Mondiali di Whistler: un altro 4° posto azzurro con Fischnaller, che doppietta tedesca con Langenhan e Taubitz

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Slittinocampionati del mondo 2025

Mondiali di Whistler: un altro 4° posto azzurro con Fischnaller, che doppietta tedesca con Langenhan e Taubitz

Slittino: le gare di singolo premiano i due campionissimi tedeschi, con l'eterno Loch secondo e il leader azzurro ai piedi del podio. Doppietta pure in ambito femminile, con le azzurre lontane. Poi il team relay con la squalifica dell'Italia per partenza anticipata e il nuovo trionfo della Germania.

E’ stata la grande notte dei singoli, nella terza giornata dei campionati del mondo di Whistler che vedono l’Italia ottenere un altro 4° posto, dopo quello del doppio femminile di Andrea Voetter e Marion Oberhofer.

Dominik Fischnaller sfiora un’altra medaglia a livello iridato sul budello canadese, dove la Germania si prende tutto con un sontuoso Max Langenhan che piega in un duello fantastico Felix Loch, secondo per 135 millesimi dopo aver tentato la rimonta sul compagno di squadra nella 2^ manche; il bronzo nella gara maschile è di Nico Gleirscher (+ 0”222), che anticipa di un paio di decimi il faro azzurro, ai piedi del podio davanti al secondo austriaco, Jonas Mueller, e ai lettoni Aparjods e Berzins. In casa Italia, 19° Leon Felderer e 21° Alex Gufler.

La sfida femminile, terminata all’alba italiana di questa domenica, ha visto Julia Taubitz laurearsi nuovamente campionessa del mondo, al termine di un confronto a quattro in meno di un decimo: è nuova doppietta tedesca con Merle Fraebel d’argento per soli 41 millesimi, con la statunitense Emily Sweeney terza a 0”043 e la sorpresa canadese Susko quarta a 0”081. Lontane le azzurre, con Sandra Robatscher 15esima, Verena Hofer 17esima e Nina Zoeggeler 21esima.

E' stato un Mondiale amaro per la nazionale italiana, a secco di medaglie visto che poi nel team relay conclusivo è svanito tutto causa squalifica per partenza anticipata, quando almeno il bronzo, andato al Canada, era alla portata dietro alle inarrivabili Germania, di nuovo d'oro con Langenhan, Taubitz, Orlamuender/Gubitz e Degenhardt/Rosenthal, e l'Austria piegata per poco più di un decimo dagli eterni rivali.

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