Han Tianyu e Choi Minjeong, il ribaltone è servito: sono loro i campioni mondiali overall 2016

Han Tianyu e Choi Minjeong, il ribaltone è servito: sono loro i campioni mondiali overall 2016
Info foto

Getty Images

Short TrackShort Track - Mondiali a Seul

Han Tianyu e Choi Minjeong, il ribaltone è servito: sono loro i campioni mondiali overall 2016

Nell’ultima giornata di gare a Seul arriva la rivoluzione iridata. Al Mokdong Ice Rink della capitale sudcoreana si sono chiusi i 41esimi Campionati Mondiali su pista corta. E come spesso accade, lo short track non lesina capovolgimenti di fronte dell’ultimo momento. Così dopo le ultime due distanze individuali della domenica – i 1000 e i 3000 metri di Super Final – esultano coloro che fino a 24 ore prima rincorrevano il primo posto overall: al femminile si conferma campionessa la sudcoreana Choi Minjeong, brava a scalzare la leader di ieri Marianne St-Gelais. Al maschile, invece, è d’oro il cinese Han Tianyu, che supera i fratelli ungheresi Liu Shaolin – poi bronzo - e Liu Shaoang.

Nulla da fare per il plurititolato Charles Hamelin -  vero deluso di lusso del primo giorno di finali - che trova comunque un ottimo recupero in classifica nella sua domenica. Il 31enne canadese (nella foto a sinistra con il campione mondiale Han Tianyu e il bronzo Liu Saholin) non va oltre l’argento finale e non spezza così il tabù che non l’ha mai visto trionfare a livello iridato.

L’Italia del c.t. Kenan Gouadec chiude la rassegna sudcoreana senza sussulti. Stilando le classifiche generali individuali il migliore è Davide Viscardi, buon sedicesimo dopo la conclusione delle sue tre prove. Decisamente da dimenticare il Mondiale di Tommaso Dotti, soltanto 43° in graduatoria overall. Tra le donne, invece, c’è da segnalare il buon 17° posto totale ottenuto da Lucia Peretti, che precede l’altra italiana al via, Arianna Valcepina, 25esima su 38 concorrenti. Non sono arrivate le possibili ciliegine sulla torta nelle gare a squadre. Ieri le staffette erano state costrette a incassare le eliminazioni anticipate – ovvero in semifinale – che hanno lasciato un po’ di rammarico. Impegnati entrambi nelle Finali B odierne, i quartetti azzurri si sono classificati quinti – per le donne guidate da Arianna Fontana – e sesti.

In questa domenica di gare, gli azzurri si sono cimentati nei 1000 metri, unica distanza individuale in cui erano qualificati. Davide Viscardi è stato eliminato nei quarti di finale da Sebastien Lepape e Samuel Girard, nella prova che ha decretato anche la penalty di Han Tianyu. Il milanese ha chiuso così al 12° posto sulla distanza. Al femminile, invece, Lucia Peretti si era fermata nei quarti vinti da Elise Christie su Qu Chunyu e Anna Seidel. La bormina è giunta quarta nella sua batteria, piazzandosi al 14° posto nel ranking conclusivo sulla distanza. 37^ Arianna Valcepina.

Dunque nel concorso maschile fa festa iridata Han Tianyu. Il giovane pattinatore della Cina – un argento olimpico nei 1500 a Sochi quale miglior risultato in carriera - diventa il secondo cinese capace di vincere il titolo maschile overall di short track. Prima di lui vi era riuscito soltanto Li Jiajun, campione per due volte nel 1999 e 2001. Ora il 19enne originario della provincia nord-orientale del Liaoning è ufficialmente entrato nella storia del suo Paese. Il titolo arriva soprattutto grazie alla vittoria ottenuta nei 1500 metri di ieri e nella Super Final sui 3000 metri, le uniche distanze che gli hanno regalato i punti necessari per arrivare a quota 68. Già perché il neo campione del mondo non è riuscito ad andare a punti né sui 500, né tantomeno nei 1000 odierni, chiusi in 16^ piazza causa squalifica nei quarti di finale.

Proprio dal chilometro era partita la furiosa rimonta di Charles Hamelin, grande deluso della prima giornata di finali chiusa con un solo punto all’attivo. Il campione canadese si è dapprima imposto nella successiva Finale A, precedendo in 1’24’’436 il suo connazionale Samuel Girard e il cinese Wu Dajing, staccati rispettivamente di 341 e 432 centesimi all’arrivo. Poi, però, non è riuscito a completare la rincorsa nella Super Final vinta appunto da Han Tianyu in 4’49’’450 davanti al sudcoreano Park Se-Yeong e ad Hamelin. I 34 punti incassati dal cinese con  attacco decisivo a tre tornate dal termine, gli hanno permesso di chiudere a 68 lunghezze in classifica overall. Al secondo posto della “generale” - nonché terzo sui 3000 metri decisivi – si è classificato Charles Hamelin, che ha dovuto dire di nuovo addio ai sogni di un titolo iridato, aggiungendo così un altro argento ai suoi due precedenti secondi e ad altri tre terzi posti. Una “maledizione” iridata che prosegue. Il bronzo – a quota 41 - in classifica overall è andato all’ungherese Liu Shaolin Sandor, primo dopo le due prove del sabato, che nella sua domenica ha ottenuto soltanto altri 2 punti dopo essere giunto settimo nei conclusivi 3000 metri e decimo nei 1000.

Simile il discorso per la gara femminile. Marianne St-Gelais è costretta a dire addio ai sogni dorati, sopraffatta dal recupero decisivo di Choi Minjeong, che regala uno degli unici sussulti al pubblico di Seul in un Campionato Mondiale piuttosto sottotono per la superpotenza coreana. Decisivi i 1000 metri che hanno aperto la domenica, nei quali la 26enne canadese non riesce ad accedere alla finalissima per le medaglie ed è stoppata in semifinale da Elise Christie e dalla cinese Qu Chunyu. Lo stop della nordamericana in testa alla generale fino a sabato – frutto del successo nei 1500 e del secondo posto nei 500 – dà il via libera alla rimonta della Choi, che si impone facilmente nella successiva Finale A sul chilometro in 1’31’’933. La 17enne originaria di Seongnam vince il duello – proprio come nel 2015, gara in cui l’azzurra Fontana fu di bronzo – con Elise Christie. La scozzese campionessa d’Europa overall cede il passo alla Choi al quarto giro, ma si conferma argento iridato in 1’31’’980. Terza è invece la canadese Kasandra Bradette (1’32’’607), che si prende così la sua prima medaglia in un Mondiale. Soltanto sesta la St-Gelais, perdendo così il vantaggio di punti racimolato nella giornata di sabato.

Nell’ultimo atto della Super Final sui 3000 metri – che qualificava le prime otto del ranking dopo la disputa di 500, 1000, e 1500 metri -, alla canadese non basterà arrivare quinta davanti alla Choi in “controllo” sulla sua diretta concorrente. Nella classifica generale finale saranno separate soltanto da 3 punti: la 17enne asiatica vince così il suo secondo Mondiale consecutivo, stavolta con 66 lunghezze contro le 63 della St-Gelais e le 47 di un’ottima Elise Christie, terza sui 3000 metri – distanza che non ha assegnato medaglie - dietro l’olandese Suzanne Schulting e la cinese Guo Yihan. Mai una pattinatrice della Gran Bretagna aveva vinto una medaglia nel concorso generale.

Nelle attese staffette che hanno chiuso i Mondiali 2016 è stato tutto facile per le ragazze della Corea del Sud Choi Minjeong, Shim Suk-Hee, Noh Do-Hee e Lee Eun-Byul, che si sono confermate campionesse mondiali per il secondo anno consecutivo. 4’19’’545 il loro crono in Finale A, davanti al Canada e alla Russia, alla prima medaglia di squadra a un Mondiale. Squalificata la Cina. Le azzurre, sul ghiaccio con Arianna Fontana, Cecilia Maffei, Lucia Peretti e Arianna Valcepina hanno onorato la “finalina” appieno, andando a vincerla in 4’14’’811 davanti all’Olanda al Giappone e all Francia. Le italiane, bronzo a Mosca 2015, si sono classificate così al quinto posto complessivo.

Tra gli uomini esulta con l’oro al collo il quartetto cinese formato da Shi Jingnan, Wu Dajing, Han Tianyu e Xu Hongzhi. Curiosamente anche al maschile l’oro va alla Nazionale che ha visto l’affermazione di un suo pattinatore nel concorso individuale. Così Han fa festa doppia coi suoi compagni, vittoriosi in 7’05’’539 davanti al Canada e alla Corea. Il tutto al culmine di una gara tiratissima che ha visto le quattro squadre finaliste arrivare al traguardo racchiuse in appena 4,02 decimi. Anche in questo caso – così come accaduto per le coreane – vincono i campioni uscenti di Mosca 2015. Nella Finale B, in cui sono stati protagonisti gli azzurri Nicola Rodigari, Andrea Cassinelli, Marco Giordano e Tommaso Dotti, è arrivata l’affermazione della Russia di Migunov e soci. Gli azzurri sono giunti secondi, classificandosi così sesti.

I Mondiali 2016 si chiudono così. Nel 2017 il testimone passerà a Rotterdam (Olanda). Anche in questo caso – così come accaduto per Seul -, sarà la prima volta “iridata” per la città ospitante.

Clicca qui per consultare i risultati ufficiali e le classifiche complete di Seul 2016.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
3
Consensi sui social

Campionati Mondiali di short track - Seul, Corea del Sud

Più letti in Sport invernali