Auvergne Rhone-Alpes e Savoie ci credono: si lavora al 2030 per un'altra Olimpiade sulle Alpi

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Auvergne Rhone-Alpes e Savoie ci credono: si lavora al 2030 per un'altra Olimpiade sulle Alpi

Come riporta Le Dauphiné Libéré, lo scorso week-end c'è stato un meeting importante per porre le basi di un evento che riporterebbe i Giochi in Francia dopo Albertville 1992.

La seconda edizione dei Giochi Olimpici invernali sulle Alpi, dopo Milano-Cortina 2026 che riporterà nel cuore dell'Europa l'evento a cinque cerchi in seguito agli appuntamenti di Vancouver 2010, Sochi 2014, PyeongChang 2018 e Pechino 2022?

E' possibile accada, visto che le regioni dell'Auvergne Rhone-Alpes e la Savoie stanno lavorando ad una candidatura da presentare per i Giochi del 2030: sabato scorso, a Moutiers è andato in scena un incontro sul tema, alla presenza dei sindaci dei vari comuni coinvolti, con gli stessi impianti utilizzati per Albertville 1992 ancora operativi. “E' più di una fantasia”, riporta una fonte al quotidiano Le Dauphiné Libéré, con una proposta differente rispetto a quanto si era tentato di fare con Annecy e Gap.

Non mancano le prime reazioni negative, in particolare dal mondo ambientalista, ma certo bisognerà fare in fretta visto che una decisione del CIO è attesa non più tardi del 2023 (le Olimpiadi estive sono già assegnate sino al 2032, quando si andrà a Brisbane). Possibili rivali? Si è parlato nelle scorse settimane dell'ipotesi Norvegia, ma in pole position ci sarebbe ancora Vancouver, per tentare il bis vent'anni dopo l'edizione 2010, con Salt Lake City e Sapporo, che già hanno ospitato i Giochi come i canadesi, in corsa.

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