L’11 febbraio 2017 si assegna il trentaquattresimo titolo mondiale maschile della sprint. La gara, ideata negli anni '70, rappresenta il primo format individuale alternativo rispetto all'originale venti chilometri, cui si è affiancata nel programma iridato a partire dal 1974.
STAGIONE 2016-2017
Nella stagione in corso si sono disputate 5 sprint in cui si sono imposti 2 atleti diversi e sono complessivamente saliti sul podio 9 differenti uomini.
I due ad aver primeggiato in questo format sono Martin Fourcade, forte di ben 4 successi (Östersund, Pokljuka, Nove Mesto, Ruhpolding) e Julian Eberhard (Oberhof).
Fourcade è anche l'atleta che può vantare più podi (4) nel corrente inverno (4-0-0).
Sono invece 2 i piazzamenti nella top-three di Eberhard (1-1-0), di Anton Shipulin (0-1-1) ed Emil Hegle Svendsen (0-0-2).
Fredrik Lindström, Johannes Bø e Michal Slesingr hanno ottenuto un secondo posto; mentre Arnd Peiffer e Dominik Windisch si sono attestati una volta in terza piazza.
Dunque sinora sul podio delle sprint hanno sventolato le bandiere di otto diverse nazioni, tutte europee: Francia (4-0-0), Norvegia (0-1-2), Austria (1-1-0), Russia (0-1-1), Svezia (0-1-0), Rep.Ceca (0-1-0), Germania (0-0-1) e Italia (0-0-1).
Va rimarcato come la Norvegia sia l'unico Paese ad aver mandato sul podio più di un'atleta (complessivamente due).
Per quanto riguarda l'Italia, si è già detto del 3° posto di Dominik Windisch a Oberhof. Il ventisettenne di Anterselva si è anche piazzato 6° a Östersund. Sempre a Oberhof è arrivata una 4^ piazza di Lukas Hofer, per il resto mai entrato fra i primi 30. Dal canto loro Giuseppe Montello e Thomas Bormolini sono sempre rimasti lontani dalla zona punti e hanno fatto il loro ingresso fra i migliori 60 solamente in un'occasione.
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STORIA SPRINT IRIDATA
Dal 1974 al 2016 si contano 21 diversi campioni del mondo, appartenenti a 7 differenti Paesi.
Fra di essi spicca il nome di Ole Einar Bjørndalen, a oggi l’unico uomo in grado di conquistare l'oro iridato per 4 volte (2001, 2005, 2007, 2009).
Il norvegese però non ha stabilito il primato di successi consecutivi, detenuto dai tedeschi Frank Ullrich (1979, 1981, 1982) e Mark Kirchner (1990, 1991, 1993), ambedue capaci di realizzare una serie di 3 vittorie di fila.
Non sorprende quindi che in tema di nazioni guidi la graduatoria proprio il movimento tedesco, con 11 affermazioni (7 marchiate DDR e 4 dopo la riunificazione). Segue la Norvegia a quota 9. Hanno vinto 4 volte la defunta Unione Sovietica e la Francia, mentre la Russia si è imposta in 3 occasioni. Singolo successo per Finlandia e Italia.
Comprendendo il già citato Bjørndalen, sono cinque i biathleti in attività a vantare un titolo iridato nella sprint. Allo scandinavo si aggiungono Martin Fourcade (2012 e 2016), Arnd Peiffer (2011), Emil Hegle Svendsen (2013) e Johannes Bø (2015).
Tre membri di questo quintetto hanno in bacheca anche medaglie di metalli meno pregiati. Bjørndalen ha ottenuto 1 argento (2016) e 2 bronzi (2004, 2008); Fourcade 2 argenti (2011, 2013) e Svendsen 1 argento (2012).
Oltre ai cinque campioni del mondo, in attività troviamo altri cinque uomini capaci di salire sul podio di una sprint dei Mondiali. Si tratta di Tarjei Bø (bronzo sia nel 2011 che nel 2015), Michal Slesingr (argento nel 2007), Jakov Fak (bronzo nel 2013), Nathan Smith (argento nel 2015) e Sergey Semenov (bronzo nel 2016).
L'Italia vanta un rapporto privilegiato con questo format poiché vi ha raccolto ben 8 delle 10 medaglie conquistate a livello individuale nella storia della manifestazione iridata.
In ordine temporale:
Il 31 gennaio 1979 a Ruhpolding Luigi Weiss fu bronzo alle spalle del tedesco dell'Est Frank Ullrich e del norvegese Odd Lirhus.
Il 16 febbraio 1985, sempre a Ruhpolding, Johann Passler fu a sua volta bronzo dietro al tedesco dell'Est Frank-Peter Roetsch e al norvegese Eirik Kvalfoss.
Il 9 febbraio 1996, ancora una volta a Ruhpolding, René Cattarinussi ottenne il bronzo, venendo preceduto dai russi Vladimir Dratchev (oro) e Viktor Maigourov (argento).
Il 1 febbraio 1997 a Brezno Osrblie il biathlon italiano toccò una delle sue vette storiche. Wilfried Pallhuber vinse la medaglia d'oro, precedendo Cattarinussi, argento. Inoltre il bielorusso Oleg Ryzhenkov impedì una clamorosa tripletta, poiché nella stessa gara Patrick Favre chiuse quarto.
Il valdostano si rifece un paio di anni dopo. Infatti il 12 febbraio 1999 a Kontiolahti Favre fu d'argento inserendosi fra il tedesco Frank Luck e il norvegese Frode Andresen.
Il 19 febbraio 2000 a Oslo Cattarinussi tornò sul podio, arpionando il bronzo alle spalle di Frode Andresen e del russo Pavel Rostovtsev.
Infine lo stesso Cattarinussi ottenne la sua quarta medaglia iridata nella sprint il 3 febbraio 2001 a Pokljuka, quando si fregiò dell'argento, superato da Rostovtsev e precedendo il norvegese Halvard Hanevold.
COSI' AI MONDIALI DI OSLO 2016
1. FOURCADE Martin [FRA] (0+0) 25'35"4
2. BJØRNDALEN Ole Einar [NOR] (0+0) a 26"9
3. SEMENOV Sergey [UKR] (0+0) a 27"6
4. BØ Johannes Thingnes [NOR] (0+1) a 35"5
5. WINDISCH Dominik [ITA] (1+0) a 39"5
6. GARANICHEV Evgeny [RUS] (0+1) a 40"4
7. PEIFFER Arnd [GER] (0+0) a 42"1
8. SCHEMPP Simon [GER] (1+0) a 43"8
9. LANDERTINGER Dominik [AUT] (1+0) a 46"0
10. ILIEV Vladimir [BUL] (0+1) a 52"2
Sprint M WCH Hochfilzen (AUT)
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