardiopalma, al termine della quale Severin Freund e Peter Prevc hanno concluso la stagione a pari punti. È però stato il tedesco ad aggiudicarsi il trofeo in virtù del fatto di avere vinto 9 gare contro le 3 dello sloveno.

A differenza di quanto avvenuto nel 2014 non si registrano cambiamenti sostanziali negli staff tecnici delle nazioni leader del movimento e le novità principali della off-season riguardano i ritiri. Hanno deciso di appendere gli sci al chiodo molti saltatori, la maggior parte dei quali di seconda o terza fascia. Tuttavia vi sono stati due addii di peso, quelli dei veterani norvegesi Anders Bardal e Anders Jacobsen.

Fra gli appuntamenti di prestigio del 2015-'16 vi sarà, come ogni anno, la Tournée dei 4 trampolini. Seguiranno dopo pochi giorni i Mondiali di volo che si disputeranno dal 14 al 17 gennaio a Bad Mittendorf, in Austria.

La stagione in arrivo è però priva di main events (Giochi Olimpici o Mondiali Fis), pertanto la Coppa del Mondo assumerà maggiore importanza.

Ai nastri di partenza della nuova annata i principali pretendenti alla Sfera di cristallo sembrano essere proprio i due che a marzo hanno battagliato per la sua conquista fino all'ultimo salto.

Difficile indicare un vero favorito tra Freund e Prevc in quanto entrambi sono emersi come all-arounder in grado di esprimersi al meglio, o quasi, in ogni contesto. Vero che il bavarese ha realizzato gli stessi punti dell'atleta di Kranj pur con due gare in meno e una squalifica in più, ma l'impressione è che lo scorso anno il miglior Prevc si sia visto solo a tratti (e questo dovrebbe dare la dimensione delle potenzialità dell'atleta).

La sfida si rinnova e i due partiranno in parità assoluta. Freund (capace di riportare la Coppa del Mondo in Germania dopo 15 anni di digiuno), tenterà di eguagliare Martin Schmitt, unico saltatore tedesco a essersi imposto per due stagioni consecutive nella classifica generale. Per Prevc invece l'opportunità di diventare il secondo sloveno a mettere le mani sulla Sfera di cristallo dopo Primoz Peterka a fine anni '90.

Sarà dunque una lotta a due? Assolutamente no, poiché ci sono altri uomini con l'ambizione di inserirsi nella contesa. Sicuramente chi ha i numeri per battagliare ad armi pari con l'atleta della Baviera e quello della Gorenjska è Kamil Stoch.

Il polacco ha conquistato la Coppa del Mondo nel 2013-'14 e non ha potuto difenderla nella successiva stagione, nata malissimo a causa di un infortunio alla caviglia che lo ha costretto a una partenza ad handicap. L'incognita è rappresentata dalla sua salute, ma quando è al top della forma il ventottenne di Zakopane ha tutto per poter rappresentare un'alternativa credibile a Freund e Prevc. 

Discorso analogo per Stefan Kraft, esploso con prepotenza proprio l'anno passato e capace di sfidare a lungo il tedesco e lo sloveno, cedendo solo nel finale. Come si suol dire confermarsi è più difficile che affermarsi, ma per quanto visto nel 2014-'15 non si può escludere l'austriaco dal novero dei favoriti.

Si può quindi affermare che vi sia un quartetto di pretendenti per la Sfera di cristallo, composto da quattro atleti appartenenti ad altrettante diverse nazioni e tutti ancora in giovane età (si va dai 28 ai 22 anni), sintomo della sempre più alta competitività del salto maschile, testimoniata anche dal fatto di vedere in ogni gara una dozzina di uomini con l'ambizione di vincere e una trentina con quella di entrare nella top ten.

Alle spalle dei "quattro moschettieri" troviamo un altro quartetto, quello degli outsider. Si tratta di saltatori in grado di imporsi in ogni competizione, ma ai quali sulla carta manca la continuità necessaria per ridurre al minimo i passaggi a vuoto, condizione indispensabile per puntare alla Coppa del Mondo.

Appartengono sicuramente a questa categoria l'austriaco Michael Hayböck e il norvegese Anders Fannemel, entrambi reduci da un'ottima stagione in cui però hanno attraversato momenti di appannamento. Potrebbero aggiungersi alla compagnia il tedesco Andreas Wellinger, pienamente recuperato dopo un inverno flagellato dalla bruttissima caduta di Ruka, e il norvegese Kenneth Gangnes, da sempre considerato un talento cristallino, ma sinora incapace di esprimersi al meglio a causa di ripetuti infortuni.

Con uno step in avanti rispetto al 2014-'15 non sarebbe una sorpresa in senso assoluto vedere uno o più uomini appartenenti all'appena citato gruppetto lottare per la classifica generale.

Parte sullo stesso piano degli outsider, ma senza la prospettiva di potersi migliorare, anche Noriaki Kasai. Il nipponico a 43 anni suonati promette di essere ancora nell'élite mondiale, ma immaginarlo in grado di vincere al Coppa del Mondo alla sua veneranda età è fantascienza. Il veterano giapponese, capace di confrontarsi ad armi pari con atleti che potrebbero essere i suoi figli, si prospetta comunque competitivo per chiudere nelle migliori sei-otto posizioni della graduatoria assoluta.

Discorso analogo per Simon Ammann. L'elvetico ha deciso di continuare la propria carriera per tentare l'ennesimo assalto alla Tournée dei 4 trampolini, unico alloro assente dalla sua ricchissima bacheca. La tecnica non si discute, ma il telemark è sempre un'opinione e dopo la bruttissima caduta di Bischofshofen si è notato un acuimento degli annosi  problemi in fase di atterraggio.

In "terza fila" i tanti che possono ambire ai successi parziali, ma appaiono privi di costanza. Si parla di coloro i quali nella giornata di grazia hanno la vittoria nelle proprie corde, ma al tempo stesso possono rendersi protagonisti di contro-prestazioni. Appartengono a questa categoria il tedesco Richard Freitag, l'austriaco Gregor Schlierenzauer, il norvegese Rune Velta, il giapponese Daiki Ito, il ceco Roman Koudelka, gli sloveni Jurij Tepes e Robert Kranjec. È ancora più alto il numero di chi può puntare a un saltuario podio o a fare capolino nella top ten.

Una menzione per Kento Sakuyama, vincitore del Summer Grand Prix. L'asiatico non è un candidato per la Sfera di cristallo, ma i suoi miglioramenti sono innegabili e di sicuro non sarebbe sorprendente vederlo concludere nelle prime quindici posizioni della classifica generale.

In conclusione vediamo le prospettive della squadra italiana, la cui guida tecnica è cambiata. Infatti il direttore sportivo Sandro Pertile ha preso la decisione di spostare Paolo Bernardi sulla combinata nordica, affidando il ruolo di allenatore responsabile degli specialisti a Walter Cogoli.

Il leader del movimento azzurro rimane Davide Bresadola, per il quale l'obiettivo sarà entrare in zona punti con discreta costanza. Il target di far breccia fra i migliori 30, seppur occasionalmente, vale anche per Sebastian Colloredo.

Alle spalle dei due veterani c'è curiosità per capire quale possa essere il livello del diciottenne Alex Insam, interessante prospetto già in grado di esprimersi al livello dei migliori italiani. Verosimilmente il gardenese diventerà il punto di riferimento del team nel prossimo futuro, ma per questa stagione i traguardi da raggiungere saranno i Mondiali junior e soprattutto accumulare esperienza.

Nessun altro atleta appare in grado di far breccia in zona punti, almeno in condizioni di gara standard. Roberto Dellasega e Federico Cecon, quando saranno schierati in Coppa del Mondo, potranno comunque pensare di superare il taglio della qualificazione, ma il loro habitat iniziale sarà quello della Continental Cup.

Il medesimo discorso si applica a Daniele Varesco, per il quale si prospetta un inverno di transizione a causa delle vicende extra-sportive che lo hanno coinvolto durante la primavera e l'estate (maturità e arruolamento).

Ha appeso gli sci al chiodo Diego Dellasega, mentre non si vedono segnali di ripresa per Andrea Morassi, il quale in ogni caso dovrebbe verosimilmente avere alcune chance in Coc.

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La presentazione della Coppa del Mondo maschile di salto con gli sci è stata il tema principale della puntata di Tutti contro Ambesi del 17 novembre. Purtroppo un bug in fase di registrazione, con svariati "salti di audio", ha impedito la messa online del podcast.

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