La valdostana è terza a metà gara di un gigante olimpico aperto ad ogni soluzione, dopo le sorprese della 1^ manche, anche se Hector appare solidissima. Le lacrime di Bassino: "Non posso fare altro che guardare avanti, ma il dispiacere è enorme".
Da una parte la gioia e il sorriso di Federica Brignone, dall'altra le lacrime di Marta Bassino. Le due stelle azzurre del gigante e una prima manche della gara più importante, quella dei Giochi Olimpici, completamente all'opposto.
La valdostana terza, a 42 centesimi da Sara Hector, e con margine sulle inseguitrici per cercare di conquistare un'altra medaglia a cinque cerchi, quattro anni dopo PyeongChang, la cuneese fuori dopo appena tre porte.
“La gara non è finita, mi sono però tolta un peso visto che il gigante è la disciplina dove sento maggiormente la pressione – ha dichiarato Fede in Rai, dopo una 1^ manche praticamente perfetta ricordando che, tra l'altro, non ha al suo fianco lo storico skiman Mauro Sbardellotto, positivo al Covid a Garmisch – Ora posso dire di esserci, che posso fare qualcosa; la neve è stranissima, ma il nostro è uno sport di adattamento e io sono abituata a farlo, qui non bisogna mai frenare e fare la curva sotto il palo. Le 5 ore tra le due manches (la seconda è prevista alle 7.30 italiane)? Andrò al villaggio per rilassarmi, sarà come una giornata con allenamento al mattino e al pomeriggio, cercando di mangiare qualcosa... se ci riuscirò”.
Fa male al cuore vedere invece Marta Bassino a terra, in lacrime al microfono di Simone Benzoni. Certo, Marta farà lo slalom mercoledì, poi il super-g, la combinata e il team event, ma questa era davvero la sua gara, che attendeva da 4 anni dopo il 5° posto in Corea. “Sono partita e mi sono ritrovata in terra, è stato stranissimo e il dispiacere è enorme. La devo mettere via perchè non posso fare altro, da domani guarderò avanti come sempre”.
Elena Curtoni, la terza azzurra al via, è rimasta nelle trenta pur pagando 2”94 di distacco, anche se tutte le attese attorno alla valtellinese riguardano il super-g di venerdì. “Per me è stato un inizio di Olimpiade burrascoso – ha spiegato in Rai, riferendosi a quanto accaduto nei giorni scorsi con il suo isolamento - Avevo un sacco di emozioni per la mia prima ai Giochi, ma una volta arrivata qui sono stata schedata come contatto stretto e isolata per una settimana, senza poter andare alla mensa del villaggio o in palestra.
Non è facile da gestire, ma ora cerco di vivere questa esperienza sapendo che la gara di oggi sarebbe servita per rompere il ghiaccio e sciogliere la tensione che avvertivo”.
Slalom Gigante Femminile Beijing (CHN)
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