Il Nebelhorn Trophy ripropone ai massimi livelli Yuko Kavaguti/Alexander Smirnov

Il Nebelhorn Trophy ripropone ai massimi livelli Yuko Kavaguti/Alexander Smirnov
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Figure skating - Nebelhorn Trophy 2014

Il Nebelhorn Trophy ripropone ai massimi livelli Yuko Kavaguti/Alexander Smirnov

Yuko Kavaguti e Alexander Smirnov, decisi a rinverdire a tutti i costi i fasti del passato, hanno vinto per dispersione la quarantaseiesima edizione del Nebelhorn Trophy convincendo con due prove superlative i tanti scettici sul loro conto.

Dopo essersi imposti nella prima parte della gara, i veterani russi, assenti dalle competizioni dall’ormai lontano marzo 2013, hanno dominato il programma libero infliggendo distacchi abissali alla qualificata concorrenza.

Archiviati gli ostici elementi di salto in parallelo, atterrati con qualche patema di troppo dall’ormai trentaduenne Kavaguti, gli allievi di Tamara Mosvkina hanno completato un quadruplo salchow lanciato e, soprattutto, hanno eseguito sollevamenti caratterizzati da entrate ed uscite originali e complesse. La principale sbavatura è arrivata, come nei giorni migliori, nella fase di uscita del triplo twist, ma non ha in alcun modo compromesso una prova di enorme solidità sugli elementi di coppia.

Nell’occasione, Kavaguti/Smirnov (195,89), scesi in pista sulle note classicheggianti di “Manfred Simphony” di Tchaikovsky, hanno fatto il vuoto sia sul fronte tecnico che su ciascuna voce delle componenti del programma, stabilendo il nuovo record stagionale.

In seconda posizione, con tutti i primati di gara ritoccati, si sono piazzati i giovani russi Evgenia Tarasova/Vladimir Morozov (178,98), traditi nel programma libero dagli errori, equamente ripartiti, sugli elementi di salto in parallelo e da un insolito passaggio a vuoto sul sollevamento di gruppo tre finale, verosimilmente determinato dalla stanchezza. Sbavature a parte, gli atleti emergenti della premiata ditta Mozer, accompagnati in kiss & cry dall'assistente allenatore Robin Szolkowy, hanno eseguito un triplo twist dall’altezza siderale di stordente bellezza e si sono distinti in positivo sui difficili sollevamenti di gruppo cinque, compreso quel reverse lasso che non ha mai fatto parte del bagaglio tecnico di Kavaguti/Smirnov.

Al di là del risultato odierno, uno dei temi forti del primo scorcio di stagione sarà senza dubbio la lotta tra le tante coppie russe alla caccia della convocazione per i Campionati Europei. Dato per scontato lo status di intoccabili di Volosozhar/Trankov e partendo dal presupposto che Antipova/Maisuradze non saranno della partita in questa stagione, si annuncia uno scontro fratricida tra Stolbova/Klimov e le coppie che hanno dominato il Nebelhorn, senza dimenticare gli ambiziosi Davankova/Enbert.

Tornando alla gara di Oberstdorf, sul gradino più basso del podio, si sono riconfermati gli statunitensi Alexa Scimeca/Chris Knierim (166,10), che in entrambi i segmenti di gara hanno preceduto di un’incollatura i francesi Vanessa James/Morgan Cipres (164,56).

I vincitori della prima tappa del circuito ISU Challenger Series hanno proposto per l’ennesima volta una prova dai due volti. Infatti, ai consueti disastri sui salti in parallelo (caduta di Knierim sul triplo salchow e di Scimeca sul doppio axel), hanno fatto da contraltare un convincente triplo twist, sollevamenti di primissima qualità ed impeccabili elementi di coppia. Il sodalizio transalpino, invece, ha avuto il merito di completare un buon triplo salchow in parallelo, ma ha perso punti pesanti sul finale del programma pasticciando sul sollevamento di gruppo tre, oggi stranamente indigesto per tanti.

Il quinto posto è stato conquistato dagli emergenti canadesi Vanessa Grenier/Maxime Deschamps (157,06), che hanno avuto nettamente la meglio sugli statunitensi Madeline Aaron/Max Settlage (143,85), palesando solidità tecnica su gran parte degli elementi, triplo twist escluso.

A seguire, si sono piazzati i giapponesi Narumi Takahashi/Ryuichi Kihara (134,59), rimasti pressappoco sui livelli della passata stagione, e i britannici Amani Fancy/Christopher Boyadij (123,04), che nel programma libero non sono riusciti ad ottenere il minimo tecnico per guadagnare l’eleggibilità in vista dell’imminente Grand Prix.

Nella classifica dell’ISU Challenger Series, il primo posto è occupato dagli statunitensi Scimeca/Knierim (329,34), che precedono i connazionali Aaron/Settlage (282,37). Tuttavia, le due coppie nordamericane risultano momentaneamente avvantaggiate dal fatto di avere preso parte a due tappe. Se, invece, se ne fa un discorso di singola prestazione, guidano la graduatoria i russi Kavaguti/Smirnov (195,89) davanti ai connazionali Tarasova/Morozov (178,98) e a Scimeca/Knierim (166,10).

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