Coppa del Mondo di Sci di Fondo Maschile, al via l’edizione numero 35

Coppa del Mondo di Sci di Fondo Maschile, al via l’edizione numero 35
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Coppa del Mondo di Sci di Fondo Maschile, al via l’edizione numero 35

Quella che partirà da Ruka venerdì prossimo sarà la trentacinquesima edizione della Coppa del Mondo di Sci di Fondo Maschile. Ripercorriamone la storia tramite le statistiche e vediamo cosa ci si può aspettare dalla nuova stagione.

Sono 18 i ragazzi capaci di portarsi a casa la sfera di cristallo. Il plurivincitore assoluto, anche a livello di donne, è Bjørn Dæhlie, che ha primeggiato per 6 volte (1992, 1993, 1995, 1996, 1997 e 1999). Lo segue a quota 5 Gunde Svan (1984, 1985, 1986, 1988 e 1989), e questi due fuoriclasse sono anche gli unici ad essersi imposti per 3 volte consecutive. Fra coloro che sono stati in grado di vincere per più di una volta la Coppa del Mondo, troviamo con 3 successi Dario Cologna (2009, 2011 e 2012) e con 2 Vladimir Smirnov (1991 e 1994), Per Elofsson (2001 e 2002), Tobias Angerer (2006 e 2007), Petter Northug (2010 e 2013) ed il detentore Martin Johnsrud Sundby (2014 e 2015).

L’Italia non vanta alcuna sfera di cristallo nello sci di fondo maschile, e sono soltanto 3 i podi finali nella classifica generale di Coppa del Mondo: Silvio Fauner giunse terzo dietro a Dæhlie e Smirnov nel 1995, Fulvio Valbusa fu battuto dallo stesso Dæhlie e da Mika Myllylä nel 1997 mentre Pietro Piller Cottrer si piazzò alle spalle di Lukas Bauer e di Rene Sommerfeldt nel 2008.

Spinta dai successi di Bjørn Dæhlie, la Norvegia è la nazione che vanta il maggior numero di Coppe del Mondo di Sci di Fondo Maschile. Oltre ai 6 trionfi del fuoriclasse di Elverum e ai 2 di Petter Northug e Martin Johnsrud Sundby, hanno contribuito ai 12 successi complessivi Vegard Ulvang (1990) e Thomas Alsgård (1998). I sudditi di Re Harald V precedono in questa particolare graduatoria gli eterni rivali svedesi, che hanno vinto complessivamente 9 sfere di cristallo: le 5 di Svan, le 2 di Elofsson e una a testa per Torgny Mogren (1987) e Mathias Fredriksson (2003). La Svezia tuttavia può vantare l’unico hat trick nella storia per quanto riguarda il settore maschile: nel 1986-87 infatti Torgny Mogren precedette Thomas Wassberg e Gunde Svan per un tre su tre che nessun’altra nazione è mai riuscita a completare nella classifica generale della Coppa del Mondo di Sci di Fondo Maschile.

Dalla stagione 1996-97 si assegnano anche le coppette di specialità. Per quanto riguarda le coppette di distanza o distanceDario Cologna, grazie alla vittoria della passata stagione, comanda la graduatoria dei plurivincitori a quota 3 successi (oltre al 2015 la conquistò nel 2011 e nel 2012); l’unico altro fondista in grado di imporsi più di una volta è Tobias Angerer, campione nel 2006 e nel 2007, mentre Pietro Piller Cottrer, vincitore nel 2009, è l’unico italiano in grado di iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro dello sci di fondo maschile. Per quanto concerne le coppette sprint, Ola Vigen Hattestad (2008, 2009 e 2014) ed Emil Jönsson (2010, 2011 e 2013) vantano 3 successi a testa. Non è un caso che questi due atleti siano i più grandi specialisti delle sprint di tutti i tempi: Hattestad è l’unico insieme a Tor Arne Hetland ad aver vinto coppetta di specialità, oro olimpico e oro mondiale, mentre Jönsson è ad oggi lo sprinter più vincente di sempre a quota 16 successi all inclusive (gare di Coppa del Mondo, Olimpiadi, Mondiali e Tappe di Prove Multistage). Il detentore di questo trofeo è invece Finn Hågen Krogh.

La Coppa del Mondo di Sci di Fondo Maschile 2015-16 partirà nel segno dell’incertezza. Sono almeno quattro i ragazzi che, sulla carta, potranno contendersi la sfera di cristallo: il detentore Martin Johnsrud Sundby ha già dimostrato a Beitostølen di essere in forma; considerando che ha vinto gli utimi 5 eventi multistage e che quest’anno, oltre al Ruka Triple e al Tour de Ski, andrà in scena anche l’inedito Ski Tour Canada, sarà nuovamente lui il favorito numero uno. I suoi connazionali Petter Northug e Finn Hågen Krogh però non partono battuti: i punteggi ed il format dello Ski Tour Canada li avvantaggiano nettamente rispetto a Sundby e non è escluso che si possa assistere ad una Coppa del Mondo incerta fino all’ultima gara. Completa il lotto dei favoriti il solito Dario Cologna, fuoriclasse che, pur non facendo parlare di sé quanto i suoi rivali, resta uno dei fondisti più completi in attività. Un gradino sotto, ma non da escludere a priori, i russi Alexander Legkov ed Evgeniy Belov, il canadese Alex Harvey e lo svedese Calle Halvfarsson; outsider di lusso Sergey Ustiugov, giovane in rampa di lancio da un paio di stagioni e pronto ad esplodere definitivamente.

L’Italia è reduce da una delle migliori stagioni di sempre, durante la quale sono arrivate 5 vittorie in gare di primo livello, record storico per la nostra squadra. Federico Pellegrino, che lo scorso inverno si è sbloccato trionfando in ben 3 sprint a tecnica libera, proverà a lottare con i fenomeni norvegesi per la coppetta di specialità, difficile ma non impossibile a patto che arrivino punti pesanti anche a tecnica classica. Per quanto riguarda le gare distance, Roland Clara sarà il punto di riferimento, ma l’astro nascente si chiama Francesco De Fabiani, 22enne di Aosta che l’anno scorso ha vinto la 15 Km a tecnica classica di Lahti e si è portato a casa la Coppa del Mondo riservata agli Under23. Difficile che possa competere costantemente per il podio, l’obiettivo concreto potrebbe essere la prosecuzione del suo processo di maturazione. Ci si può aspettare qualche buon risultato anche da Maicol Rastelli e da Dietmar Nöckler in attesa che anche i più giovani possano esprimersi a buoni livelli in gare di Coppa del Mondo.

 

 

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Venerdì, sulle nevi finniche di Ruka, prenderà il via la Coppa del Mondo di sci di fondo 2024/2025. In campo maschile lecito aspettarsi un altro monologo norge, con Klaebo a caccia della quinta sfera di cristallo, dopo la beffa della scorsa stagione. L'Italia si affida al totem Chicco Pellegrino, con Elia Barp in rampa di lancio.