Il rientro di Mikaela: "Il miglior allenamento possibile dopo 10 giorni ferma, sono molto felice"

Petra Vlhova a dominare per la terza volta consecutiva lo “Snow Queen Trophy”, ma anche una grande Mikaela Shiffrin al rientro, nella notte di Zagabria che ha visto le fenomene dello slalom fare letteralmente il vuoto su chiunque, compresa la campionessa del mondo Katharina Liensberger finita ad oltre due secondi dalla slovacca e a 1”61 dalla statunitense.

La leader di Coppa del Mondo, rimasta tale con 115 punti di vantaggio su Vlhova e 173 su Goggia, ha portato a casa il podio numero 115 in carriera (e sono 52 negli ultimi 56 slalom disputati nel massimo circuito...), dopo aver tirato un enorme sospiro di sollievo ieri, con la negatività al Covid che le ha permesso di rientrare perdendo solo due gare, quelle di Lienz della scorsa settimana. Fondamentale nella corsa alla quarta sfera di cristallo, il grande obiettivo di Mikaela assieme ai Giochi Olimpici di Pechino: oggi Shiffrin è davvero piaciuta, anche perchè il pettorale n° 7 (contro l'1 di Vlhova) nella prima manche ha fatto davvero la differenza, con quei 64 centesimi che non ha più recuperato all'eterna rivale.

Non ci sono rimpianti però, da parte della fuoriclasse del Colorado, nelle dichiarazioni rilasciate nel post gara a Ski Racing Media: “E' meraviglioso tornare dopo due settimane senza gare, penso di aver fatto davvero un buon slalom – l'analisi di Shiffrin – Dopo Courchevel, il serbatoio delle energie era vuoto, avrei comunque avuto bisogno di un po' di riposo e di tempo... ne ho avuto sin troppo. Oggi ho pensato solo a spingere, è stato il miglior allenamento che potessi fare dopo 10 giorni di nulla. Mi devo rimettere in carreggiata, è stato un passo in avanti molto grande”.

Sul podio le più grandi interpreti dello slalom, con Liensberger terza dopo il secondo posto di Lienz. Si sta rivedendo, seppur non ancora ai livelli della scorsa annata, la splendida sciata dell'austriaca che nei primi tre appuntamenti di specialità aveva deluso. “E' stato sorprendente per me rimanere nel tracciato dopo quanto fatto – ha commentato a oesv.at riferendosi al clamoroso errore in avvio di 2^ manche, ndr – Ho pensato poi a dare il massimo e cercare di finire il più forte possibile, ma che sia stato sufficiente per salire sul podio è incredibile e mi rende felice”.