Peterlini in caccia di qualche punto, segnali da Rossetti e Della Mea, ma a Levi è buio azzurro

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Peterlini in caccia di qualche punto, segnali da Rossetti e Della Mea, ma a Levi è buio azzurro

La prima manche del secondo slalom ha confermato i problemi di un gruppo che, va ricordato, è comunque giovanissimo e con poca esperienza, ma la sola trentina qualificata rappresenta una delusione. Tante le difficoltà per Bassino, ora chiamata a volare subito verso Killington per il "suo" gigante.

Una due giorni sotto tono, visto che le aspettative non erano altissime, è vero, ma comunque c'erano perchè il talento di parecchie atlete di questo gruppo è evidente.

L'opening della nazionale di slalom a Levi porterà in dote un po' di punti raccolti da Martina Peterlini, ieri ventunesima e oggi chiamata a recuperare qualche posizione (dalla 25esima) nella seconda manche prevista alle ore 13.30, ma il solo pass conquistato in entrambi gli appuntamenti dalla trentina, specialmente considerando che una Levi Black in condizioni perfette ha permesso tanti inserimenti da “dietro”, è davvero troppo poco per la prima del neo allenatore responsabile Devid Salvadori.

Ci sarà tanto lavoro da fare per il tecnico bresciano, per fare già molto meglio dalla prossima tappa di Killington (slalom previsto domenica 28), dove volerà nelle prossime ore Marta Bassino. Ecco, la scelta della cuneese, di concerto ovviamente con lo staff tecnico azzurro, di gareggiare nei due slalom di Levi dopo il parallelo di Lech/Zuers (in quel caso, considerata la sua competitività, nulla da dire sulla bontà dell'opzione), visto quanto “Bax” ha dimostrato di non avere la quantità e la qualità dell'allenamento necessario per fare bene, fa discutere e lo stesso Paolo De Chiesa, che stasera ritroveremo in diretta su NEVEITALIA con il suo “Ghiaccio Verde”, ha un'idea ben chiara sul tema.

Certamente hanno giustificazioni importanti Lara Della Mea, che oggi qualcosina in più ha dimostrato non finendo lontanissima dalla qualificazione nelle 30, e Marta Rossetti (uscita sul muro dopo due buoni intermedi), alla prima e seconda gara post infortunio al crociato, mentre sono parse in difficoltà Midali, Gulli e in particolare Mathiou, anche se per la valdostana va sempre ricordato che parliamo di una classe 2002 che ha affrontato rispettivamente il secondo e terzo slalom della carriera in CdM.

Servirà tempo allo slalom italiano in rosa, che senza il punto di riferimento Irene Curtoni (in ogni caso per anni costantemente tra le prime 15), va alla ricerca di risultati che le giovani non potranno garantire immediatamente.

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La fuoriclasse americana ha scelto il nome (pensando all'aurora boreale che ha visto per la prima volta nei giorni scorsi) della creatura che le è stata assegnata con l'ennesima perla a Levi. Un luogo che mi fa sempre riflettere su tutti gli aspetti della vita per cui sono grata. Il ringraziamento della famiglia Lorenzi.