A Kronplatz la terza vittoria nelle ultime quattro gare di specialità per la svedese, che si presenterà da favorita a Pechino. Vlhova sorride per il 2° posto e i punti guadagnati nella generale su Shiffrin, Worley per il 35esimo podio e anche la francese, in forma strepitosa, fa paura per i Giochi.
Una Erta “piegata” da quella forza della natura che risponde al nome di Sara Hector.
Da favola quanto sta facendo la classe '92 svedese, troppo spesso in passato condizionata da problemi fisici, ma definitivamente esplosa in questa stagione olimpica. Non è un caso se, fino allo scorso 22 dicembre, aveva vinto una sola volta in Coppa del Mondo (in una gara del tutto particolare a Kuehtai, dicembre 2014), mentre ora è la vera regina del gigante, con una potenza... controllata che fa impressione.
Tre successi nelle ultime quattro sfide tra le porte larghe, 5 podi in serie nel giro di 35 giorni, pettorale rosso con 95 punti di margine sulla prima inseguitrice, una Tessa Worley altrettanto in splendida forma, se pensiamo che la transalpina (oggi al 35esimo podio in CdM, tutti in gigante) ha vinto a Lienz, ha chiuso seconda a Kranjska Gora e terza oggi sulla pista dove vinse 12 mesi fa. Sorride pure Petra Vlhova, che ha preparato minuziosamente questa gara allenandosi in Val di Fassa e si è visto, al di là del vantaggio accumulato col pettorale n° 1 nella manche d'apertura. La slovacca ancora non si è sbloccata a livello di vittorie stagionali in questa disciplina, ma ora si ritrova a soli 17 punti da Mikaela Shiffrin, quinta, in una classifica generale che la vede in piena corsa per il bis. Se ne riparlerà dopo le Olimpiadi.
“E' meraviglioso e incredibile tagliare di nuovo la linea del traguardo e vedere la luce verde – ha raccontato Sara, con la consueta carica e spontaneità, al microfono FIS di Giulia Candiago – Ho spinto tanto, ho commesso un errore (all'attacco del muro finale, ndr) e mi sono detta che non avrei dovuto farlo, ma oggi era una battaglia e bisognava combattere. Io imbattibile? Macchè, le avversarie sono fortissime e ogni gara tirata, io cerco solo di fare del mio meglio, come oggi nella seconda manche che era molto complicata”.
Slalom Gigante Femminile Kronplatz (ITA)
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