L’ultima giornata della terza edizione dello "United States International Figure Skating Classic" di Salt Lake City ha sancito una volta di più il dominio degli atleti di casa, che, oltre ad essersi imposti in tutte le specialità, hanno fatto segnare il punteggio più alto in ciascuno degli otto programmi di gara.
Ai successi già acquisiti di Max Aaron in campo maschile e di Alexa Scimeca/Chris Knierim tra le coppie di artistico, si sono aggiunte le vittorie di Alexandra Aldridge/Daniel Eaton nella danza e di Polina Edmunds nel settore femminile. A conti fatti, tutti i pronostici della vigilia hanno puntualmente trovato conferma, ma le affermazioni dei nuovi allievi di Marina Zoueva e della quindicenne californiana si sono rivelate più sofferte del previsto.
Nella danza, Aldridge/Eaton (141,70) sono usciti vincitori al termine di un serrato testa a testa con i canadesi Nicole Orford/Thomas Williams (141,02), tornati ad esprimersi su buoni livelli di competitività dopo una stagione intera di completo smarrimento. La coppia statunitense è riuscita ad avere la meglio di stretta misura in entrambi i segmenti di gara, ma, in chiave vittoria, sono stati gli episodi a fare la differenza e, a tal proposito, il sodalizio allenato dai coniugi Wing/Lowe rimpiangerà a lungo l’errore sul sollevamento in linea retta finale costatogli la vittoria.
Il terzo posto, con nuovo primato personale, è andato agli statunitensi Anastasia Cannuscio/Colin Mcnamus (126,44), che nella danza libera sono riusciti a scavalcare i canadesi Mariève Cyr/Benjamin Brisebois Gaudreau (121,58).
In campo femminile, il programma libero non è stato caratterizzato dall’elevato tasso tecnico del corto, ma si tratta di una situazione abituale ad inizio stagione.
La favorita Polina Edmunds (176,35), scesa in pista sulle note della colonna sono di Peter Pan, ha dovuto difendersi dal prepotente ritorno della connazionale Courtney Hicks (174,14), vincitrice a sorpresa della passata edizione.
La vice-campionessa nazionale in carica, dopo aver completato in apertura le combinazioni triplo lutz/triplo toeloop e triplo flip/rittberger/triplo salchow, si è progressivamente smarrita pasticciando su gran parte dei rimanenti elementi di salto. Infatti, al secondo triplo lutz e al primo doppio axel chiaramente privi di rotazione, si è aggiunta una rovinosa caduta sul triplo rittberger, senza dimenticare che i fili di ingresso di entrambi i tripli flip effettuati hanno lasciato qualche dubbio in quanto non propriamente interni.
Hicks, invece, ha avuto il merito di eseguire al meglio sei salti tripli, ma ha perso il primo treno per la vittoria completando doppio anziché triplo uno dei due lutz pianificati e il secondo per aver rinunciato ad eseguire la sequenza di due doppi axel dopo aver atterrato senza grossi problemi il primo doppio axel. La diciottenne nata e cresciuta agonisticamente in California ha, comunque, ritoccato nell’occasione tutti i primati ufficiali di gara e nel programma libero ha fatto segnare di gran lunga il migliore riscontro tecnico. Edmunds, dal canto suo, è riuscita a salvare il successo grazie alle valutazioni più elevate su ciascuna componente del programma.
Prestazione di giornata a parte, i programmi liberi di entrambe le pattinatrici statunitensi si sono rivelati davvero ambiziosi in quanto l’intenzione, seppure con diversa collocazione degli elementi, è quella di eseguire due doppi axel e sette salti tripli, tra cui due flip e due lutz.
Il podio è stato completato dalla giapponese di stanza in California Riona Kato (161,69), unica pattinatrice in gara ad avere ottenuto il livello quattro sulla sequenza di passi, ma naufragata nella seconda parte del programma, tecnicamente più complessa, dopo essere stata impeccabile nei primi due minuti.
La sedicenne di Osaka ha preceduto di soli quattro centesimi la canadese Alaine Chartand (161,65), altra atleta scesa in pista con l’obiettivo, poi disatteso, di eseguire due doppi axel e sette salti tripli, e la statunitense Mirai Nagasu (159,59), autrice del terzo libero di giornata nonostante una rovinosa caduta su un triplo rittberger e qualche salto di troppo privo della rotazione richiesta.
Le altre iscritte alla gara, decisamente staccate dalle prime cinque classificate, sono state regolate dall’australiana Broklee Han (132,64), in ripresa rispetto al disastroso programma corto di ieri, ma assai distante dal rendimento della passata stagione.
Nella prossima settimana, il circuito ISU Challenger Series si sposterà al Palasesto di Sesto San Giovanni dove andrà in scena il Lombardia Trophy.
Approfondimenti
Video
Polina EDMUNDS - US International FSC 2014 - free program
0316seisato, Domenica 14 Settembre 2014BOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
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Andalo | 19/20 | 35-45 cm |
Ponte di legno | 29/30 | 20-70 cm |
Ghiacciaio Presena | 29/30 | 20-70 cm |
Selva di Val Gardena | 78/79 | 50-50 cm |
Sestola | 13/14 | 80-100 cm |
Bellamonte | 7/8 | 25-40 cm |
Passo Costalunga | 13/13 | 80-130 cm |
Folgaria | 25/26 | 30-50 cm |
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