Dopo la doppietta di Deborah Compagnoni tra Sierra Nevada '96 e Sestriere '97, Federica diventa la seconda donna italiana a conquistare l'oro iridato tra le porte larghe: al comando con margine dopo la 1^ manche, la stella azzurra non sbaglia e batte una strepitosa Robinson e Moltzan, con Stjernesund (che beffa per un centesimo), Gut-Behrami e Hector ai piedi del podio. Ottimo 7° posto per Lara Colturi.
Con tutta la pressione del mondo sulle spalle, per andare a scrivere la storia d’Italia, con una seconda manche ancora più bella, da fuoriclasse totale per qualità e mentalità, e salire lassù.
Federica Brignone conquista l’iride nel “suo” gigante, la specialità che 14 anni fa la portò già ad un passo dal titolo mondiale tra le porte larghe, seconda per un soffio in quella sfida di Garmisch-Partenkirchen con Tina Maze. Sono passate mille campionesse e lei è ancora lì, a quasi 35 anni sempre più forte, la miglior Brignone di sempre per riportare l’oro mondiale della disciplina madre in casa azzurra, 28 anni dopo la doppietta di Deborah Compagnoni a Sestriere.
A Saalbach il cielo era coperto per la manche decisiva, la stella di La Salle l’ha illuminato con un’altra prova, dopo aver fatto il vuoto questa mattina, da miglior tempo assoluto nonostante i segni sul terreno e la visibilità piatta in vari tratti della “Schneekristall”.
Una meraviglia che significa secondo titolo in questi campionati del mondo per la nazionale dopo quello nel team parallel, il bis d’oro di Federica in carriera dopo la combinata di Méribel 2023, quando fu ancora argento in gigante (sono cinque le medaglie totali, si aggiunge naturalmente la piazza d’onore conquistata qui a Saalbach in super-g), in una stagione pazzesca, di nuovo la più bella del lunghissimo percorso agonistico dell’eterna ragazzina di La Salle, che dal prossimo week-end post mondiale, con i giganti a Sestriere, inseguirà la sua seconda sfera di cristallo assoluta.
Brignone aveva 67 centesimi di margine su Alice Robinson, che di suo è stata clamorosa nella 2^ manche, in particolare nel tratto centrale dove poi ha visto l’azzurra perdere 3 decimi riducendo il gap a 0”44 a metà prova: a quel punto, però, Federica ha riacceso il turbo e, proprio come nella run mattutina, ha fatto la differenza da lì al traguardo tagliato con la bellezza di 9 decimi sulla neozelandese (al primo podio a livello di rassegne iridate seniores, è la prima medaglia del suo paese ai Mondiali).
E pensate un po’, la terza classificata ha pagato 2”62! E parliamo di Paula Moltzan, fresca di primo podio in gigante a Kronplatz e che si ripete per la seconda medaglia in carriera ai campionati del mondo e col pensiero alla compagna Shiffrin, detentrice del titolo e oggi assente per puntare tutto sullo slalom di sabato.
Che beffa per Thea Louise Stjernesund, che firma davvero una splendida 2^ (risalendo dal 6° al 4° posto) e chiude ad appena un centesimo dal secondo metallo (il quarto in assoluto) a livello individuale, dopo il bronzo nel parallelo di due anni fa. La norvegese si è messa dietro nientemeno che Lara Gut-Behrami, anticipata di 5 centesimi, e Sara Hector che prosegue nella sua maledizione iridata in termini di podi in gare individuali (zero, davvero clamoroso per lei), chiudendo solo sesta.
Poi c’è la settima moneta per Lara Colturi (a 3 secondi e mezzo netti, i distacchi sono davvero pazzeschi), che al debutto assoluto è brava a risalire con una seconda manche solida, bruciando di un soffio Ljutic e Duerr (grande gara quella della tedesca), con una rimontante Richardson che si regala un gran 10° per il Canada che vede Grenier soffrire sin dalla manche d’apertura.
In una classifica senza altre azzurre, visto che questa mattina sono uscite Goggia e Bassino, con Della Mea 31esima e che poi ha rinunciato a partire dopo l’inversione per risparmiarsi in chiave slalom (considerato lo stato di salute non ottimale della tarvisiana), a ridosso della top ten troviamo poi, oltre i 4 secondi di svantaggio, Rast, Liensberger (12esima e miglior austriaca, con Scheib che deraglia nel finale sprecando una potenziale rimonta, ma la medaglia era comunque molto complicata), Hurt, la stessa Grenier, Gasienica-Daniel e le altre norge Lie e Holtmann, con Brunner solo diciottesima.
Venerdì il Mondiale di Saalbach proseguirà con il gigante maschile… e un meteo decisamente incerto per la sfida degli uomini. Oggi, però, il cielo in Austria è azzurro.
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GIGANTE FEMMINILE – MONDIALI SAALBACH 2025
1° Federica Brignone in 2’22”71
2° Alice Robinson + 0”90
3° Paula Moltzan + 2”62
4° Thea Louise Stjernesund + 2”63
5° Lara Gut-Behrami + 2”68
6° Sara Hector + 2”88
7° Lara Colturi + 3”50
8° Zrinka Ljutic + 3”54
9° Lena Duerr + 3”56
10° Britt Richardson + 3”89
DNS2 Lara Della Mea
DNF1 Sofia Goggia
DNF1 Marta Bassino
Slalom Gigante Femminile Saalbach (AUT)
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Giovedì 13 Febbraio 2025BOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
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Gressoney-La-Trinitè | 10/11 | 30-80 cm |
La Thuile | 31/38 | 10-250 cm |
Champoluc | 9/10 | 40-70 cm |
Santa Caterina Valfurva | 8/9 | 0-80 cm |
Livigno | 31/31 | 0-92 cm |
Aprica | 6/16 | 0-70 cm |
Ponte di legno | 16/30 | 50-150 cm |
Ghiacciaio Presena | 16/30 | 50-150 cm |
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