Jessica Lindell-Vikarby beffa Mikaela Shiffrin: suo il gigante di Beaver Creek. 7a Federica Brignone

Certo che Mikaela ogni volta che scende in pista dà un’impressione pazzesca: a parte la sciata naturale ed efficace non mostra mai il più piccolo segno di emozione e se continua così dominerà la Coppa del Mondo femminile per svariati anni. Terzo posto a 56 centesimi per la liechtensteiniana Tina Weirather che è risalita dal quinto della prima manche col miglior tempo parziale davanti a Shiffrin. La particolarità curiosa è che le tre del podio di oggi non ci erano mai salite in gigante: Lindell-Vikarby aveva come miglior risultato due quinti posti a Ofterschwang nel 2012 e a Maribor lo scorso gennaio, Shiffrin un sesto a Sölden lo scorso 26 ottobre oltre a quello ai Mondiali di Schladming di febbraio, Weirather un quinto sempre a Sölden 36 giorni fa.

E' la quindicesima vittoria per la Svezia in un gigante femminile di Coppa, l'ultima era stata di Anja Pärson a Ofterschwang il 4 febbraio 2006 e più in generale le svedesi non vincevano dalla discesa di Tarvisio del 5 marzo 2001 sempre con la grande Anja. Quarto posto per l’altra svedese Maria Pietilä-Holmner che ha visto sfumare il gradino più basso del podio provvisorio della prima manche per 29 centesimi ma che è al miglior risultato eguagliato in gigante: fu quarta anche ad Aspen nel 2009 ma è comunque stata anche argento iridato a Åre nel 2007. Una strepitosa Maria Riesch ha recuperato sei posizioni rispetto alla prima prova piazzandosi quinta, la tedesca ha preceduto la francese Anémone Marmottan, sesta. L’Italia saluta il ritorno tra le top ten di Federica Brignone dopo il terzo a Schladming del 18 marzo 2012, l’azzurra di posizioni ne ha rimontate otto facendo il terzo miglior tempo parziale e ora può finalmente lasciarsi alle spalle mesi e mesi molto difficili.

Grande ottavo posto per la 21enne norvegese Ragnild Mowinckel, che tra i pali larghi ha vinto l’oro iridato junior a Roccaraso 2012, nona come a Zwiesel nel 2011 la canadese Marie-Pier Prefontaine ex-aequo nientemeno che con l’iridata in carica Tessa Worley. Undicesima una Tina Maze che fa un deciso passo avanti rispetto a Sölden siche se nella seconda manche ha perso cinque posizioni, quindicesima l’austriaca Kathrin Zettel che uscendo dal cancelletto si stava clamorosamente ribaltando e poi ovviamente non ha più trovato il ritmo ideale.

Poi ci sono alcune protagoniste eccellenti che hanno voluto fare compagnia a Lara Gut a quota 0 punti in casella in questa gara: sono uscite infatti la statunitense Julia Mancuso, peraltro lontanissima dalla migliore condizione, ma soprattutto la tedesca Viktoria Rebensburg, che era quarta dopo la prima manche, e l’austriaca Anna Fenninger. E’ finita fuori purtroppo anche Nadia Fanchini, sono arrivate al traguardo Denise Karbon, quattordicesima, e Francesca Marsaglia, ventiduesima e finalmente a punti in gigante al decimo tentativo.

Da venerdì 6 a domenica 8 tradizionale lungo weekend di gare veloci a Lake Louise, in Canada, con due discese e un superG: Lara Gut ci arriva in testa alla classifica di Coppa del Mondo e ha l’occasione di incrementare il vantaggio di 80 punti su una Mikaela Shiffrin che è già uno spauracchio per tutte anche se non fa ancora la velocità, terza è Maria Riesch a 107 lunghezze.