La Svezia ci crede e si presenta per le Olimpiadi Invernali 2030: saranno di nuovo i favoriti?

Giungono aggiornamenti riguardo alle candidature olimpiche per le realtà in lizza per l'edizione invernale del 2030, a partire dalla Svezia che ha ricevuto il supporto del 70% dei suoi cittadini, ad un paio di mesi dall'interesse mostrato concretamente per ospitare i Giochi post Milano Cortina, dopo aver perso nuovamente la sfida del 2026 con Stoccolma. Il paese scandinavo voleva presentare un piano specifico al CIO il 20 aprile, data però slittata al prossimo primo luglio per valutarne al meglio le possibilità dopo tante candidature fallite.

Di fatto gli svedesi si riuniranno per ulteriori aggiornamenti in merito in due incontri in programma il 13 maggio, con la riunione del Comitato Olimpico locale, e dal 26 al 28 maggio nel meeting degli sport nazionali. Lo sforzo e l'impegno messo in campo dal paese, però, pone questa candidatura quale favorita, grazie anche all'unione con la Lettonia per le prove del budello. Il comitato olimpico svedese ha affermato che non cercherà alcun fondo economico finchè non avrà tra le mani il piano per la proposta al CIO.

Il tutto converge in direzione nord Europa anche per via della situazione controversa in casa nipponica: Sapporo 2030, infatti, è decisamente in pericolo, con probabile spostamento del tentativo al 2034, come dichiarato dal presidente del Comitato, Yasuhiro Yamashita. In tal caso, potrebbe rimanere in corsa con la Svezia la sola Salt Lake City, anche se pure nello Utah si sta pensando da tempo all'edizione 2034.

Da ricordare che il CIO aveva messo in conto di selezionare le candidate a novembre di quest'anno ma, come annunciato precedentemente, ha già fatto slittare ogni decisione al 2024, quando potrebbe assegnare i Giochi Olimpici Invernali delle due edizioni seguenti a quella di Milano Cortina 2026.