La nuova maggioranza della città di Stoccolma dice NO alle Olimpiadi

La nuova maggioranza della città di Stoccolma dice NO alle Olimpiadi
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S.O.K

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La nuova maggioranza della città di Stoccolma dice NO alle Olimpiadi

La strada verso le Olimpiadi del 2026 è densa di colpi di scena. L'ultimo, in ordine di tempo, arriva questa mattina dalla Svezia dove la nuova maggioranza creatasi nel consiglio del municipio di Stoccolma ha chiuso la porta alla candidatura olimpica.

Le elezioni comunali del 9 settembre hanno creato una situazione molto fluida in seno al consiglio municipale che si è risolta in questi giorni con un accordo di coalizione tra l'Alleanza (un gruppo di partiti di centro destra come il Partito Moderato, il Partito di Centro, i Cristiano-Democratici e i Liberali) e il movimento ambientalista. La nuova maggioranza, destinata a governare la capitale svedese per i prossimi 4 anni, ha presentato questa mattina in una conferenza stampa il suo programma.

Tra le condizioni poste dagli ambientalisti per entrare nella maggioranza dove i loro 9 seggi sono fondamentali vi è il no alla candidatura alle Olimpiadi del 2026 che è stato annunciato questa mattina, al fine di utilizzare i fondi per altre destinazioni d'uso. "Il punto di partenza nel dialogo tra i partiti della maggioranza è stato che le Olimpiadi non devono costare una corona ai contribuenti", ha dichiarato una portavoce del Partito di Centro, "Stoccolma ha altre priorità per le quali dobbiamo lavorare, quindi non ospiterà i Giochi del 2026".  

La corsa ai Giochi Invernali del 2026 che martedì aveva visto il Comitato Olimpico Internazionale decidere di invitare formalmente tre città - Milano-Cortina, Calgary e proprio Stoccolma - dopo l'esclusione della turca di Erzurum e una quantità di manifestazioni di interesse naufragate da Sapporo a Graz passando per Sion, parrebbe ridursi ora a una corsa a due tra la sede dei Giochi del 1988 che, peraltro, vive sotto la minaccia di un referendum popolare da tenersi il 13 novembre e la candidatura italiana.

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