L'urlo della tigre che si prende tutto in una volta: "Pista che mi piace moltissimo, finalmente è arrivata"

La vittoria più giusta, per la terza azzurra che sale sul gradino più alto del podio dopo Marta Bassino e Sofia Goggia, in sole dieci gare di una Coppa del Mondo sempre più a tinte rosa Italia.

Con il trionfo nel gigante di Courchevel, Federica Brignone è salita a quota 11 successi in Coppa del Mondo (6 in gigante), con 31 podi complessivi, ma soprattutto ha lanciato un segnale fortissimo per cogliere quello che è il suo vero obiettivo stagionale, la sfera di cristallo della “sua” disciplina, che ora comanda con ben 66 punti di margine sulla stessa Mina Fuerst Holtmann battuta oggi sul filo di lana (seguita ad un solo punto da Bassino e a 5 da Shiffrin).

Fede ha consolidato anche il 2° posto nella overall, ma senza fare troppi calcoli si pensa solo a festeggiare questo trionfo sulle nevi della Savoia, con la stessa Sofia Goggia a cantare l'Inno di Mameli sotto il podio, per brindare alla compagna che aveva preceduto di un centesimo nel magico super-g di sabato scorso a Sankt Moritz.

E poi via assieme ai ragazzi del suo fan club e tutto lo staff della nazionale: “Sono partita attaccando su tutte le porte, perchè era l'unico modo per fare la differenza – ha detto la 29enne di La Salle – Eravamo tutte molto vicine e dovevo partire e arrivare col fuoco dentro. Nella seconda manche la pista era più rovinata, ma la mia sciata è abbastanza rotonda e riesco a spingere anche nelle buche. Questa pista mi piace molto, alla fine è arrivata finalmente questa vittoria che volevo. I centesimi mi avevano detto male sabato, stavolta è andata bene”.